Norma sui vaccini, è caos nella scuola

Dopo le polemiche sull’opportunità o meno della vaccinazione obbligatoria, il caos non infuria più soltanto nei dibattiti, ma ora anche sulle scrivanie – e caselle di posta – delle segreterie scolastiche: «Siamo in alto mare», dicono.

Le circolari ministeriali prevedono che per l’accesso alle scuole per l’infanzia, i genitori devono presentare la documentazione che attesti l’avvenuta vaccinazione dei figli entro l’11 settembre 2017. In alternativa possono fornire un’autocertificazione, ma a patto di consegnare la documentazione vera e propria entro il 10 marzo 2018. I bambini non in regola e privi di autocertificazione verranno considerati sospesi da scuola fino a che la documentazione non verrà consegnata.

E se stando a una circolare del 31 agosto le Asl si impegnavano a collaborare con le scuole, acquisendo gli elenchi degli studenti per poi restituirli compilati e provvisti delle informazioni rilevanti sull’avvenuta o mancata vaccinazione di ogni singolo – permettendo a genitori e scuole di risparmiare tempo e fatica – l’1 settembre, appena un giorno dopo, una circolare ministeriale ha capovolto tutto, elencando una serie di possibili documenti, alternativi l’uno all’altro, che le famiglie devono impegnarsi a inviare e le segreterie a decifrare e catalogare: «Ogni famiglia si è scatenata a modo suo – afferma una fonte di Epoch Times nella scuola – Chi sta usando la mail manda autocertificazioni più copia documento, chi certificati, chi libretti: carta a non finire, intasamento di posta elettronica e una persona di segreteria impegnata in questo lavoro, a discapito delle altre incombenze di inizio anno».

Tra i motivi per cui il procedimento più semplice che era stato proposto dalle Asl, è stato poi annullato, c’è la necessità di tutelare la privacy delle famiglie. Motivazione che non convince la fonte, dal momento che – spiega – «anche noi siamo tenuti per prima cosa, come ufficio, alla riservatezza». Inoltre non è chiaro quale differenza a livello di privacy ci possa essere tra gli elenchi delle Asl e i libretti forniti personalmente dalle famiglie.

Sempre per tutelare la privacy delle famiglie, nella circolare del 1° settembre si richiede: «I genitori/tutori/affidatari dei minori dovranno verificare che la documentazione prodotta […] non contenga informazioni ulteriori rispetto rispetto a quelle indispensabili per attestare l’espletamento degli adempimenti vaccinali». Ma come potranno i genitori – si chiede la fonte – avere le competenze per valutare quali informazioni siano «ulteriori» e quindi non necessarie nei libretti che attestano la vaccinazione? E, in ogni caso, come potranno eliminarle? Cancellandole a penna o strappando i fogli?

«Siamo comunque in alto mare – conclude la fonte nella segreteria scolastica – Non sappiamo se avremo in tempo, entro l’11, tutte le dichiarazioni, se dovremo lasciare fuori dei bambini, avvisare le famiglie, e come evolverà tutta la situazione…».

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