Intervista: Come la religione viene distorta per scopi politici | Crossroads

Di Joshua Philipp

Ben ritrovati! Se guardiamo agli ultimi quattro anni, vediamo che Trump e gran parte dei conservatori americani sono stati criticati per la loro fede. Numerose testate giornalistiche, in sostanza, hanno etichettato il Cristianesimo come estremista e hanno così attaccato, ad esempio, Amy Coney Barrett, quando è stata nominata giudice della Corte suprema. Ora c’è un’inversione in questo modo di vedere le cose, ne parliamo col dottor Frank Turek, della Summit Ministries.

Dottor Turek, è un vero piacere averla qui.

Frank Turek: Grazie mille per avermi invitato Josh!

Joshua Philipp: Ci dica che cosa sta succedendo. Abbiamo sentito le critiche ai conservatori che sostengono Trump. Forse ricorderà che quando Amy Coney Barrett è stata nominata giudice della Corte Suprema, l’hanno accusata di parzialità per la sua fede, facendola passare per estremista. Ora c’è un’inversione totale, si parla delle convinzioni religiose di Biden e di quanto sia grandioso. Cosa sta succedendo?

Frank Turek: Josh, penso che quello che sta accadendo ora, è che la sinistra ha capito che, se vuole mantenere il potere nelle elezioni di medio termine del 2022, deve convincere i cristiani a votare per i democratici. Il problema è che, nelle elezioni di medio termine, normalmente il partito al potere viene massacrato. Quindi devono convincere i cristiani ad andare alle urne e votare per i democratici. Quello che stanno cercando di dire, è che Joe Biden è davvero cattolico, e che devono fidarsi di lui. Il problema è che Biden non crede molto in quello che la Chiesa cattolica insegna. In particolare in una delle questioni più importanti, anzi, a mio parere, la più importante. Non può esserci questione più importante della vita. Perché il diritto alla vita è il diritto a tutti gli altri diritti: se non hai la vita non hai niente. Eppure, Joe Biden non è d’accordo con la chiesa cattolica, con le scritture e, naturalmente, non è d’accordo con la legge di natura, che la vita deve essere tutelata. Non solo vuole mantenere la legge sull’aborto, ma vuole che il governo lo finanzi! Quindi, è lui l’estremista. Ed è per questo che vogliono portare la gente a dire: “Joe Biden è un buon cattolico, perché non vi fidate di lui?”

Joshua Philipp: Ho visto alcuni articoli sulle principali testate di sinistra, secondo cui l’aborto sarebbe supportato dalla Bibbia. Ha letto questi articoli e cosa ne pensa?

Frank Turek: Sì, usano passaggi oscuri del Vecchio Testamento, come nel Quinto libro, che non hanno assolutamente nulla a che fare con l’aborto. Vedi Josh, la Bibbia non parla esplicitamente dell’aborto per due motivi: il primo è che era impensabile per gli ebrei, che consideravano i bambini una benedizione di Dio; e, il secondo è che rientra nel “Non commettere omicidio”. Quindi, non c’è bisogno di un ulteriore indicazione che dica di non uccidere i bambini nel grembo materno. Ed è una vera e propria forzatura usare la Bibbia per dire che l’aborto va bene, perché non è affatto così.

Joshua Philipp: Lei ha citato “non commettere omicidio”. So che viene tradotto molte volte come “non uccidere”, ma diversi studiosi affermano che la vera traduzione è più vicino alla prima versione. Può spiegare la differenza?

Frank Turek: Sì, perché uccidere talvolta è giustificato, per esempio per difesa personale, in una guerra giusta o nella pena capitale. È giustificata dalle scritture, secondo cui Dio ha dato il potere al governo di usare la spada per proteggere gli innocenti dal male. E questo include la pena capitale. Infatti, quando Pilato disse a Gesù, “non sai che ho l’autorità di ucciderti?“, Gesù rispose “sì, ma è un’autorità che ti è stata concessa dall’alto”. Quindi ci sono casi in cui uccidere è giustificato. Ma nessuno include l’omicidio. E ovviamente togliere un essere umano inerme dal grembo materno non è giustificato: è un omicidio.

Joshua Philipp: Una cosa che lei ha detto, è che Biden non pratica il cristianesimo e il cattolicesimo come invece fa la maggior parte dei cattolici e dei cristiani: su cosa si basa questa affermazione?

Frank Turek: Lui va in chiesa, ma si sa che si può andare in chiesa e non essere veri credenti, né fare quello che dice la chiesa. Gesù affermò che certi dicono: “Signore, noi ti conosciamo” e lui risponde: “Sì, ma io non ti ho mai conosciuto, perché non mi stai seguendo, non stai facendo quello che ti ho comandato di fare”. I cristiani credono che si sarà salvati dalla fede, o per grazia, attraverso la fede. Ma si deve compiere buone azioni, come risultato della fede. E se qualcuno ai piani alti, qui in America, sta dicendo che va bene uccidere i bambini nel grembo materno, e che va bene che il governo paghi, dico che quella persona non sta seguendo la visione cristiana e cattolica del mondo. Non sta seguendo le scritture, e non sta seguendo la legge naturale.

Joshua Philipp: Ora, l’altra grande questione è la politicizzazione della religione. Questa è stata la grande critica, e numerosi attacchi che Trump ha ricevuto da diversi principali organi di informazione, da numerosi opinionisti politici e così via, erano che stesse politicizzando la religione, la gente parlava della sua fede. Adesso, tutto è capovolto: sono loro a politicizzarla. Cosa sta succedendo? Qual è la nuova versione dei fatti che stanno usando, per giustificare questo? Lo vede anche lei?

Frank Turek: Biden non mette in pratica quello che la chiesa insegna. Questo si sa… Il fatto è che lui non vuole mettere in pratica la religione. “Non commetterai omicidio” non è qualcosa che vale solo dal punto di vista religioso. Lui non sta cercando di trasportare la religione nella legge. Lui vuole stabilire per legge cosa sia morale e cosa no. Tutte le leggi stabiliscono cosa sia morale. Il problema è che Biden non vuole nemmeno legiferare la giusta moralità, una moralità che è autoevidente. Quella moralità sostenuta dai nostri padri fondatori: “Noi riteniamo che le seguenti verità siano evidenti, cioè che tutti gli uomini siano creati uguali; che il Creatore li abbia dotati di certi inalienabili diritti, fra i quali vi sono la vita, la libertà e la ricerca della felicità”. Faccio notare che i padri fondatori nominano per prima la vita, perché è il diritto a tutti i diritti. Biden non sta cercando di promuovere la giusta moralità, cioé la moralità della legge naturale. Sta facendo l’opposto: sta permettendo a certe persone di uccidere altre persone. E questo è ovviamente immorale.

Joshua Philipp: Questo si collega a un quadro più ampio di quello di cui ho sentito parlare da molte persone. È il presunto “cristianesimo woke”. Abbiamo visto alcune chiese diventare più dei movimenti di giustizia sociale che altro. Per alcuni questa è una buona cosa. Lei cosa ne pensa? Cos’è il “cristianesimo woke”?

Frank Turek: Il “cristianesimo woke” è l’idea che dobbiamo avere uguali risultati, non uguali opportunità. Ma la La Bibbia non è d’accordo nemmeno con l’uguaglianza dei risultati: infatti, che ci crediate o no, non avrete uguali risultati in Cielo. Gesù, nella Parabola dei talenti parla di un Padrone che dà, ai suoi tre servi, cinque, due e un talento. I primi due, quelli che ne hanno ricevuti cinque e due, investono davvero il proprio denaro. Quello che ne ha ricevuto uno, lo seppellisce, allora il Padrone ordina: “Togliete il talento a quella persona e datelo a chi ne aveva dieci”. Questo significa che non ci sarà uguaglianza di trattamento. Eppure, certi cristiani dicono che dobbiamo avere uguali realizzazioni. Ma non abbiamo mai avuto uguali realizzazioni sulla Terra, in nessuna società. E non avremo uguali ricompense in paradiso. Non avremo uguaglianza in paradiso. Avremo giustizia! Le persone otterranno ciò che meritano. Non credo che questo “cristianesimo woke” sia biblico, e neanche praticabile. Vorrei citare Thomas Sool, che ha detto: “Dei 29 astronauti dell’Apollo, 22 erano primogeniti o figli unici. E, i primogeniti, per qualche motivo, ottengono risultati migliori dei secondi o terzi figli”. E ha aggiunto che, se non si hanno risultati uguali nemmeno da persone cresciute nella stessa famiglia, come ci si può aspettare di ottenere risultati uguali nella nostra società, tra persone che sono cresciute in case diverse”? Non si può! Come può un governo far sì che tutti abbiano uguali risultati? No, non c’entra con la Bibbia. Non è praticabile e non è mai successo nella storia del mondo. E non succederà nemmeno in paradiso.

Joshua Philipp: Questo è importante, perché questa nuova legge sull’egualitarismo, e altre cose simili, penso siano stati promossi da diversi politici, con l’idea di creare uguaglianza. Ma solleva critiche da più parti, che ritengono che discrimini in base alla religione e alle convinzioni morali, al fine di imporre un sistema che abbia un unico credo religioso o morale. In sintesi: una reinterpretazione della giustizia che molti considerano ingiusta… Come vede queste nuove politiche che stanno emergendo?

Puoi guardare il resto dell’intervista sul canale di Ntd Italia: https://youtu.be/FfTvpeOyyJQ

 
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