Parler tornerà disponibile sull’App Store

Di Janita Kan

Apple ha dichiarato di aver approvato diverse modifiche proposte da Parler che ne permetterebbero il ritorno sull’App Store. Secondo Parler, questo potrebbe avvenire già la prossima settimana.

Il previsto ritorno di Parler nell’ecosistema Apple arriva dopo mesi di comunicazioni tra le due società, spiega Parler. Di conseguenza, la società di social media ha messo a punto diverse nuove garanzie che l’aiuteranno a rilevare i post che non rientrano nell’ambito protetto dal Primo Emendamento della Costituzione americana (che sancisce la libertà di espressione).

La versione di Parler che potrà essere scaricata dagli utenti Apple sarà tuttavia diversa da quella web e di Android. La versione Apple, infatti, non mostrerà quei post che sono accettabili secondo la politica di Parler, ma proibiti da Apple.

Mark Meckler, Ceo ad interim di Parler afferma: «Parler è, e sarà sempre un forum libero e aperto in cui gli utenti possono impegnarsi nel libero scambio di idee nel pieno spirito del Primo Emendamento e della Costituzione degli Stati Uniti. Abbiamo lavorato per mettere in atto sistemi in grado di rilevare meglio le parole illegali e consentire agli utenti di filtrare i contenuti per loro indesiderabili, pur mantenendo il nostro severo divieto di moderazione dei contenuti in base al punto di vista».

La svolta è la più recente all’interno di una faida in corso tra Parler e le grandi aziende tecnologiche, che avevano cercato di interrompere l’operazione della piattaforma dopo l’incidente del 6 gennaio al Campidoglio americano. Apple e Google avevano rimosso Parler dai loro app store, mentre Amazon l’aveva rimosso dalla piattaforma dal suo servizio di web hosting. Tutte e tre le società hanno contestato il presunto approccio lassista alla rimozione dei contenuti violenti pubblicati dai propri utenti e le «ripetute violazioni» dei loro termini di servizio relative a tali contenuti.

Parler ha negato le accuse sostenendo che le grandi aziende tecnologiche si fossero unite contro di essa, mentre non intraprendevano le stesse azioni contro concorrenti come Twitter e Facebook, che avevano contenuti simili sulle loro piattaforme. Parler ha anche citato in giudizio Amazon per violazione del contratto, diffamazione e comportamento anticoncorrenziale.

In una dichiarazione all’Associated Press, lunedì Google ha dichiarato che «Parler è di nuovo il benvenuto nel Play Store poiché ha inviato un’app conforme alle nostre norme».

Nel frattempo, la causa di Parler contro Amazon è in corso.

Parler ha rivelato alla fine di marzo di aver deferito «contenuto violento e istigazione» dalla sua piattaforma all’Fbi per oltre 50 volte prima del 6 gennaio. Ha anche avvertito l’ufficio di «minacce specifiche di violenza pianificate» sull’incidente del 6 gennaio.

La società ha anche affermato di aver formalizzato il suo rapporto di lavoro con l’Fbi nel novembre 2020 e di aver iniziato a inoltrare regolarmente screenshot di post illegali che manifestavano violenza o meritavano ulteriori indagini per la sicurezza pubblica. Tali post includevano utenti che minacciavano di uccidere l’ex procuratore generale Bill Barr e altri politici.

 

Articolo in inglese: Parler Says It Will Return to Apple App Store Next Week



 
Articoli correlati