Pechino ordina test di massa per circa 2 milioni di persone

Di Frank Yue

Il governo della città di Pechino sta incrementando gli sforzi per contenere il virus del Pcc, meglio noto come nuovo coronavirus, mentre la situazione epidemica continua a peggiorare in tutto il Paese.

Il 22 gennaio le autorità di Pechino hanno dichiarato che tutti i residenti dei distretti di Dongcheng e Xicheng dovranno sottoporsi a un test molecolare: si tratta di un totale di oltre 2 milioni di persone.

Un video caricato sull’internet cinese mostra un gran numero di persone in fila in strada per fare il test. Nel video, una voce maschile con un distinto accento di Pechino dice che ci vorranno due ore prima che arrivi il suo turno.

Entrambi i distretti si trovano nel centro di Pechino, vicino alla sede del governo del regime cinese e agli uffici amministrativi.

Nel frattempo, le autorità della città hanno annunciato che tutte le persone che atterrano a Pechino dall’estero devono sottoporsi al test sierologico degli anticorpi e a un mese di quarantena.

Test di massa durante la notte

Nel distretto Daxing di Pechino, le autorità hanno ordinato l’esecuzione di test molecolari e il rilevamento dei sintomi per tutti i residenti già il 20 gennaio.

Diversi residenti hanno raccontato all’edizione cinese di Epoch Times di aver atteso in fila per ore nella fredda notte invernale: l’hanno definita un’esperienza straziante.

Altri residenti hanno postato la loro esperienza sui social media.

Screenshot del post di una giovane madre cinese sui test di massa a Pechino. (Screenshot via Weibo)

Una giovane madre, per esempio, ha scritto sul social cinese Weibo che lei e suo figlio hanno dovuto attendere per tre ore al freddo.

La gravità dell’epidemia viene minimizzata?

Pechino ha segnalato solo tre nuovi casi di Covid-19 il 22 gennaio, in un complesso residenziale chiamato Ronghui, nel sotto-distretto di Tiangongyuan, distretto di Daxing. E come conseguenza, l’isolamento è stato esteso ad altri cinque complessi residenziali nel distretto. In precedenza, sei aree del distretto erano già state chiuse.

Tuttavia, in molti ritengono che i contagi reali potrebbero superare di gran lunga quelli dichiarati ufficialmente.

Un residente della vicina provincia dello Hebei ha dichiarato all’edizione cinese di Epoch Times che i test di massa stanno mostrando la reale gravità dell’epidemia. Secondo lui, anche la pandemia nella sua città natale, Baoding, è piuttosto grave. Tuttavia, le autorità dello Hebei ne hanno minimizzato la gravità, dicendo agli operatori sanitari che la somministrazione dei test molecolari costituisce semplicemente un compito politico da espletare, e che qualsiasi filmato o registrazione è vietata. Chiunque infranga la regola dovrà assumersene le responsabilità, secondo quanto dichiarato dal residente.

Anche un medico della provincia centrale dello Hubei di nome Wang (pseudonimo) ha spiegato a Epoch Times che il regime cinese potrebbe aver dichiarato un numero di casi diagnosticati inferiore alla realtà: «Non si può escludere la possibilità che la Cina lo abbia fatto in modo sistematico».

Falsi negativi

Il dottor Wang ha anche spiegato perché continuano a verificarsi casi di falsi negativi nella Cina continentale.

Come prima ragione, gli operatori sanitari potrebbero non essere abbastanza qualificati. Inoltre, durante i test di massa, in una provetta possono venire inseriti dieci campioni. E se la quantità di materiale virale non è abbastanza grande, è probabile che ne risulti un falso negativo, secondo Wang.

Un falso negativo è potenzialmente pericoloso perché un paziente infetto potrebbe inconsapevolmente diffondere il virus nelle comunità e nelle sue cerchie di amici.

Alla fine dell’intervista, Wang ha sottolineato l’importanza di indossare maschere protettive, mantenere le distanze sociali, evitare le strette di mano e lavarsi frequentemente le mani, il che può ridurre drasticamente il rischio di contagio.

 

Articolo in inglese: Beijing City Requires Mass Virus Testing for Roughly 2 Million

 
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