Oltre 78.000 utenti Facebook e Instagram rimossi per contenuti QAnon e norme sulla «militarizzazione»

Da agosto 2020 Facebook ha rimosso più di 78.000 profili tra Facebook e Instagram, che pubblicavano contenuti su QAnon e relativi a «movimenti sociali militarizzati».

Afferma così il comunicato di Facebook: «Continuiamo a rafforzare la nostra applicazione [delle regole interne, ndr] identificando ulteriori movimenti sociali militarizzati, nuovi termini associati a QAnon e il modo in cui le persone tentano di eludere la nostra azione, inclusa una maggiore concentrazione sui profili Facebook utilizzati per organizzare e promuovere questi movimenti e gruppi sulla nostra piattaforma. Questi gruppi lavorano costantemente per eludere la nostra azione e quindi continueremo a studiare come si evolvono per mantenere le persone al sicuro. A partire dal 12 gennaio 2021, abbiamo identificato oltre 890 movimenti sociali militarizzati, e rimosso circa 3.400 pagine, 19.500 gruppi, 120 eventi, 25.300 profili Facebook e 7500 account Instagram. Abbiamo anche rimosso circa 3.300 pagine, 10.500 gruppi, 510 eventi, 18.300 profili Facebook e 27.300 account Instagram per aver violato la nostra politica contro QAnon».

Un portavoce di Facebook ha dichiarato a Fox Business che in tutto, da agosto 2020 al 12 gennaio di quest’anno, circa 78.000 account Facebook e Instagram sono stati cancellati.

Anche altre società Big Tech come Twitter e YouTube di Google, hanno rimosso decine di migliaia di account relativi al movimento nelle ultime settimane.

«Questi account erano impegnati nella condivisione di contenuti dannosi associati a QA su larga scala ed erano principalmente dedicati alla propagazione di questa teoria del complotto attraverso il servizio», ha comunicato Twitter l’11 gennaio, citando la violenza al Campidoglio degli Stati Uniti del ​​6 gennaio.

L’epurazione coordinata è iniziata lo stesso giorno in cui Twitter ha annunciato che avrebbe sospeso definitivamente l’account del presidente Donald Trump, il che ha sollevato le critiche da parte della cancelliera tedesca Angela Merkel, del presidente messicano Andrés Manuel López Obrador, di vari conservatori e gruppi per le libertà civili, come la Electronic Frontier Foundation e l’American Civil Liberties Union.

Il movimento QAnon segue i messaggi criptici e anonimi pubblicati da una persona di identità sconosciuta, che riguardano tra l’altro la teoria che le élite globali facciano parte di una cerchia satanica di pedofili. Personaggi di spicco pro-Trump, tra cui l’ex consigliere per la sicurezza nazionale Michael Flynn, che ha abbracciato alcuni degli slogan di QAnon, e l’avvocato di Flynn Sidney Powell, che ha intentato una serie di cause legali di terze parti relative alle elezioni del novembre 2020, sono stati eliminati da Twitter.

La scorsa settimana, la società di social media ha sospeso diversi account antifa legati alle rivolte del giorno dell’inaugurazione. Uno dei più importanti è stato «The Base», come riferito per la prima volta dal giornalista Andy Ngo. Antifa Sacramento ha scritto su Twitter: «I nostri compagni di The Base (@TheBasebk), un centro sociale anarchico da 9 anni a Brooklyn, (NY), hanno preso sul serio questa cosa di Twitter, poiché dopo aver raggiunto 17k follower hanno spinto una linea molto specifica in cui la politica è sembra stata chiara. Oggi Twitter ha rimosso il loro account e ora c’è un vuoto».

 

Articolo in inglese: Over 78,000 Facebook, Instagram Users Removed for QAnon, ‘Militarization’ Policy Violations

 
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