Onu: previsto fino al 22% di aumento dei prezzi del cibo per la guerra in Ucraina

Di Bryan Jung

L’11 marzo l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (Fao) ha riferito (pdf) che i prezzi internazionali di alimenti e mangimi potrebbero aumentare fino al 22% a causa del conflitto in Ucraina, il che potrebbe portare a un aumento della malnutrizione nei Paesi meno sviluppati.

La produzione alimentare globale totale è diminuita dall’invasione russa dell’Ucraina alla fine di febbraio, determinando un’improvvisa e drastica riduzione del cibo dalle nazioni esportatrici.

I prezzi dei generi alimentari erano del resto già aumentati da quando la pandemia del virus del Pcc (Partito Comunista Cinese) ha colpito nel 2020. E ora, diverse nazioni esportatrici di cibo in tutto il mondo stanno annunciando ulteriori restrizioni all’esportazione o stanno prendendo in considerazione divieti per proteggere le loro forniture interne.

La Fao ha esortato i principali Paesi produttori di cibo a non imporre restrizioni all’esportazione dei propri prodotti. «Prima di adottare qualsiasi misura per garantire l’approvvigionamento alimentare, i governi devono considerare i loro potenziali effetti sui mercati internazionali – ha affermato il direttore generale della Fao Qu Dongyu – Le riduzioni delle tariffe all’importazione o l’uso di restrizioni all’esportazione, potrebbero aiutare a risolvere le sfide della sicurezza alimentare dei singoli Paesi a breve termine, ma farebbero aumentare i prezzi sui mercati globali».

Il conflitto ha implicazioni critiche per l’approvvigionamento di grano a livello internazionale.

Dall’inizio del conflitto nell’Europa orientale, i porti ucraini non sono stati in grado di esportare grano, mentre i commercianti di generi alimentari stanno evitando gli acquisti dalla Russia a causa delle sanzioni finanziarie, aumentando i prezzi globali.

La Russia e l’Ucraina insieme forniscono il 19% della fornitura mondiale di orzo, il 14% della di grano e il 4% del mais.

Oltre al grano, la Russia è uno dei principali esportatori di fertilizzanti.

L’indice dei prezzi alimentari della Fao ha raggiunto un livello record a febbraio e sembra destinato a crescere ulteriormente nei prossimi mesi, poiché non è chiaro se l’Ucraina sarà in grado di raccogliere le colture quest’anno se la guerra continua a protrarsi.

Secondo la Fao, cinquanta Paesi fanno affidamento su Russia e Ucraina per il 30 per cento della loro fornitura di grano, se considerati insieme: «Molti di loro sono Paesi meno sviluppati o a basso reddito e con carenze alimentari» in Africa, Asia e Medio Oriente, che sono altamente sensibili alla carenza di cibo prolungata, ha affermato Dongyu.

Secondo l’Onu, solo una parte del previsto calo delle esportazioni dalla Russia e dall’Ucraina può essere coperto da altri Paesi e molti dei meno sviluppati dipendono dai due Paesi in questione per gran parte della loro fornitura di grano.

Circa il 70% della fornitura di grano di Egitto e Turchia proviene da Russia e Ucraina, mentre il 90% delle importazioni di grano e olio da cucina del Libano provengono dalla sola Russia.

I Paesi più poveri in regioni come l’Africa fanno affidamento sulle forniture d’oltremare per sovvenzionare il pane per le loro popolazioni in crescita.

La Russia rifornisce la maggior parte del consumo di grano dell’Africa, che nel 2020 ha importato dal Paese prodotti agricoli per un valore di 4 miliardi di dollari. «L’intensità e la durata del conflitto rimangono incerte», ha affermato Dongyu. «Le probabili interruzioni delle attività agricole di questi due principali esportatori di materie prime di base potrebbero gravemente aggravare l’insicurezza alimentare a livello globale, quando i prezzi internazionali del cibo e dei fattori di produzione sono già alti e volatili. Il conflitto potrebbe anche limitare la produzione agricola e il potere d’acquisto in Ucraina, portando a una maggiore insicurezza alimentare a livello locale».

 

Articolo in inglese: UN Reports War in Ukraine Could Trigger up to 22 Percent Rise in Food Prices Worldwide

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