Oms: a fine 2019 il virus si era già ampiamente diffuso a Wuhan

Di Jack Phillips

Un investigatore dell’Oms conferma che alla fine del 2019 il virus stava già «ampiamente circolando» a Wuhan.

L’investigatore capo della missione dell’Oms, Peter Ben Embarek, ha riferito alla Cnn che il suo team ha trovato segni di un’epidemia più ampia nella città della provincia dell’Hubei nel 2019, sottolineando che intorno a Wuhan, alla fine del 2019, c’erano almeno 13 ceppi di virus del Pcc (Partito Comunista Cinese), o il nuovo coronavirus che causa la malattia Covid-19.

Afferma che «il virus circolava ampiamente a Wuhan a dicembre, il che è una nuova scoperta», spiegando che circa 1.000 persone potrebbero essersi infettate in quel momento, e che «alcuni di loro hanno collegamenti coi mercati […], mentre altri no. Abbiamo circa 200 mila campioni disponibili e al sicuro, che potrebbero essere utilizzati per una nuova serie di studi. Sarebbe fantastico se potessimo [lavorare, ndr] su quelli».

Il nuovo rapporto si aggiunge a un numero crescente di prove che accusano il Pcc di aver nascosto le origini del virus e la sua gravità durante l’inizio della pandemia. Attivisti per i diritti umani hanno espresso preoccupazione per il modo in cui l’anno scorso i funzionari del Pcc si sono mossi per mettere a tacere i medici e altri informatori a Wuhan.

Il Pcc ha riferito dell’epidemia all’ufficio dell’Oms del Paese solo il 31 dicembre 2019, e solo dopo che erano state diffuse alcune voci da un gruppo di medici cinesi. Tuttavia il 14 gennaio 2020, l’Oms ripetendo le affermazioni del Pcc, annunciava ancora che «non c’erano prove evidenti di trasmissione da uomo a uomo» del virus, cosa che ha innescato critiche contro l’organizzazione sanitaria sostenuta dalle Nazioni Unite.

La scorsa settimana Ben Embarek è finito a sua volta al centro di alcune controversie per aver affermato che la teoria sulla fuga del virus dal laboratorio di virologia di Wuhan non richiedesse ulteriori indagini, ma alcuni giorni dopo il direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, sembrava respingere tale affermazione, ritenendole invece necessarie: «Il team di esperti indipendenti per studiare le origini del virus Covid-19 ha completato il suo viaggio in Cina […] Il team di esperti sta ancora lavorando al suo rapporto finale e non vediamo l’ora di ricevere sia il rapporto che un briefing completo», ha annunciato il direttore generale dell’Oms, pur aggiungendo che l’indagine è stata «una ricerca scientifica molto importante in circostanze molto difficili». Nondimeno, «sono state sollevate domande sul fatto che alcune ipotesi siano state scartate. Ci tengo a chiarire che tutte le ipotesi rimangono aperte e richiedono ulteriori studi».

Un rapporto dell’Associated Press ha dichiarato che Ben Embarek e altri funzionari dell’Oms erano strettamente controllati dal Pcc, durante la loro visita a Wuhan.

Al programma American Thought Leaders di Epoch Times, Gordon Chang, autore di The Coming Collapse of China e noto critico cinese, ha fatto notare come la missione fosse destinata a fallire: «Questa è una ripetizione a pappagallo della narrazione di Pechino. Questo ti mostra solo che la missione dell’Oms è completamente priva di valore, in realtà è peggio, è inutile, perché sta mandando le persone fuori strada».

 

Articolo in inglese: WHO Investigators Say CCP Virus Was ‘Circulating Widely’ in Wuhan by Late 2019

 
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