Quattro consigli utili per migliorare la salute cerebrale

Il cervello umano è il più straordinario e complesso oggetto dell’universo conosciuto, un chilogrammo e mezzo di tessuto morbido che, quando è al suo massimo, supera i computer grazie alla sue infinita capacità di risoluzione dei problemi, di innovazione e di invenzione.

Per questo è abbastanza sorprendente che solo di recente è iniziato a emergere il concetto di salute cerebrale. Dopotutto, se il corpo è un ‘tempio’, allora il cervello deve essere di sicuro ‘l’altare maggiore’, dato che genera tutti i nostri pensieri, sentimenti e movimenti. In realtà, esso è fondamentale per tutte le nostre esperienze coscienti.

Le malattie cerebrali come l’Huntington, l’Alzheimer e le altre forme di demenza dimostrano quanto sia devastante il momento in cui il cervello degenera, trascinando con sé la mente e le sue meravigliose capacità. Chiaramente, è tempo che tutti ci concentriamo di più su questo organo fondamentale, per migliorare sia la qualità che la quantità della salute cerebrale nel corso della vita.

La buona notizia è che molti degli stili di vita sani per il corpo lo sono anche per il cervello. Tuttavia, dobbiamo essere consapevoli che altri fattori potrebbero essere particolarmente utili per il nostro cervello. Ecco i quattro pilastri della salute cerebrale, ricavati da un riassunto di alcune delle attuali prove a sostegno degli stili di vita utili alla salute del cervello.

PRIMO: RIMANI FISICAMENTE ATTIVO

Questo è in qualche modo uno stile di vita che sembra ovvio raccomandare, in quanto ognuno sa che l’attività fisica fa bene al corpo. Tuttavia, non tutti si rendono conto della misura in cui l’esercizio fisico aumenti la salute del cervello.

Sono diversi i modi in cui questo può accadere, dato che il cervello e il corpo sono costantemente in comunicazione dinamica e bidirezionale. L’attività fisica può generare il rilascio, da parte dei muscoli, di molecole benefiche che raggiungono il cervello; inoltre aumenta anche la circolazione sanguigna verso il cervello, inducendolo alla formazione di nuove cellule cerebrali (neuroni) e di connessioni (sinapsi) tra di esse.

Le persone che mantengono alto il livello dell’attività fisica aiuterebbero il loro cervello a proteggersi da malattie quali l’Alzheimer e le altre forme di degenerazione cerebrale. Esistono inoltre elementi che provano che l’attività fisica può aiutare a proteggersi contro la depressione e i disturbi cerebrali.

DUE: RIMANI MENTALMENTE ATTIVO

Due dei punti cardine della plasticità cerebrale (cambiamenti nel cervello) sembrano essere ‘esercitalo o perdilo’ e ‘i neuroni che si attivano insieme, legano insieme’. Ci sono anche alcune prove secondo le quali le persone che mantengono alto il livello dell’attività cognitiva (mentale) possano essere protette dalla sindrome di Alzheimer e dalle altre forme di demenza.

Insieme all’attività fisica, la stimolazione cognitiva può aiutare a incorporare una ‘riserva cerebrale’ che protegge dall’usura e il laceramento dovuto all’invecchiamento cerebrale, e che va a compensarli funzionalmente.

 

Perciò, quale attività mentalmente stimolante dovresti fare di più? Questa è una scelta personale, in quanto dovrà essere qualcosa che potrai continuare a fare non solo per giorni e settimane, ma per mesi e anni, in modo da ottenere dei benefici a lungo termine.

TRE: SEGUI UNA DIETA SANA

Sì, non hai dubbi che faccia bene al corpo, ma ti sei reso conto che una dieta bilanciata e nutriente fa bene anche al tuo cervello?

La maggior parte dei nutrienti dei cibi circolano attraverso il cervello tramite il flusso sanguigno. Perciò, una dieta sana può migliorare direttamente la salute delle cellule cerebrali e può anche rallentare l’invecchiamento del cervello.

Inoltre, migliorando la salute del corpo, il cervello ne ricava benefici tramite il cuore e l’apparato cardiovascolare, il sistema immunitario e altri sistemi psicologici che influenzano il nostro sistema nervoso.

QUATTRO: NON STRESSARTI TROPPO!

Il corpo umano, compreso naturalmente il cervello, si è evoluto nel corso di molte migliaia di anni. Quando eravamo cavernicoli e cacciatori-raccoglitori, la risposta allo stress (‘lotta o fuga’) serviva a uno scopo molto utile per sfuggire ai predatori, a ottenere il cibo e ad altri aspetti della sopravvivenza.

Tuttavia, lo stile movimentato del XXI secolo per molti di noi significa soffrire di eccessivo stress cronico, cosa che può essere dannosa per il nostro corpo. In particolare è un fattore negativo per il nostro cervello perché alcune sue parti sono completamente piene di sensibili ‘recettori dello stress’.

Inoltre, alcune persone sono geneticamente più vulnerabili allo stress, mentre altre sono naturalmente più resistenti. Tali fattori innati influenzano anche le nostre risposte allo stress.

Molti stili di vita possono aiutarci ad affrontare meglio l’eccessivo stress cronico. Le strategie per ridurre lo stress come ‘la consapevolezza’ e la meditazione stanno diventando sempre più popolari e spesso vengono insegnate nelle scuole e prescritte da professionisti della salute.

L’esercizio fisico può inoltre aiutare le persone ad affrontare lo stress; tutti possono avere il proprio metodo ‘anti-stress’ e ‘rilassante’. Un altro effetto collaterale positivo dell’evitare lo stress cronico eccessivo è un sonno sano. Uno schema di sonno adeguato e regolare è noto per essere utile sia al cervello che al corpo.

Per concludere, come ha detto Woody Allen, «Il cervello è il mio secondo organo preferito», dovremmo considerare quanto sia fondamentale per ogni cosa che pensiamo, sentiamo e facciamo. Forse dovremmo essere tutti più consapevoli per poter prenderci cura dell’organo più fantastico e versatile tra tutti, il cervello umano.

Anthony Hannan, primario di plasticità neuronale, istituto Florey di Neuroscienza e Salute mentale

Articolo originale su The Conversation.

 
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