Parlamentari del mondo esortano l’Oms a invitare Taiwan all’Assemblea mondiale della sanità

Di Isabel van Brugen

Taiwan nella prossima Assemblea Mondiale della Sanità (Wha)? Un gruppo internazionale di parlamentari ha lanciato una campagna globale per esortare l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) a far partecipare l’isola, avvertendo che, in caso contrario, starebbe provocando una «pericolosa apertura nella rete globale».

L’Alleanza interparlamentare sulla Cina (Ipac) ha rilasciato una video-dichiarazione con 15 legislatori di 12 Parlamenti in Europa, Nord America e Australia, i quali hanno sollecitato l’agenzia delle Nazioni Unite a consentire a Taiwan di partecipare alla 74esima Wha a Ginevra, Svizzera, in programma dal 24 maggio al 1 giugno.

L’assemblea è l’organo decisionale dell’Oms.

L’Ipac è stato istituito lo scorso anno per coordinare le politiche tra le nazioni democratiche nell’affrontare le minacce del regime cinese.

Taiwan non è uno Stato membro dell’Oms, ma dal 2009 al 2016, i ministri della salute dell’isola erano stati autorizzati a prendere parte all’Oms come osservatori, finché nel 2017 Pechino ha loro impedito di partecipare all’assemblea e alle riunioni.

Pechino si oppone a che Taiwan prenda parte a riunioni e organizzazioni internazionali perché vede l’isola come parte del suo territorio, nonostante Taiwan sia di fatto autogovernata e abbia un governo democratico funzionante con proprie forze armate, valuta e Costituzione.

Nel loro video, i parlamentari hanno criticato l’Oms per «aver messo a repentaglio la salute e il benessere dei 23 milioni di cittadini di Taiwan» e per aver creato «una pericolosa apertura nella rete globale» continuando a rifiutare la partecipazione di Taiwan all’incontro.

Il senatore Rick Scott (Florida) ha invitato l’organismo sanitario a «smetterla di agire come il burattino della Cina comunista» e ad accettare Taiwan come Stato membro. «Riteniamo che la Cina comunista sia responsabile dell’intimidazione del nostro alleato pacifico e democratico, Taiwan».

Il rappresentante Greg Steube (R-Fla.) ha accusato l’Oms di essere «pesantemente influenzato» dal regime cinese «da troppo tempo»: «È ora che tutti noi siamo determinati e chiediamo che l’Oms consenta la piena partecipazione di Taiwan. Oggi, miei colleghi, per inviare un messaggio chiaro dobbiamo unirci #LetTaiwanHelp», ha scritto su Twitter.

«Poiché la comunità globale continua a lottare contro il Covid, è importante che [Taiwan, ndr] possa condividere la sua esperienza e le sue migliori pratiche con il mondo. Insieme, possiamo lavorare per superare la pandemia e le future sfide sanitarie globali», ha aggiunto il rappresentante Gregory Meeks (DN.Y.), presidente della commissione per gli affari esteri della Camera statunitense.

Il Ministero degli Affari Esteri di Taiwan ha ringraziato l’Ipac per aver riconosciuto la necessità di consentire la partecipazione di Taiwan al prossimo evento: «Il vostro fedele sostegno a #Taiwan e al suo diritto di partecipare alle attività, ai meccanismi e alle riunioni dell’@Who come il #Wha, è molto apprezzato dal governo e dalla gente. Sì! #TaiwanCanHelp», ha scritto su Twitter.

 

Articolo in inglese: WHO Urged to Invite Taiwan to Participate in World Health Assembly



 
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