Perché Miss Mondo Canada 2015 si è rifiutata di sfilare in costume

Chi ha assistito al concorso di Miss Mondo nel 2015 o nel 2016, potrebbe aver notato in particolare la concorrente per il Canada Anastasia Lin, caratterizzata dal suo impegno in difesa dei diritti umani. Molti però forse ignorano che si sia anche rifiutata di sfilare in costume da bagno; solo in seguito, i bikini sono stati vietati dal concorso di bellezza.

Anastasia Lin è nata in Cina ed è sempre stata una ragazza estroversa. A 13 anni si è trasferita in Canada assieme a sua madre, la quale credeva che per sua figlia l’educazione occidentale sarebbe stata migliore rispetto al sistema educativo cinese, troppo rigido.

Miss mondo Canada Anastasia Lin a New York a il 13 giugno 2015. (The Epoch Times | Benjamin Chasteen)

Prima di stabilirsi in Canada, Anastasia ignorava che nel proprio Paese fossero in atto violazioni dei diritti umani. Finché, un giorno, sua madre l’ha informata di questo: «Solo dopo essermi trasferita in Canada – ha raccontato a Epoch Times – ho saputo cosa vuol dire essere veramente libera».

Le nuove informazioni che aveva ricevuto riguardavano la grave persecuzione in atto contro chi pratica il Falun Gong (o Falun Dafa), una pratica di auto-miglioramento, incentrata sull’«assimilazione alle caratteristiche cosmiche ‘Verità-Compassione-Tolleranza’». La pratica meditativa, nonostante sia stata introdotta al pubblico solo a maggio del 1992, è diventata fin da subito estremamente popolare, soprattutto perché moltissime persone, praticandola, hanno riscontrato ottimi benefici nella salute psicofisica.

Praticanti del Falun Gong eseguono gli esercizi a Chengdu, nella provincia dello Sichuan, Cina. (©Minghui)

Questo finché a luglio del 1999, il regime comunista cinese ha lanciato una campagna persecutoria senza precedenti contro i circa 100 milioni di praticanti del Falun Gong; la polizia ha iniziato a rapire e imprigionare illegalmente i praticanti, i quali sono stati di lì in poi regolarmente torturati nelle prigioni, allo scopo di tentare di convincerli ad abiurare la loro fede.

Praticanti che si appellano per il Falun Gong sono continuamente arrestati e imprigionati (©Minghui)

Alla luce di questo terrore portato avanti dal Partito Comunista, la Lin ha dichiarato a Maclean’s: «Ho pensato: “Il governo cinese non può demonizzarli e alienarli”».
Si è soffermata anche su come lo stesso Partito fosse stato responsabile del massacro di Piazza Tiananmen, nel quale 10 mila manifestanti sono stati assassinati dall’esercito, sotto gli ordini (anche) di Jiang Zemin.
Oltretutto, lo stesso partito è responsabile di molte altre ingiustizie come il maltrattamento dei tibetani in Tibet e del genocidio degli Uiguri nella regione nordoccidentale cinese dello Xinjiang.

E siccome tutto quello che aveva sentito sul Falun Gong era costituito dalla propaganda diffamatoria del Partito Comunista, Anastasia aveva fame di verità. Dopo aver fatto le sue ricerche in Occidente, ne è diventata essa stessa una praticante.

L’idea di fare informazione sul genocidio segreto del Falun Gong mediante i concorsi di bellezza non le era mai venuta in mente, fino a quando, all’età di 16 anni, non ha partecipato a un’assemblea per i diritti umani, dove ha parlato con Nazanin Afshin-Jam, Miss Mondo Canada 2003, che le ha suggerito il concorso di bellezza come palcoscenico ideale dal quale esporre le questioni che voleva far conoscere al mondo.

Così, nel 2013 si è iscritta a Miss Mondo Canada, dove si è classificata seconda; ma molti ritengono che l’unico motivo per cui non ha vinto sia che si è rifiutata di sfilare in costume durante il concorso.

Anastasia Lin parla al National Press Club, il 18 dicembre 2015. (The Epoch Times | Lisa Fan)

Nonostante tutto, la Lin era contenta del risultato ottenuto: «L’organizzazione mi ha comunicato che potevo scegliere di non sfilare, ma che avrei avuto molte meno possibilità di vincere la corona», ha raccontato. Ma ora, «penso che sia stata la decisione giusta».

Ma perché Anastasia Lin ha rinunciato di partecipare alla gara? Perché «lavoro in molti progetti televisivi e cinematografici che rivelano abusi sui diritti umani – ha spiegato – e spesso recito nei panni di una vittima».
«Per i miei film, devo intervistare molte persone che sono state vittime di abusi sessuali in campi di lavoro o in prigione. Mi sento come se mi esponessi in quell’ottica, per queste persone che mi guardano come un sostegno; questa immagine sarebbe controproducente per i film».

Un anno dopo, nel 2014, Julia Morley, presidente di Miss Mondo, ha annunciato che il costume da bagno era stato abolito dal concorso.
«Quindi, fare pressione sugli organizzatori dicendo che non avrei sfilato con il mio bikini ha dato i suoi frutti», ha raccontato a Marie Claire. Infatti, «quest’anno hanno abolito completamente i costumi da bagno e ho vinto».

La Lin ha infatti partecipato a Miss Mondo Canada 2015 e ha portato a casa la corona.

Persecuzioni in famiglia

Dopo aver vinto, suo padre, che vive in Cina, non avrebbe potuto essere più orgoglioso per il successo di sua figlia. Questo, però, è durato solo fino a quando gli agenti di sicurezza cinesi sono andati fargli visita per minacciarlo.

Il padre le ha inviato un sms preoccupante, che diceva: «Devi smettere subito di fare quello che stai facendo – ha raccontato la Lin a Epoch Times – altrimenti ognuno se ne andrà per la propria strada».

Tuttavia, seppur spaventata, si è rifiutata di arrendersi e ha continuato a parlare degli abusi dei diritti umani attuati in Cina, comprese le minacce subite da suo padre.

A causa della sua schiettezza, la Cina ha rifiutato di dare alla Lin una lettera di invito per la sua richiesta di visto a Sanya, nella provincia di Hainan, dove si sono svolte le finali di Miss Mondo. La Lin ha provato comunque a prendere un volo per la Cina passando da Hong Kong, ma senza successo.

«La Cina – ha riferito l’ambasciata cinese a Ottawa al Globe and Mail  – non consente a nessuna persona non gradita di entrare in Cina».

Successivamente, gli organizzatori di Miss mondo hanno offerto una seconda possibilità a Lin di partecipare alle finali, nel 2016, a Washington.

Miss mondo Canada Anastasia Lin a New York City il 13 giugno 2015. (The Epoch Times | Benjamin Chasteen)

Ci vuole coraggio per persistere nel difendere ciò che si crede sia giusto e legittimo, specialmente quando si sopportano le pressioni di una potenza straniera, e ad Anastasia Lin va sicuramente riconosciuto grande merito nel riuscire a farlo.

 

Articolo in inglese: Miss World Canada 2015 Reveals Why She Refused to Wear a Swimsuit

 
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