Pfizer studia gli effetti della terza dose del vaccino Covid-19

Di Zachary Stieber

Pfizer e il suo partner BioNTech stanno conducendo una nuova sperimentazione che valuterà gli effetti di una terza dose del loro vaccino contro il Covid-19. La loro speranza è che la terza dose possa garantire una maggiore immunità dalle varianti virali che circolano ormai in tutto il mondo.

Il vaccino di Pfizer e BioNTech viene attualmente somministrato in due dosi a distanza di diverse settimane l’una dall’altra.

Le tre fasi dello studio esamineranno come i pazienti reagiscono a una terza dose, e se la dose aggiuntiva protegge meglio le persone dal virus del Pcc (Partito Comunista Cinese), che causa il Covid-19. Alle persone che già partecipano a una sperimentazione di fase 1 per il vaccino, verrà offerta la possibilità di ottenere una terza dose a distanza di 6 o 12 mesi, dopo aver ricevuto le prime due dosi.

Il presidente e Ceo di Pfizer, Albert Bourla, ha dichiarato in un comunicato: «Anche se non abbiamo alcuna prova che le varianti circolanti comportino una perdita della protezione fornita dal nostro vaccino, stiamo adottando più misure per agire con decisione ed essere pronti nel caso in cui un ceppo diventi resistente alla protezione offerta dal vaccino. Questo studio di richiamo è fondamentale per comprendere la sicurezza di una terza dose e l’immunità contro i ceppi circolanti».

Mentre il Ceo e co-fondatore di BioNTech, Ugur Sahin, ha dichiarato: «La flessibilità della nostra piattaforma proprietaria di vaccini a Mrna ci consente di sviluppare tecnicamente vaccini di richiamo in poche settimane, se necessario. Questo percorso normativo è già stabilito per altre malattie infettive come l’influenza. Adottiamo queste misure per garantire un’immunità a lungo termine contro il virus e le sue varianti».

Il vaccino della Pfizer è uno dei tre vaccini contro il Covid-19 autorizzati per l’uso negli Stati Uniti. Le autorità di regolamentazione dei farmaci lo hanno autorizzato a dicembre 2020 insieme al vaccino di Moderna, mentre più recentemente, il 27 febbraio, le autorità americane hanno autorizzato il vaccino  monodose della Johnson & Johnson.

Nelle ultime settimane diverse varianti del virus del Pcc si sono diffuse negli Stati Uniti e altrove, compresa una che si ritiene abbia avuto origine in Sud Africa.

Al 23 febbraio, i funzionari statunitensi avevano identificato quasi 1.900 casi della variante B117 in 45 Stati americani, 46 casi della variante B1351 in 14 Stati e cinque casi della variante P1 in quattro Stati.

Durante una conferenza stampa online il dottor Anthony Fauci, uno dei più importanti consiglieri sanitari del presidente Joe Biden, ha dichiarato che mentre gli Stati Uniti stanno rilevando la presenza di diverse varianti del virus, la Food and Drug Administration sta sviluppando linee guida aggiornate per i produttori di vaccini e le aziende coinvolte nella produzione di terapie e test.

Il numero medio di nuovi casi giornalieri di Covid-19 è in calo negli Stati Uniti. Il dato è calato del 74% rispetto alla seconda settimana di gennaio, quando è stato registrato il record di nuovi casi giornalieri, tornando sostanzialmente a livelli simili a quelli della scorsa estate. Anche i ricoveri e i decessi sono diminuiti drasticamente nelle ultime settimane.

Il cambiamento nei numeri è arrivato ​​man mano che sempre più persone vengono vaccinate, ma i funzionari stanno ancora esortando gli americani a rimanere cauti e considerare di continuare a evitare le normali attività come mangiare fuori. Dal canto suo, Fauci ha dichiarto: «Anche se stiamo scendendo […] siamo ancora a un livello di base inaccettabilmente alto con una media di sette giorni piuttosto alta».

 

Articolo in inglese: Pfizer Studying Effects of 3rd Dose of COVID-19 Vaccine

 
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