Il 2 aprile María Leonor Inca, una giornalista indigena che abita in Ecuador, ha twittato: «In questo momento Guayaquil è una grande nuvola grigia».
Guayaquil, la più grande città e il principale porto dell’Ecuador, è stata duramente colpita dal virus del Pcc. Anche il suo sindaco è risultato positivo.
Nell’intervista rilasciata al giornale El Universo, Jorge Wated, il leader della task force governativa, ha comunicato che ogni giorno vengono raccolti 150 cadaveri di coloro che sono deceduti per il virus; quindi, con l’obitorio municipale sovraccarico, molti corpi rimangono sui marciapiedi e nelle case.
L’editoriale di Epoch Times, «Il Covid-19 ‘segue’ i Paesi amici della Cina comunista» fa notare che «le regioni più colpite al di fuori della Cina hanno tutte un filo comune: relazioni strette o lucrative con il regime comunista di Pechino».
Cooperazione strategica tra l’Ecuador e il Pcc
Nel gennaio 1980, il Pcc ha stabilito relazioni diplomatiche con l’Ecuador, e nel 1997 i due Paesi hanno istituito un sistema di «consultazione politica», che si tiene una volta ogni due anni.
L’8 novembre 2007, la provincia di El Oro dell’Ecuador e quella cinese dell’Hubei hanno formalmente stabilito un accordo di gemellaggio.
Nel dicembre 2010, l’Istituto Confucio dell’Università di San Francisco di Quito, finanziato dalla Cina, è stato istituito congiuntamente con l’Università cinese del petrolio di Pechino.
Nel gennaio 2015, l’allora presidente ecuadoriano Rafael Vicente Correa Delgado, ha visitato la Cina per stabilire una partnership strategica. Nel novembre 2016, l’Ecuador e la Cina hanno elevato il loro rapporto a una «partnership strategica globale».
Nell’agosto 2016, per aumentare lo scambio del turismo, la Cina e l’Ecuador (primo Paese dell’America Latina a farlo) hanno abolito l’obbligo del visto per i loro cittadini.
Il 12 dicembre 2018, il presidente dell’Ecuador Lenin Moreno Garces si è recato in Cina, dove, secondo i media statali cinesi, «i due leader hanno firmato diversi documenti di cooperazione, tra i quali un memorandum d’intesa sulla promozione congiunta della Via della Seta (One Belt Road), l’iniziativa di Pechino per la costruzione di progetti infrastrutturali in America Latina, Africa e Asia centrale e meridionale.
La Cina ha accolto l’Ecuador per promuovere la cooperazione tra le due parti in materia d’infrastrutture, agricoltura, tecnologia dell’informazione e nuove energie, ed è anche il terzo partner commerciale dell’Ecuador.
Le aziende cinesi in Ecuador
Secondo i media cinesi, attualmente in Ecuador operano più di 90 aziende cinesi, con progetti che riguardano la conservazione dell’acqua e l’energia idroelettrica, strade e ponti, miniere di rame, sicurezza pubblica e altri settori.
Yachay si trova a 120 chilometri a nord della capitale Quito. Il 25 novembre 2015, la China Gezhouba Group Company (Cggc) ha firmato il contratto della fase 1 che prevede entro il 2049 la costruzione di una Silicon Valley per l’Ecuador a Yachay, con una serie di centri di ricerca tecnologica, laboratori e università integrati con parchi industriali e zone di sviluppo turistico.
Il 16 agosto 2016, l’allora vice presidente dell’Ecuador Jorge Glas ha inaugurato il primo impianto di cavi in fibra ottica del Paese, costruito con l’assistenza cinese, nella provincia meridionale di Guayas. Alla cerimonia di apertura ha partecipato anche Wang Yulin, ambasciatore della Cina in Ecuador.
L’impianto a fibre ottiche, che è il risultato di una joint venture con la holding ecuadoriana Telconet e la cinese Fiberhome Technologies, è il più grande impianto cinese per la produzione di cavi in fibra ottica in America Latina. L’investimento totale è stato stimato tra i 15 e i 20 milioni di dollari: la Fiberhome Technology Group vantava il 51% delle azioni, mentre Telconet il 49%.
Il 18 luglio 2019, il presidente dell’Ecuador Lenín Moreno ha elogiato la Cina per i suoi progressi tecnologici, nel corso prima presentazione a Quito sulla tecnologia 5G del gigante cinese delle telecomunicazioni Huawei e dalla National Telecommunications Corporation dell’Ecuador.
Annullamento degli spettacoli di Shen Yun
Nel 2015, la compagnia newyorkese Shen Yun Performing Arts si è impegnata a realizzare una produzione dello spettacolo di danza Monkey King nella capitale dell’Ecuador il 23 e 24 maggio. Tuttavia, meno di una settimana prima dello spettacolo, la Casa della Cultura ecuadoriana ha sospeso le attività al Teatro Nazionale. Alejandro Nadal, portavoce della promozione di Shen Yun in Ecuador, ha dichiarato al gruppo di sostegno alla stampa locale Fundamedios.org che la sospensione delle attività era illegale perché erano stati ottenuti tutti i permessi necessari; Nadal supponeva che l’incidente fosse parte di un esplicito obiettivo dell’ambasciata cinese in Ecuador di cancellare gli spettacoli: «Abbiamo cercato in tutti i modi possibili di spiegare loro che stanno violando la libertà di espressione del popolo ecuadoriano, che stanno censurando la cultura in un Paese democratico e lo stanno facendo attraverso un paese straniero».
Come più volte accaduto, le sedi teatrali dove Shen Yun Performing Arts si esibisce, sono state spesso sottoposte a pressioni da parte di funzionari cinesi locali volte a far annullare gli spettacoli, ma questa era la prima volta che succedeva in America Latina.
Il Pcc ha esteso la sua censura all’estero e il governo ecuadoriano ha ceduto alle sue richieste. Alti funzionari ecuadoriani (come i ministri della cultura, della difesa nazionale e dell’istruzione) hanno invece partecipato agli spettacoli organizzati dall’ambasciata cinese, come la presentazione del Capodanno lunare del febbraio 2016, con un gruppo artistico dell’Henan in Cina, e il gala di gennaio 2020 presso ambasciata cinese, in onore dei 40 anni di relazioni diplomatiche tra i due Paesi.
Diga e centrale idroelettrica
La diga di Coca Codo Sinclair, costruita sul fiume Coca a circa 75 chilometri ad est della capitale Quito dall’azienda statale Sinohydro Corporation e costata 2,25 miliardi di dollari (circa 2 miliardi di euro), è il più grande progetto idroelettrico del Paese nell’ambito della Via della Seta. Per realizzarla, i cinesi avrebbero contribuito con un prestito di un miliardo e 680 milioni di dollari (l’85% del prezzo totale), con un interesse del 6,9%.
Tuttavia il progetto è stato criticato per eccesso di costi, difetti tecnici e corruzione. L’Ecuador deve anche affrontare un enorme deficit di bilancio a causa dei prestiti ricevuti dalla Cina. Gli interessi da soli richiederebbero che l’Ecuador inviasse alla Cina un assegno annuale di 125 milioni di dollari (circa 115 milioni di euro) per 15 anni. Come se non bastasse, il test del 2016 a piena potenza di apertura della diga, è fallito.
Un report del dicembre 2018 del New York Times riporta i numerosi problemi della diga: «Questa gigantesca diga nella giungla, finanziata e costruita dalla Cina, avrebbe dovuto battezzare le grandi ambizioni dell’Ecuador, risolvere il suo fabbisogno energetico e aiutare a sollevare il piccolo Paese sudamericano dalla povertà […] Invece, è diventata parte di uno scandalo nazionale che inghiotte il Paese nella corruzione, in quantità pericolose di debiti, e in un futuro legato alla Cina. Quasi tutti i massimi funzionari ecuadoriani coinvolti nella costruzione della diga sono stati imprigionati o condannati con l’accusa di corruzione. Tra questi, un ex vicepresidente, un ex ministro dell’elettricità e persino l’ex funzionario anticorruzione che controllava il progetto, che è stato registrato mentre parlava di tangenti cinesi».
Il giornale LA Times ha ottenuto una relazione del 2018 pubblicata dall’ufficio del controllore del governo dell’Ecuador, secondo la quale l’appaltatore cinese del progetto ha ignorato una clausola del contratto che prevedeva la costruzione della diga secondo rigidi standard stabiliti dalla Società Americana degli Ingegneri Meccanici. Inoltre l’ex ministro dell’energia Fernando Santos ha parlato di pratiche losche da parte della Sinohydro Corp., come l’uso «irresponsabile e incomprensibile» di materiali da costruzione e metodi di costruzione non conformi agli standard, comprese le saldature inferiori: «I cinesi hanno usato acciaio di scarsa qualità e hanno licenziato gli ispettori che invitavano a cambiarlo».
Tuttavia, il Pcc ha evitato di parlare dei difetti del progetto e della corruzione dietro la diga, lodandosi del «successo» dell’opera, definita un punto di riferimento per le aziende cinesi.
Le opinioni espresse in quest’ articolo sono le opinioni dell’autore e non riflettono necessariamente quelle di Epoch Times.
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Articolo in inglese: Perspectives on the Pandemic: Why Ecuador Has a Serious Outbreak
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