Migranti, Ocean Viking assegnata a Lampedusa

Il sindaco di Lampedusa contrariato: era più vicina la Sicilia

«Il nuovo governo riapre i porti», è il commento più pacato dell’ex ministro Matteo Salvini alla notizia dell’ok dell’Italia allo sbarco a Lampedusa della Ocean Viking; l’imbarcazione di Sos Méditerranée e di Medici senza frontiere portava 82 migranti a bordo, soccorsi al largo delle coste libiche.

Per Dario Franceschini, invece, il nuovo ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, è la «fine della propaganda di Salvini sulla pelle di disperati in mare»: questo il suo tweet condiviso anche dal segretario del Pd Nicola Zingaretti. La Ocean Viking aspettava comandi sul da farsi da 6 giorni, e lo Ong ora si dicono «sollevate» dalla decisione del governo italiano.

Non altrettanto soddisfatto il sindaco di Lampedusa Salvatore Martello, che ha commentato contrariato all’Adnkronos: «La nave Ocean Viking era molto più vicina alle coste siciliane che a Lampedusa. Perché la scelta di assegnare come porto sicuro proprio Lampedusa? Forse il ministro dell’Interno pensa che i lampedusani siano degli emeriti idioti. La cosa non funziona. L’isola non può essere la soluzione di tutti i problemi. Il ministro ha sbagliato indirizzo. Accoglienti sì, cretini no».

Ue pronta ad accogliere una parte dei migranti

Ma la novità è che i recenti dialoghi tra il premier Giuseppe Conte e l’Ue avrebbero portato la stessa Commissione europea ad attivarsi per aiutare l’Italia a gestire la crisi migranti, ridistribuendo le quote tra i Paesi membri. Francia e Germania ieri in serata si sono dette infatti disponibili ad accogliere ciascuna il 25 per cento dei migranti che arrivano in Italia dalle Ong. Ma per Salvini quelle dell’Ue sono soltanto parole e promesse che erano state fatte già nel precedente governo; a suo avviso infatti la garanzia dagli altri Paesi di accogliere i migranti deve arrivare prima, e solo in seguito si possono autorizzare gli sbarchi nel nostro Paese: non può essere il contrario.

Per Elena Grandi e Matteo Badiali, esponenti di Europa Verde il decreto di Salvini va rimosso: «Il caso della Ocean Viking, come molti altri prima di lui – hanno dichiarato a La Stampa – non ha ragion d’essere perché è frutto di norme, come il Decreto Sicurezza Bis, che violano apertamente accordi internazionali e vanno, pertanto, cancellate immediatamente».
«Oggi l’Europa, anche grazie all’eccellente lavoro svolto nel Parlamento Europeo dal gruppo dei Verdi, si accorge della difficoltà con cui l’Italia affronta la sfida delle migrazioni. Ci auguriamo che la questione venga trattata da tutti con la dovuta serietà».

Per questo il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, ci tiene a precisare quali sono le priorità, secondo quanto riporta il Corriere della Sera: «Il nostro obiettivo, ma anche quello del precedente governo, era quello che anche gli altri Paesi europei se ne facessero carico. Oggi si sono create le condizioni per questa distribuzione. Si fanno sbarcare se vengono redistribuiti. L’obiettivo per noi restano gli investimenti nei Paesi di provenienza, l’accordo sui rimpatri che vanno di pari passo con la cooperazione internazionale».

 
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