Palla ai cinesi, Moratti vende l’Inter al gruppo Suning

Probabilmente l’obiettivo nerazzurro era chiaro fin dall’inizio, almeno ai più previdenti: il passaggio all’indonesiano Erick Thohir doveva servire solo a tastare il terreno asiatico, e a quel punto era molto probabile che l’approdo in terra cinese sarebbe stato solo una questione di tempo. D’altronde si sa, i capitali cinesi fanno gola a tutti, figuriamoci quando ormai si ha un presidente che vive a solo qualche chilometro di distanza dalla piazza mondiale degli affari.

E alla fine, infatti, il passaggio è avvenuto. A Zhang Jindong, il nono uomo più ricco della Cina e proprietario del gruppo Suning, la maggior rete di grande distribuzione di elettronica cinese, passerà quasi il 70 per cento della squadra di Milano. Un passaggio storico, attraverso il quale la Cina affonda le ‘grinfie’ nel mercato calcistico italiano; ma la notizia fa più effetto se alla parola Cina si sostituisce ‘Partito Comunista Cinese’.

Gli uomini più ricchi in Cina hanno infatti tutti diretti legami con il Pcc, questo perché lì, affari e politica vanno di pari passo, molto più di quanto possa accadere in Italia. Non a caso Zhang Jindong, assieme agli altri magnati cinesi, ha assistito più volte alle riunioni della Conferenza politica consultiva del popolo cinese: partecipare attivamente alle attività politiche può infatti permettere di stringere amicizie con i membri del Partito, che a sua volta porta benefici economici alle proprie imprese.

E così dopo il Jiangsu, club del calcio cinese, il Suning Group si allarga al mercato europeo: «Perché Suning acquisisce l’Inter? Fa parte della nostra strategia di diventare leader nell’industria dello sport nei prossimi 5 anni, vogliamo aiutare la crescita del mercato. La crescita del calcio in Cina è stata incredibile, per questo Suning ha deciso di investire in questo settore e ha deciso di allargarsi all’Inter. Ovviamente l’appeal della Serie A e del calcio europeo è molto più forte della Superleague cinese», ha detto il neopresidente in conferenza stampa a Nanchino.

Erick Thohir rimarrà temporaneamente il presidente, ma solo il tempo di permettere il passaggio e, questa volta, lo storico proprietario Massimo Moratti dopo 21 anni si farà definitivamente da parte, lasciando ai cinesi la completa libertà di iniettare capitali nel club ormai ex milanese.

«Nell’era Moratti tantissimi giocatori storici sono venuti all’Inter, vogliamo seguire quel trend, vogliamo ricostruire la gloriosa storia del passato. Quando sono stato a San Siro, sono rimasto toccato da quello stadio e sono diventato anch’io nerazzurro. L’Inter con Suning avrà un futuro sempre più importante […] Grazie a Erik Thohir, con cui c’è stata sempre grande sintonia, e a Massimo Moratti, che ci ha coinvolto in questa operazione», ha aggiunto ancora Zhang Jindong. 

Un atto, quello di Massimo Moratti, che lascia da parte ogni sentimentalismo, ogni tradizione sportiva, allineandosi con quella che è la tendenza nel mondo odierno degli affari e del calcio italiano: guardare direttamente al guadagno. Un’azione che tuttavia, nell’altra sponda di Milano appare più difficile da compiersi, proprio per le questioni legate al cuore. Silvio Berlusconi ha da tempo confermato la sua volontà di vendere il club rossonero, ma dopo essere stato più volte sul punto di farlo, con i cinesi, ha sempre cambiato idea all’ultimo.

Anche per il Milan la Cina sembra essere infatti l’unica strada. Perlomeno l’unica che possa garantire capitali sicuri; e questo d’altronde è quello sui cui si dovrebbe concentrare un imprenditore. Ma il presidente rossonero è apparso in questo senso più titubante, uno che va più a pelle: Berlusconi vuole infatti qualcuno che non sia solo fuoco di paglia ma che sappia garantire un futuro longevo alla sua squadra, e che soprattutto sappia metterci anche un po’ di cuore. E certamente, le sue dichiarazioni in cui allude alla crudeltà storicamente connaturata ai comunisti, lasciano immaginare, almeno per la prossima stagione e per quanto paradossale possa sembrare, un Milan meno ‘rosso’ della nuova Fc Internazionale di Zhang Jindong.

 

 
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