Un regime sanguinario non è mai ‘solidale’

Anche Hitler ha aiutato Mussolini. Ma, conosciuto il personaggio, come poteva il suo 'aiuto' essere motivato da compassione? Era quindi davvero un aiuto? In effetti, no

Di Alessandro Starnoni

In questi giorni di emergenza senza precedenti in Italia, ci si è soffermati molto sugli ‘aiuti’ arrivati dalla Cina: mascherine, respiratori e team di medici esperti. In molti hanno lodato la Cina per il suo gesto apparentemente solidale. Ma ci si fermi un momento a pensare: si suppone che un aiuto, per sua natura, sia un atto mosso da un sentimento di compassione verso l’altro. Il fine ultimo è il bene dell’altro.
Qui si crea in effetti un ossimoro gigantesco: il regime cinese, storicamente (e attualmente) una dittatura sanguinaria, che non rispetta i diritti umani del suo popolo, che sopprime la libertà di fede, come può venir mosso da compassione verso qualcun altro in difficoltà, e aiutare un altro Stato? Non è in effetti possibile. Questi presunti ‘aiuti’ allora, cosa sono in realtà? È molto probabilmente il caso in cui le azioni di qualcuno non rispecchiano le sue reali intenzioni: dietro c’è un fine molto diverso dal bene dell’altro.

Il governo di Pechino è una dittatura sanguinaria

Epoch Times è da sempre impegnato nel denunciare i metodi sanguinari del regime di Pechino. Non è certo in questo articolo quindi che si andrà a dimostrare il perché la Cina, oggi, è una dittatura sanguinaria. Ormai è un fatto che si può prendere per assodato. Se ne daranno tuttavia alcuni esempi significativi come mera indicazione.

Si consideri proprio la gestione, da parte del Partito Comunista Cinese, del ‘virus del Partito Comunista Cinese (Pcc)’. Da ora in poi il nuovo coronavirus si chiamerà così perché, non bisogna dimenticarlo, si è diffuso nel mondo dalla Cina, dopo che Pechino lo ha nascosto per circa due mesi alla comunità internazionale; questo ha consentito quindi il propagarsi del virus negli altri Paesi, compresa l’Italia: il Paese più colpito dopo la Cina.

Già questa insabbiamento della verità sullo scoppio dell’epidemia nel Paese (e della sua reale gravità) è indice della natura dittatoriale del regime cinese, che controlla tutti i mezzi di informazione. Una dittatura che, a partire dalla riforma economica di Deng Xiaoping negli anni ’70, si è mascherata in superficie da capitalismo, per la precisione da capitalismo di Stato (contraddizione in termini che in realtà indica una forma avanzata di socialismo). Ecco perché gli altri Paesi del mondo trattano la Cina come fosse un Paese (quasi) normale, e continuano a fare affari con questa.

Ma a parte l’introduzione di quelle ‘libertà economiche’  ̶  che se si va a vedere non sono nemmeno tali, poiché anche l’economia è sotto il controllo statale  ̶  le libertà più fondamentali dell’individuo, come il diritto di riunione, la libertà politica, la libertà di fede, la libertà di stampa e di parola sono del tutto assenti in Cina. La presunta ‘libertà economica’ concessa ai cittadini è proprio letteralmente la moneta di scambio che il regime usa per reprimere tali libertà fondamentali.

Un esempio lampante di violazione dei diritti umani in Cina e del tutto attuale è la persecuzione del Falun Gong. Quest’ultima è una disciplina tradizionale cinese di meditazione, millenaria, e basata sugli insegnamenti universali di ‘verità, benevolenza e tolleranza’. Il regime perseguita e reprime tali pacifici meditatori dal 1999, quando il loro numero aveva superato i 100 milioni in Cina. Per paura di perdere il controllo sulle persone, il regime cinese ha irrazionalmente lanciato questa persecuzione su larga scala, con annessa sottrazione forzata di organi dai praticanti di tale disciplina, che sono tuttora rinchiusi nei campi di concentramento. Assieme a loro sono perseguitati anche uiguri, tibetani e cristiani. Ma il Falun Gong (noto anche come Falun Dafa) è il gruppo più numeroso.

Rappresentazione artistica di una donna praticante del Falun Gong vittima di torture sessuali da parte della polizia in Cina. (Minghui.org)

Per tornare alla gestione del virus del Pcc da parte del regime cinese, per non far uscire le persone di casa, il regime ha promesso di portare nelle loro abitazioni gli approvvigionamenti essenziali per vivere; ma un’intervista ha rivelato come questa promessa non sia stata mantenuta, e molti cinesi stanno patendo la fame rinchiusi in casa.

Diversi video inoltre, pubblicati dal canale twitter di ‘China insider’, hanno rivelato come diversi cittadini presumibilmente ‘infetti’ siano stati prelevati con forza dalle loro abitazioni, trascinati a terra come fossero bestie, senza neanche che fosse lasciata loro la possibilità di chiudere a chiave la ‘propria’ abitazione (in Cina le case sono di fatto proprietà del Partito Comunista), o di recuperare il cellulare. Che fine può aver fatto una persona trattata fin da subito in quella maniera, in un tale clima di terrore?

Attraverso il controllo totale e violento sulla popolazione, i leader del regime cinese sperano di poter mantenere il loro potere il più a lungo possibile, e di estenderlo anche il più possibile; si veda a questo riguardo l’iniziativa della Nuova Via della Seta. Queste sono le caratteristiche tipiche di un regime totalitario sanguinario. Il comunismo è responsabile di almeno 100 milioni di morti occorse per cause non naturali.

La Nuova Via Della Seta come progetto egemonico

Anche Adolf Hitler ha ‘aiutato’ l’Italia di Benito Mussolini durante la Seconda Guerra Mondiale. Ma cosa interessava realmente al famigerato Führer? L’espansione del suo ‘impero’ e il potere. Se questo suo potere avesse potuto estendersi anche all’Italia infatti, tanto meglio sarebbe stato per Hitler. I due dittatori in realtà si scambiavano ‘aiuti’ reciproci in guerra, non certo perché mossi da compassione ma per puri interessi strategici personali. Al primo posto non c’era affatto il bene dell’altro.

Proprio come i regimi di Hitler e Mussolini, anche il regime cinese, attualmente di Xi Jinping, ha le sue mire espansionistiche. Un regime è per sua natura infatti ossessionato dal potere, e di quest’ultimo sembra non accontentarsi mai. Un esempio di tale atteggiamento egemonico della Cina, è il progetto della Nuova Via della Seta. Attraverso questo, con la promessa di creare infrastrutture e ‘aiuti’ economici agli altri Paesi coinvolti, la Cina sta in realtà ponendo le basi per il suo controllo globale. Tali aiuti si sono infatti spesso rivelati essere delle trappole del debito per i Paesi vittima che hanno aderito all’iniziativa.

L’Italia è stato il primo (e l’unico) Paese del G7 a sottoscrivere l’accordo. Ecco perché la Cina ha un tale occhio di riguardo verso il BelPaese. Ma considerato quanto detto finora, potrà mai essere un’attenzione di natura altruistica?

Se è evidente che la compassione non potrà mai emergere in personaggi o regimi del genere, il cui unico pensiero fisso sono le mire espansionistiche e di potere, perché mai allora la Cina dovrebbe compiere un tale atto, inviando mascherine e apparecchiature mediche in Italia?

Arrivati a questo punto, tutti potrebbero ormai averlo compreso. Gli ‘aiuti’ sono semplicemente una mossa di propaganda del regime. La propaganda, come la storia insegna, è una parte essenziale e tipica delle strategie egemoniche di un regime dittatoriale. In questo specifico caso, infatti, lo scopo è quello di guadagnare il consenso delle masse, o dell’opinione pubblica, per meglio raggiungere i fini espansionistici. In questo senso era anche dal punto di vista del regime un’azione necessaria per tentare di ristabilire la sua reputazione dopo lo scoppio del virus in circostanze sospette; ergendosi a ‘benefattore’, è stato anche un modo per sviare ulteriormente l’attenzione dagli abusi dei diritti umani sopra descritti. Non può esservi il minimo intento compassionevole in un tale atto da parte di un regime: solo meschini interessi di potere.

Nell’Eneide c’è una frase che sembra calzare perfettamente la situazione attuale tra Italia e Cina. Laocoonte, sacerdote del dio Apollo, temendo il Cavallo di Troia donato dai Greci ai Troiani, pronuncia: «Timeo Danaos et dona ferentes», che letteralmente significa ‘Temo i greci anche quando portano doni’. Ovvero, Laocoonte invita i Troiani a non fidarsi dei Greci, anche se appaiono gentili. Come noto, le sue preoccupazioni si riveleranno poi fondate, vista la ‘sorpresa’ che i Greci riservano dentro quello che all’apparenza sembrava un gentil dono.

 
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