Rispetto e cura verso tutti, nell’educazione dell’antica Cina

Il classico Regole per essere un buon bambino e studente (Di Zi Gui 弟子规) è un testo tradizionale cinese, che insegna ai bambini le regole morali e il giusto comportamento. L’autore è Li Yuxiu, che visse durante il regno dell’imperatore Kang Xi, della dinastia Qing (1661-1722). Questa serie di articoli raccoglie antiche storie cinesi che esemplificano le preziose lezioni del Di Zi Gui.

TRATTARE GLI ANZIANI CON RISPETTO

Il Di Zi Gui afferma:

Se incontri un anziano sulla via,
avvicinati e inchinati velocemente.
Se l’anziano resta in silenzio,
indietreggia e attendi rispettosamente.

Il Di Zi Gui descrive in modo molto dettagliato come mostrare rispetto verso gli anziani: quando si mangia e si beve, camminando o sedendosi, si dovrebbe lasciare che l’adulto lo faccia per primo e quando un adulto chiama qualcuno, si dovrebbe immediatamente chiamare quella persona per lui.

Non ci si dovrebbe sedere se chi è più anziano sta in piedi, dopo che si è seduto, ci si può sedere solo se viene detto; quando si parla a una persona anziana, lo si dovrebbe fare a voce bassa, ma è inappropriato se è troppo bassa e difficile da sentire; si dovrebbero servire tutti gli anziani come facciamo con nostro padre.

L’EDUCAZIONE E LA CORTESIA DEL SIGNORE XINLING (信陵君)
Xinling era il Signore dello Stato di Wei durante il periodo degli Stati combattenti, era molto gentile, generoso ed educato con gli anziani e gli studiosi ed era sempre attento a come li trattava, qualunque fosse la loro ricchezza o il loro rango. Si rivolgeva sempre a loro con cortesia, qualunque fossero le loro abilità e i loro risultati.

Non stupisce quindi che molti studiosi da ogni dove cercassero la sua compagnia e gli promettessero fedeltà: il grande numero era segno della sua forza e della sua virtù nello Stato di Wei e questo scoraggiava gli altri Stati dal tentativo di invaderlo.

A Wei viveva un uomo di grande talento chiamato Hou Ying (侯嬴), era molto povero e – nonostante la sua età – lavorava come guardia alla Porta orientale. Quando Xinling seppe di lui, mandò i suoi subordinati ad offrirgli sontuosi regali, ma Hou rifiutò cortesemente, dicendo: «Per anni ho migliorato il mio carattere e ho praticato l’integrità, non posso accettare questi doni solo perché sono povero».

Il Signore Xinling (Epoch Times)

Sentito questo, Xinling organizzò un grande banchetto a casa sua e invitò molti ospiti importanti, quando tutti furono seduti, Xinling prese il suo carro, lasciando vuoto il posto alla sua sinistra, pronto a ospitare Hou Ying, e con il suo seguito andò alla Porta orientale, per invitare Hou di persona.

Hou chiuse il suo cappotto vecchio e consunto e silenziosamente salì sul carro: se ne stava seduto proprio vicino al Signore Xinling, senza mostrare alcun segno di umiltà o di subordinazione, osservando come Xinling avrebbe reagito, ma questi si mostrò ancora più rispettoso verso l’uomo. Hou Ying allora chiese a Xinling di accompagnarlo da un amico al macello della città, e Xinling non ci pensò un secondo e con piacere diresse il suo carro in quella direzione.

Hou Ying scese dal carro, salutò il suo amico Zhu Hai, e si trattenne deliberatamente con lui per un po’ di tempo, osservando la reazione di Xinling, che divenne se possibile ancora più cortese.
Nel frattempo gli uomini di corte che li seguivano fremevano dalla rabbia: tutti i generali, i ministri e gli ufficiali d’alto rango li stavano aspettando al banchetto, e la gente per le strade aveva visto il Signore Xinling guidare personalmente il carro per Hou Ying, ma solo quando la guardia vide che l’atteggiamento di Xinling non era cambiato minimamente, finalmente lasciò il suo amico.

Quando arrivarono al banchetto, il Signore accompagnò Hou Ying a sedersi al tavolo principale e lo presentò agli altri ospiti encomiandolo, e gli ospiti rimasero profondamente sorpresi dal gesto di Xinling; mentre tutti stavano mangiando e divertendosi, il Signore si alzò e propose un brindisi per il compleanno di Hou.

Hou colse allora l’opportunità e disse: «Oggi sono stato troppo duro con Sua Altezza, sono solo un guarda-porta, eppure Sua Altezza è venuto personalmente a prendermi con il suo carro e mi ha dato il benvenuto di fronte a così tanti ufficiali, non avrei dovuto fare visita al mio amico: nonostante tutto questo ha soddisfatto cortesemente la mia richiesta.

«Volevo accrescere la reputazione di Sua Altezza, questo è il motivo per cui l’ho fatta attendere così a lungo. La visita al mio amico era una scusa per osservare come avrebbe reagito, eppure si è dimostrato ancora più umile e rispettoso, per cui tutti sulla strada mi hanno considerato una persona poco educata, mentre hanno riconosciuto la nobiltà del nostro Signore, che sa essere sempre cortese con la gente!»

In seguito, Hou Ying divenne un importante suddito del Signore Xinling e lo presentò anche a Zhu Hai, che era un saggio dotato di grandi abilità: con l’aiuto dei due saggi, il Signore Xinling ha lasciato il suo nome impresso negli annali della storia cinese, per aver sconfitto l’esercito di Qin e salvato temporaneamente lo Stato di Wei e i vicini dello Stato di Zhao.

TRATTARE TUTTI COME MEMBRI DELLA PROPRIA FAMIGLIA

Il Di Zi Gui afferma:

Siamo protetti dal medesimo cielo
e sostenuti dalla stessa terra

Il Di Zi Gui insegna a trattare tutti come parte della propria famiglia: si dovrebbero servire gli anziani come se fossero i propri genitori e trattare le persone della stessa età come fratelli. Dall’antica Cina sono state tramandate storie toccanti di persone che hanno trattato degli estranei come propri familiari.

Du Huan accudisce la signora Chang

Du Huan era un ufficiale della dinastia Ming, il padre di Du aveva un buon amico di nome Chang Yungong, che era un ufficiale militare subordinato; un giorno Chang improvvisamente morì e di conseguenza gli affari della sua famiglia poco dopo fallirono, la madre sessantenne, la signora Chang, rimase senza denaro e senza casa.
Per puro caso Du incontrò questa povera donna, che aveva perso ogni contatto con il figlio più giovane da anni, e nonostante avesse cercato l’aiuto dei suoi parenti, nessuno di loro l’aveva accolta e presa a vivere con sé, così Du decise di prendersi cura di lei da quel momento in poi, cercando nel contempo di rintracciare il figlio.

Qualche tempo dopo, Du trovò il figlio della signora Chang, che però si rifiutò di occuparsi della madre, allora l’ufficiale continuò ad avere cura dell’anziana donna con grande pietà filiale, trattandola come fosse sua madre; quando morì comprò una bara e organizzò il funerale, e negli anni che seguirono visitò sempre la sua tomba, tenendola pulita.

Ma Zu, la dea del mare
Durante la dinastia Song, c’era una donna di nome Lin Mo, che viveva nella provincia di Fujian. Secondo la leggenda, dopo la nascita pianse solo dopo aver compiuto un mese, e per questo venne chiamata anche Mo Niang (默娘), o fata silenziosa.
Il padre e il fratello di Mo Niang erano pescatori e un giorno la loro barca naufragò in un terribile disastro, il padre fu salvato con l’aiuto di Mo Niang e di molti altri, ma il fratello scomparve in mare.

Da allora, per impedire che simili tragedie colpissero altre persone, Mo Niang rischiò spesso la vita per aiutare le navi in difficoltà: un giorno, quando alcuni abitanti del suo villaggio si stavano preparando ad uscire in mare, Mo Niang li supplicò di non partire, poteva interpretare i segni che rivelavano i cambiamenti del clima e aveva visto che una forte tempesta stava per abbattersi sulla zona.
Nonostante la richiesta disperata di Mo Niang, i pescatori andarono ugualmente, non avendo altra scelta e dovendo provvedere alle loro famiglie.
La fanciulla però trovò un modo per aiutarli: chiese loro, se la tempesta li avesse investiti, di cercare una luce e di dirigere le loro navi in quella direzione.

Come aveva predetto, una forte tempesta si abbatté sulla zona e tutte le luci di segnalazione e i fari divennero inutili; allora, con grande coraggio Mo Niang diede fuoco alla sua casa e le fiamme erano così alte che illuminarono il mare, guidando i pescatori verso la riva. Il suo amore e la sua compassione salvarono i compaesani dal naufragio e dalla morte.

Mo Niang non risparmiò nessuno sforzo per proteggere chi andava in mare, e la sua dedizione le fu fatale, portandola alla morte alla giovane età di 28 anni.

In suo ricordo i cinesi hanno costruito lungo la costa templi a lei dedicati, chiamandola Ma Zu, la dea del mare.

Articolo in inglese: Stories From the Students’ Rules: Respect and Care Unto All

Traduzione di Veronica Melelli

 
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