Pechino ha pagato degli influencer americani per promuovere le Olimpiadi invernali

Di Eva Fu

Una star di «Real Housewives», un’atleta paralimpica e una importante celebrità di TikTok sono tra gli influencer che il regime cinese ha finanziato per aiutare a rafforzare l’immagine dei Giochi Olimpici Invernali di Pechino nella mente di milioni di persone nel mondo. È quanto mostrano i documenti del Dipartimento di Giustizia statunitense.

I post che hanno promosso la narrazione di Pechino sui Giochi, provenivano da circa una decina di account di social media popolari su Instagram, YouTube, l’app di live streaming Twitch e la piattaforma di condivisione video TikTok. Hanno quindi raggiunto i milioni di fan che seguono questi influencer, che in genere parlano di cibo, viaggi, questioni sociali, sport e prodotti di bellezza.

L’organizzatore dietro il blitz sui social media è la società di consulenza con sede nel New Jersey Vippi Media, ingaggiata a novembre dal consolato cinese a New York con un contratto da 300 mila dollari per promuovere i Giochi di Pechino e migliorare le relazioni Usa-Cina. Gli annunci, sparsi nelle storie, brevi video e post da gennaio a marzo, hanno raggiunto un totale di 4 milioni di utenti e sono stati condivisi 1.700 volte, secondo i documenti del Dipartimento di Giustizia del 4 aprile.

Gli hashtag nella didascalia, come #Beijing2022 e #partner, erano spesso l’unico segno che indicava questi post come annunci sponsorizzati e i post non davano alcun indizio sul fatto che la fonte dei fondi provenisse dallo Stato cinese.

Tre post provenivano da Crystal Minkoff, una californiana di origini cinesi e membro del cast di «Real Housewives of Beverly Hills». In uno, ha condiviso una foto del suo precedente viaggio a Pechino, scrivendo che la città «ha un posto molto speciale nel cuore della nostra famiglia. Abbiamo ospitato molti amici a casa nostra – aggiungeva – e non potremmo essere più entusiasti di guardare le Olimpiadi invernali!».

Fingendosi una presentatrice televisiva, in un altro video ha annunciato un evento di «Olimpiadi in casa» con i suoi figli per «portare il divertimento a casa».

Il giorno prima della fine delle Paralimpiadi di Pechino, la nuotatrice paralimpica statunitense Jessica Long ha pubblicato un video su Instagram in cui sosteneva che fosse «incredibile come la città di Pechino sia stata in grado di mettere insieme giochi così magici», e che l’evento le ha riportato alla mente «tutti i ricordi meravigliosi di quel momento in cui ho gareggiato lì». Ha quindi esortato i suoi fan a non perdere «gli ultimi eventi e una bellissima cerimonia di chiusura».

In un video con il testo «Sappiamo che mi sarei portata a casa l’oro se fossi stata lì. Go Team Usa!», Anna Sitar, che ha 11,6 milioni di follower su TikTok, mostra una festa in giardino soprannominata «Anna’s Winter Olympics», con giochi come lanciare un anello e mangiare una ciambella appesa a un filo. Più avanti nel video, la Sitar si accovaccia guardando un gruppo di altri che gioca a un lancio di palline usando palline da ping pong, e si rivolge a una ragazza accanto a lei per condividere un «fatto divertente» su come Pechino sia la prima città al mondo ad ospitare sia le Olimpiadi estive e invernali.

Tuttavia, forse la promozione più evidente viene da Ryan Dubs, un autodefinito «re del marchio» che vende prodotti per la cura della pelle attraverso i suoi video TikTok. In un video ha ammesso che tutte le sue confezioni vengono dalla Cina.  Nel video ha detto ai suoi oltre 500.000 follower che sarebbe «impossibile realizzare la nostra incredibile e bellissima confezione in qualsiasi altra parte del mondo. Sono proprio così high-tech e lungimiranti, hanno macchine che letteralmente non sono state ancora inventate in America. I produttori cinesi sono onestamente come le case di moda di lusso perché creano quelle che sono le tendenze della moda e poi tutti i marchi americani ereditano gli stessi design un anno dopo».

Tre settimane dopo, a metà marzo, ha pubblicato un’intervista di tre minuti con il console generale cinese di New York, Huang Ping, presso il consolato cinese. Il video mostra Dubs che approva con entusiasmo le critiche del console alle tariffe statunitensi sulla Cina e incoraggia le imprese a entrare nel mercato cinese, annuendo di tanto in tanto per concordare con i punti di Huang. È emerso anche l’argomento dei Giochi Olimpici di Pechino, con Dubs che afferma che i Giochi «hanno davvero contribuito a definire la Cina nel 2022». «Questa è una delle interviste più belle che abbia mai potuto fare», ha detto un esuberante Dubs alla fine del video.

La maggior parte dei post esaminati da Epoch Times rivelavano esplicitamente dei legami con il consolato cinese. Solo tre dei post indicavano che si trattava di una partnership a pagamento e uno utilizzava il tag «#partner» per mostrare che era sponsorizzato. Sia TikTok che Instagram chiedono agli influencer di etichettare questo genere di contenuti come una partnership a pagamento con l’azienda. Instagram richiede anche di taggare i propri sponsor.

Vipp Jaswal, proprietario di Vippi Media, non ha risposto a una domanda di Epoch Times sulle critiche ai diritti umani che circondano i Giochi Olimpici di Pechino, che avevano spinto gli Stati Uniti e i loro alleati a organizzare un boicottaggio diplomatico.

La rivelazione del Dipartimento di Giustizia arriva meno di una settimana dopo che l’ufficio di Washington dell’agenzia di stampa statale cinese Cctv, Media Links, ha rivelato in un atto giudiziario di aver speso quasi  54 mila dollari in pubblicità e promozione negli ultimi sei mesi. Parte di questa spesa includeva la diffusione di un video pubblicitario che promuoveva l’annuale galà di Capodanno della Cctv. Nella notte di hockey del 10 gennaio alla Capital One Arena di Washington, ha affittato un cartellone pubblicitario con i loghi del capodanno cinese e ha regalato panda di peluche.

Al momento della pubblicazione in inglese, i rappresentanti di TikTok, Instagram, Minkoff, Long, Sitar e Dubs non hanno risposto alle richieste di commento.

 

Articolo in inglese: Beijing Hired Prominent American Influencers to Boost Winter Olympics in US

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