Parlamentare canadese chiede che Xi Jinping permetta indagini sul suo predecessore

Nei confronti dell’ex leader cinese sono state presentate quasi 200 mila denunce penali e l’ex ministro dell’ambiente del Canada si augura che il primo ministro Justin Trudeau possa dare loro un po’ di supporto.

Peter Kent, che attualmente riveste la carica di parlamentare dell’opposizione e oltre a questo presiede l’associazione degli Amici parlamentari del Falun Gong, spera che Trudeau possa incoraggiare il leader cinese Xi Jinping ad assicurarsi che i tribunali cinesi prendano in esame, come del resto è di loro competenza, le denunce penali presentate contro Jiang Zemin, il leader del regime comunista cinese dal 1993 al 2003. «Vorrei solamente esortare il primo ministro Trudeau a considerare che oltre alle strette di mano e ai sorrisi di circostanza, c’è anche l’opportunità per discutere in maniera molto esplicita di questioni che ci riguardano, come quella dei diritti umani», ha riferito Kent in un’intervista.

Jiang è un avversario politico di Xi ed è il capo della fazione del Partito Comunista Cinese che l’attuale leader ha sistematicamente purgato e perseguito con l’accusa di corruzione. Nel 1999, Jiang ha avviato e presieduto una campagna persecutoria per sradicare il Falun Gong, una pratica spirituale basata sulle tradizioni cinesi precedenti alla rivoluzione comunista. In quell’anno si contavano dai settanta ai cento milioni di praticanti del Falun Gong, con dei numeri che superavano quelli degli associati al Partito Comunista Cinese.

Secondo Kent, considerando che i canadesi di origine cinese sono pari a circa il 5 per cento della popolazione del Canada, gli effetti dell’imponente repressione e dei dilaganti abusi attuati in Cina si sono ripercossi anche sui cinesi residenti nel Paese americano. A questo riguardo indica come esempio il signor Paul Li residente a Toronto: suo padre Li Xiaobo, è stato recentemente condannato a otto anni di carcere in Cina per aver divulgato del materiale che espone la persecuzione del Falun Gong.

«È stato detenuto per alcuni anni, vittima della persecuzione. In passato, alcuni diplomatici canadesi sono intervenuti in suo favore», ha spiegato Kent. Tuttavia, persino questi interventi non hanno garantito a Li Xiaobo un processo libero. All’inizio di quest’anno infatti, ad alcuni osservatori del consolato canadese di Chongqing è stato impedito l’ingresso nell’aula dove si teneva il processo. È la sua seconda condanna a otto anni per aver esposto la persecuzione del Falun Gong, che include arresti arbitrari, detenzione, tortura e morte.

All’inizio di quest’anno, Xi ha approvato alcune riforme giuridiche che hanno aperto la strada ai cittadini cinesi per citare in giudizio Jiang, e Kent le ha considerate un segnale di progresso. «Noi, con tutto il rispetto, incoraggiamo loro a continuare con le riforme», ha detto.

La settimana scorsa Kent aveva rilasciato una dichiarazione sulla possibilità di un incontro tra Trudeau e Xi già durante il G20 dello scorso fine settimana in Turchia. Il parlamentare canadese sostiene che le accuse riportate nelle denunce penali contro Jiang necessitino di essere esaminate: «Le accuse sono molto gravi: tortura, stupro, omicidio, genocidio, prelievo e traffico di organi finanziato dallo Stato, lavoro forzato e altro ancora. (A partire da settembre 2015, sono state depositate presso i tribunali cinesi circa 180 mila denunce penali)».

Kent osserva inoltre che Jiang è il principale responsabile della brutale repressione, che perdura dal 1999, attuata nei confronti dei praticanti del Falun Gong. «La campagna stragiudiziale mortale e spietata che ne è derivata, è stata efficacemente documentata nel rapporto Kilgour-Matas del 2006 e aggiornata nella pubblicazione del 2009, Bloody Harvest: The killing of Falun Gong for their organs [Prelievo insanguinato: L’uccisione dei praticanti del Falun Gong per i loro organi]».

Tale rapporto, un lavoro pionieristico dell’avvocato difensore dei diritti umani David Matas e dell’ex deputato e segretario di Stato David Kilgour, è stato il primo lavoro d’indagine sulle accuse inerenti al fatto che il regime cinese stesse uccidendo i praticanti del Falun Gong, quali prigionieri di coscienza, nel corso delle operazioni dei trapianti di organi.

Successivamente, il giornalista investigativo Ethan Gutmann ha riscontrato, come dimostrano le testimonianze di diverse fonti intervistate nel suo libro del 2014 The slaughter (La carneficina), che prima che avesse inizio la repressione del Falun Gong, la pratica del prelievo forzato degli organi era utilizzata ai danni dei dissidenti uiguri nello Xinjiang.

Oltre ad assicurarsi che le denunce penali contro Jiang vengano esaminate, Kent vorrebbe anche esortare Trudeau a incoraggiare Xi a porre fine immediatamente alla campagna di persecuzione contro i praticanti del Falun Gong. Kent ha osservato che sotto l’ex primo ministro Stephen Harper, la questione dei diritti umani è stata spesso discussa con i funzionari cinesi. Era un argomento che quasi tutti i ministri, durante i loro viaggi in Cina, non hanno esitato ad affrontare indipendentemente dalla spesa che avrebbe comportato, ha aggiunto Kent.

 

Articolo in inglese: ‘Canada’s PM Urged to Encourage China’s Xi to Let Courts Investigate Predecessor

 
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