Se fare i genitori è illegale

Di John Stossel

Debra Harrell, una mamma del South Carolina, lavora al McDonald’s. Non potendosi permettere una babysitter per Regina, la figlia di 9 anni, la porta con sé al lavoro.

Ma Regina, comprensibilmente, si annoia, così un giorno chiede alla mamma di poter giocare nel parco del quartiere. In seguito ha raccontato: «Mi sentivo sicura lì, perché ero con i miei amici e i loro genitori». E la mamma ha spiegato: «Aveva il suo cellulare e un portafogli con dei soldi dentro. Aveva tutto quello di cui aveva bisogno».
Regina era felice. Debra era felice.

Tuttavia, un genitore chiede a Regina dove sia la mamma e poi chiama la polizia. Gli agenti vanno al McDonald’s e la arrestano. In galera, la rimproverano anche: «Non puoi lasciare una bambina di 9 anni al parco da sola! E se venisse un molestatore?».

Anche le persone intervistate si indignano, una ha chiesto: «E se un uomo fosse passato dal parco e l’avesse rapita?». Un’altra ha sentenziato: «Di questi tempi, non sai mai chi c’è in giro!».

Ma di cosa parlano? Il crimine in America è in forte calo, dimezzato rispetto agli anni ’90. I casi di bambini scomparsi sono anch’essi in calo. E quando i bambini vengono rapiti o molestati, è quasi sempre a causa di un parente o conoscente, non di uno sconosciuto al parco.

Nonostante questo, Debra Harrell è stata accusata di «abbandono volontario di minore», un crimine che prevede una condanna fino a 10 anni.

Regina è stata separata dalla mamma per due settimane, e racconta: «Piangevo di notte perché ero molto spaventata. Non sapevo dove fossi o cosa stesse succedendo».

Fortunatamente, l’avvocato Robert Phillips ha accettato il caso di Debra gratuitamente, perché non gli piaceva come la polizia e i media la stessero dipingendo: «Stava lavorando, stava proprio cercando di fare il meglio possibile per prendersi cura della sua bambina. E ora la stiamo infangando perché non ci è piaciuto il modo in cui si è presa cura della bambina».

I poliziotti sostenevano che la Harrell avrebbe dovuto tenere la figlia in qualche struttura ma, anche se avesse potuto permetterselo, non è detto che sarebbe stata più al sicuro. Phillips ha affermato: «Abbiamo scoperto 42 casi di molestie sessuali e stupri negli asili e in strutture simili. Non abbiamo però trovato un singolo caso di rapimento avvenuto in un parco, negli ultimi 20 anni in South Carolina».

L’avvocato Philips sostiene che le persone hanno paura delle cose sbagliate: «I media hanno creato questo ‘pericolo dello sconosciuto’ fino al punto che se non lo si tiene sotto l’ala protettiva di mamma e papà 24 ore su 24, allora significa che si sta mettendo il figlio in un qualche tipo di pericolo ignoto».

Infatti, questo preoccupa così tanto polizia e assistenti sociali che, quando i genitori lasciano da soli i figli, le conseguenze possono essere gravi.

Nel Maryland, la polizia ha accusato alcuni genitori di abbandono di minore, perché hanno permesso ai figli di andare in giro nel quartiere.
Nel Kentucky, dopo che la polizia ha segnalato una mamma che aveva lasciato i figli nell’auto per entrare in un negozio, gli assistenti sociali hanno esaminato attentamente i bambini, facendoli spogliare, per assicurarsi che non avessero subìto abusi.

Questo non protegge i bambini. Anzi, spaventa i genitori, che finiscono per non dare ai figli la possibilità di imparare. Dice Debra: «È proprio quando non permetti loro di aprire le ali, che finiscono nei guai!».

Debra è stata fortunata: il suo caso è diventato noto alle cronache e persino Nikki Haley, allora governatrice del South Carolina, ha chiesto che Regina potesse tornare dalla mamma. Alla fine, l’accusa di abbandono di minore è stata ritirata.

Semplicemente, non è giusto che, nel momento in cui i rapimenti da parte di sconosciuti sono sempre più rari, la polizia e gli assistenti sociali siano invece più inclini a punire i genitori che lasciano i bambini a giocare da soli.

Lenore Skenazy, dell’associazione no profit Let Grow, afferma: «Una legge dell’Utah garantisce che dare ai bambini un po’ di indipendenza, nei limiti del ragionevole, non è ‘abbandono’. Più Stati hanno bisogno di una cosa del genere!».

Ovviamente, alcuni parenti meritano l’accusa di abbandono di minore vero e proprio e il governo dovrebbe intervenire. Ma, come afferma l’avvocato Phillips, dovrebbe intervenire «solo se sottopongono i figli a un reale danno. Non dovremmo avere delle intrusioni irragionevoli da parte del governo, che ci dica ogni minimo dettaglio su come crescere i nostri figli».

 

John Stossel è un corrispondente premiato e autore di best seller. Il suo ultimo libro è “No, They Can’t: Why Government Fails—But Individuals Succeed”.

Le opinioni espresse in questo articolo appartengono all’autore e non riflettono necessariamente le idee di Epoch Times.

Articolo in inglese: Forbidden Parenting

 
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