Perché l’epidemia di Covid-19 è così grave in Belgio?

Attualmente il Belgio può essere considerato il Paese con il più alto tasso di mortalità da virus del Partito Comunista Cinese (Pcc), generalmente noto come nuovo coronavirus. Tuttavia, mentre il Paese viene colpito così duramente dall’epidemia, il Re Filippo continua a plaudire la gestione del virus da parte della Cina.

Le relazioni tra Belgio e Partito Comunista Cinese

Il Belgio ha 11 milioni di abitanti e una superficie poco superiore ai 30 mila chilometri quadrati. Nell’attuale pandemia, è il Paese con il più alto tasso di mortalità al mondo: addirittura il 16 per cento, in base ai dati attualmente disponibili.

Secondo lo studioso indipendente Ge Bi-Dong, il virus sta colpendo principalmente i Paesi che hanno forti legami con il Pcc. E di fatto, tutti i Paesi colpiti duramente dal virus condividono questa caratteristica. Lo studioso ha affermato: «Le relazioni tra i Paesi europei e il Partito Comunista Cinese coinvolgono grandi interessi economici e questi Paesi stanno facendo accordi senza prendere in considerazione il sistema politico in Cina. Sanno che il Pcc è un regime malvagio, ma scelgono di fare finta di nulla e continuare a sostenerlo. Il risultato è che dovranno pagarne le conseguenze».

Le relazioni diplomatiche tra la Repubblica Popolare Cinese e il Belgio sono iniziate nel 1971, ma solo a partire dagli anni 2000 i due governi hanno iniziato a collaborare più strettamente.

Il governo belga, in particolare con l’ex primo ministro Yves Leterme e l’ex vice primo ministro Kris Peeters, ha sostenuto la Nuova Via della Seta del Pcc, nota nel mondo come Belt and Road Initiative. A differenza di molti politici occidentali che hanno scelto di non esprimere pareri sull’iniziativa, i due non si sono limitati a promuovere pubblicamente la Nuova Via della Seta, ma hanno persino incoraggiato gli altri membri delle Nazioni Unite a parteciparvi attivamente.

«Alcuni anni fa, il presidente della Camera di Commercio Belga-Cinese, Bernard DeWit, ha scritto un articolo per mostrare come le strette relazioni dell’Europa con la Cina abbiano profondamente influenzato l’intera regione», ha commentato Ge. Trovandosi di fronte al Regno Unito e confinando con Paesi Bassi, Germania, Lussemburgo e Francia, il Belgio si rappresenta come un crocevia dell’Europa. Perciò, la sua costa occidentale sul mare del Nord è diventata un obbiettivo strategico per il Pcc.
A ottobre del 2019, in un’intervista con la stampa statale cinese, Leterme ha tessuto le lodi del Pcc, definendo l’infiltrazione del Pcc nei Paesi occidentali come un «contributo importante e positivo per lo stabilimento del nuovo ordine mondiale».

Ha ricordato che il Belgio è una porta d’ingresso ai mercati europei, con molteplici aeroporti e porti che lo collegano al resto d’Europa. Ha persino sollecitato il governo belga a studiare ulteriormente le «grandi opportunità» offerte dall’iniziativa della Nuova Via della Seta.

Il porto belga di Anversa è il secondo snodo commerciale più grande d’Europa ed è vicino ai centri di produzione e di consumo europei. Nell’agosto 2015, il governo belga ha istituito un’apposita task force presso il porto per favorire l’iniziativa della Nuova Via della Seta di Pechino.

All’inizio del 2018 invece, il secondo porto marittimo commerciale del Belgio, Zeebrugge, ha firmato un accordo di concessione per un terminal dei container con la Cosco Ship Ports, una società statale cinese molto attiva nella Nuova Via della Seta.

Inoltre, il Belgio sta anche fornendo alla Cina la sua preziosa tecnologia, essendo uno dei leader mondiali nella ricerca microelettronica. Sia il Centro di ricerca belga di microelettronica (Imec) che l’Università di Lovanio hanno firmato accordi di cooperazione con numerose aziende cinesi per lo sviluppo della nanotecnologia e della tecnologia della rete 5G.
Secondo i resoconti ufficiali, fino al 2018 i due governi avevano collaborato in più di 470 progetti tecnologici.

Nel 2010, il conglomerato cinese Geely Holding Group ha acquisito tutte le azioni del gruppo automobilistico Volvo per un valore di 1,8 miliardi di dollari, cosi come il più grande stabilimento Volvo fuori della Svezia, che si trova a Gand, in Belgio. In seguito gli ingegneri e gli esperti dello stabilimento di assemblaggio di Gand hanno trasmesso gratuitamente le loro competenze agli operai del nuovo stabilimento Volvo di Daqing, in Cina.

Negli anni seguenti, un gran numero di automobili Volvo sono state immesse sul mercato europeo con la dicitura ‘Designed in Ghent, made in China’. È un perfetto esempio di come il Pcc sfrutta l’acquisto delle aziende per appropriarsi della loro tecnologia.

Nel 2017 il Belgio è anche entrato a far parte della Asian Infrastructure Investment Bank (Aiib) gestita e diretta dal Pcc.
Nel 2018 il volume degli scambi commerciali tra Cina e Belgio è stato di 23,3 miliardi di dollari, mille e 150 volte superiore a quello registrato all’instaurazione delle relazioni diplomatiche.

Nel novembre 2019, la più grande delegazione economica e commerciale belga di tutti i tempi, accompagnata personalmente dalla principessa Astrid, si è recata in Cina con la speranza di incrementare il volume degli investimenti cinesi.

Come molti altri Paesi, il Belgio ha accettato la cosiddetta ‘diplomazia del panda’ cinese, accogliendo due panda giganti, Xing Hui (Sparkling Star) e Hao Hao (Very Good), che in seguito hanno dato vita a un panda maschio.

Ma oggi il virus del Pcc ha scatenato una pandemia globale, proprio a causa dell’occultamento dell’epidemia da parte del regime. E il Belgio ha già perso molte vite a causa del virus.
Al 7 maggio, il Belgio ha registrato oltre 50 mila casi confermati e 8 mila 339 decessi. Con un tasso di mortalità addirittura superiore al 16 per cento, il più alto al mondo in base ai dati attualmente disponibili.

Nonostante le critiche internazionali che il Pcc sta ricevendo per la sua gestione dell’epidemia, il Re Filippo ha dichiarato che «l’esperienza [del Pcc, ndt] nella gestione dell’epidemia» è stata utile al Belgio, e ha anche ringraziato il Pcc per aver dimostrato di essere un vero amico quando ha inviato forniture mediche essenziali. Tuttavia, la stampa belga ha in seguito denunciato la pessima qualità delle 3 milioni di mascherine importate dalla Cina.

Secondo Ge Bi-Dong, è stato proprio l’atteggiamento conciliante nei confronti del regime comunista ad ‘attrarre’ il virus del Pcc in Belgio durante la pandemia: «È per questo che dico che il mondo ha bisogno di cambiare, bisogna stare lontani dal Partito Comunista Cinese, denunciare ed eliminare il Pcc. In questo modo, saremo in grado di curare veramente il virus in tutto il mondo, perché il Partito Comunista Cinese è il virus più mortale del mondo!».

Attualmente, il governo belga sta ancora valutando la possibilità di aderire all’iniziativa della Nuova Via della Seta. Diversi commentatori hanno affermato che la pandemia del virus del Pcc potrebbe servire da monito per il Belgio e i suoi leader, mentre si avvicina per loro il momento di prendere la decisione definitiva.

 

Articolo in inglese: Why Does Belgium Have One of the Highest Death Rates of the CCP Virus

 

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