Portavoce dei talebani: nessun gruppo potrà usare l’Afghanistan per attacchi terroristici

Di Jack Phillips

Uno dei principali funzionari talebani, il portavoce Zabihullah Mujahid, ha dichiarato che a nessun gruppo sarà permesso di utilizzare il territorio dell’Afghanistan per lanciare attacchi contro qualsiasi nazione.

Inoltre ha specificato che il territorio dell’Afghanistan non sarà utilizzato come campo di addestramento per gruppi terroristici che potranno quindi lanciare attacchi: «Non vogliamo nemici interni o esterni», ha dichiarato Mujahid, che per anni è rimasto una figura ombra e non aveva fatto apparizioni pubbliche fino a oggi.

Durante gli anni ’90, quando il gruppo governava il Paese, ospitava reti terroristiche come quella di al-Qaeda, accusata degli attacchi terroristici dell’11 settembre che alla fine hanno scatenato l’invasione americana dell’Afghanistan nel 2001. Anche altri gruppi terroristici come l’Isis e la rete Haqqani sono noti avere una presenza nel Paese. «Vorrei assicurare la comunità internazionale, compresi gli Stati Uniti, che nessuno sarà danneggiato», ha detto Mujahid durante una conferenza stampa a Kabul. «In Afghanistan, vorrei assicurare ai nostri vicini, ai nostri Paesi d’origine, che non permetteremo che il nostro territorio venga usato contro nessuno o nessun Paese del mondo. Quindi l’intera comunità globale dovrebbe essere certa che siamo impegnati in queste posizioni e che non sarà danneggiata».

La garanzia che i talebani non attaccheranno altri Paesi faceva parte dell’accordo di pace del 2020 mediato dal gruppo e dall’amministrazione Trump, che ha spianato la strada al ritiro degli Stati Uniti.

Ma quando domenica i talebani hanno conquistato Kabul dichiarando la vittoria, i gruppi terroristici islamisti hanno festeggiato sui social media.

I talebani, un’organizzazione islamista, condividono una visione del mondo simile a quella di al-Qaeda, al-Shabaab, Isis e altri gruppi islamisti sunniti. Ci sono state anche segnalazioni del fatto che i terroristi dell’Isis e di al-Qaeda che sono stati imprigionati in Afghanistan, sarebbero stati liberati dai talebani durante i combattimenti della scorsa settimana. Tuttavia, c’è anche da dire che l’Isis è impegnato in un conflitto armato con i talebani dal 2015.

«Questo è senza dubbio il giorno più significativo per al-Qaeda dall’11 settembre», ha detto Charles Lister, dell’Istituto apartitico del Medio Oriente, in un post su Medium.com. Al-Qaeda, afferma Lister, era in gravi difficoltà solo poche settimane prima:«Per la prima volta da anni, non solo al-Qaeda ha finalmente un po’ di respiro, ma le è stato regalato un rifugio sicuro in cui ricostruire».

I resoconti dei media pro-al-Qaeda hanno pubblicato una dichiarazione che si congratula con i talebani, scrivendo: «L’Afghanistan è conquistato e l’Islam ha vinto», secondo il Site Intelligence Group.

Lunedì, il portavoce del Pentagono John Kirby ha dichiarato a Politico che il segretario alla Difesa Lloyd Austin ha avvertito di un peggioramento della minaccia terroristica.

Nel frattempo alcuni legislatori repubblicani hanno scritto alla Casa Bianca che sono preoccupati che possano svilupparsi delle cellule terroristiche, nel Paese devastato dalla guerra. «Siamo seriamente preoccupati che il vuoto lasciato in Afghanistan sarà rapidamente riempito dai gruppi terroristici. I talebani ora controllano il Paese. Al-Qaeda ha usato l’Afghanistan per tramare ed eseguire gli attacchi dell’11 settembre e altri atti di terrorismo. Non si può lasciare che ciò accada di nuovo», ha scritto il rappresentante Mike Rogers (R-Ala.) e altri membri della Camera repubblicana in una lettera.

 

Articolo in inglese: Taliban Spokesman: No Groups Will Be Allowed to Use Afghanistan for Terrorist Attacks

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