Migranti, a Roma i colloqui con Francia e Germania, mentre gli sbarchi proseguono

Il tavolo previsto a La Valletta la prossima settimana dovrebbe delineare una strategia più concreta

Tra imbarcazioni autonome e Ong, non si arresta l’ondata migratoria nei porti italiani: i vertici di Stato di Italia, Francia e Germania si sono intanto incontrati a Roma per discutere soprattutto del nodo migranti e cercare di definire una strategia comune.

Sono cinque infatti le imbarcazioni autonome arrivate in Italia in meno di 24 ore, con oltre 250 persone sbarcate a Lampedusa, e resta nuovamente in attesa di un porto la nave Ong Ocean Viking con circa 170 persone a bordo. Nel mese di settembre 2019, non ancora concluso, sono sbarcati già molti più migranti rispetto allo stesso mese dello scorso anno, ed è la prima volta da gennaio 2019 che in un determinato mese sbarcano più migranti rispetto al corrispondente mese del 2018.

La prossima settimana a La Valletta, proprio Italia, Germania, Francia e Malta proveranno ad arrivare a un accordo pratico sull’immigrazione, ma non è ancora chiaro se la ridistribuzione riguarderà tutti i migranti sbarcati in Italia o solamente quelli arrivati tramite le navi Ong, che in effetti sono solo una minima parte del totale.

Intanto in mattinata c’è stato il colloquio tra i due capi di Stato di Italia e Germania, Sergio Mattarella e Frank-Walter Steinmeier, con il tedesco che si è reso disponibile ad aiutare l’italiano. Riguardo alla questione migratoria il presidente Mattarella ha affermato in conferenza stampa al Quirinale: «L’unione dovrebbe adottare e assumere in sé l’onere dei rimpatri, perché l’Unione è in grado di farlo con maggiore efficacia di quanto non possano fare i singoli Paesi membri. C’è bisogno di trovare soluzioni che consentano dei meccanismi automatici di ridistribuzione europea dei migranti e dei rimpatri posti a carico dell’Unione».

Mercoledì sera invece il presidente francese Emmanuel Macron ha incontrato il premier Giuseppe Conte, e in quell’occasione anche Macron ha ribadito la disponibilità della Francia a una politica di ridistribuzione: «È essenziale per l’Ue che volti pagina in direzione di una gestione strutturale e non più emergenziale dei flussi. Ho avuto la piena disponibilità del presidente Macron per un meccanismo europeo sugli sbarchi, sulla ridistribuzione e per un a gestione efficace dei rimpatri», ha affermato Conte in conferenza stampa. «Dobbiamo far uscire il tema dell’immigrazione da una propaganda anche anti-europea. L’Italia non abbassa la guardia contro il traffico di vite umane e non ritiene che debba essere consentito ai trafficanti di decidere come e quando avere ingresso. Ma abbiamo anche la necessità di gestire il fenomeno migratorio in maniera concreta, pratica».

Quasi in contemporanea a quest’ultimo incontro, Matteo Salvini, che ha sempre sostenuto come dall’Europa arrivassero solo parole e pochi fatti, ha sminuito l’efficacia del bilaterale Conte-Macron e su Facebook ha lanciato nuove accuse al premier: «Mentre continuano senza sosta gli sbarchi a Lampedusa, record di aumento dopo 18 mesi di cali, Conte si fa prendere in giro da Macron. Da avvocato del popolo a traditore del popolo, che misera fine».

 
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