Obama a Cuba, sull’attenti davanti a Che Guevara

Le immagini del presidente Barack Obama insieme ad alcune delle massime cariche degli Stati Uniti (inlcuso il ministro degli Esteri John Kerry) con il murale di Che Guevara sullo sfondo, hanno attirato l’attenzione dell’opposizione dei conservatori.

Obama, il primo presidente degli Stati Uniti a visitare Cuba in decenni, si è anche fermato in piazza della Rivoluzione: i murales che incorniciano il perimetro della piazza rappresentano diverse figure che sono oggetto di reverenza da parte dei cubani, incluso il capo della guerriglia marxista Ernesto Guevara e il rivoluzionario Camilo Cinefuegos.
Nella piazza si anche è celebrata anche una cerimonia completa di rispettivi inni nazionali.

Durante la cerimonia Obama ha deposto una corona di fiori sul monumento di Jose Marti: «è un grande onore rendere tributo a Jose Marti, un uomo che ha dato la vita per l’indipendenza della sua patria», ha detto Obama, che ha poi continuato: «la sua dedizione alla libertà, sia personale dell’individuo che di autodeterminazione dei popoli, è ancora oggi viva nel popolo cubano».

I conservatori americani hanno disapprovato l’immagine di Obama e Che Guevara insieme: New Gingrich ha scritto su Twitter: «che cosa significa il fatto che Obama stia in piedi di fronte al murale gigante di Che Guevara? Un deliberato appoggio al comunismo o una pessima prestazione professionale del suo Staff? Io scommetto che è stato un atto deliberato».

Ulteriori commenti su Twitter (social network molto usato dagli americani) dello stesso tono sono stati:

«Signor Presidente, lei è una vergogna»;

«Quindi Obama non ha potuto partecipare alla funzione funebre di Chris Kyle [il leggendario cecchino dei reparti speciali della marina degli Stati Uniti che ha ispirato il film ‘American Sniper’, ndt] ma ha voluto stare in piedi sull’attenti per Che Guevara».

Mentre altri hanno commentato che non si tratta di niente di grave. Msnbc ha infatti scritto: «La verità è che i presidenti viaggiano in tutto il mondo e a volte vengono fotografati in pose politicamente controverse. Ronald Reagan nel 1988 è stato visto rilasciare commenti sotto il busto di Lenin e la bandiera dell’Urss […] Questo non significa che Reagan fosse un simpatizzante comunista, e non era nemmeno un gesto teso a danneggiare le forze anti-comuniste nel mondo; inoltre l’immagine non attirò nemmeno una rilevante disapprovazione da parte dei democratici. George Bush senior è stato fotografato più di una volta in Cina davanti al ritratto di Mao. Anche in quel caso non c’è stato nessun problema».

 
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