Già nel 2017, un medico statunitense aveva visitato il laboratorio di Wuhan e fatto suonare campanelli d’allarme in merito alla sicurezza.
La dottoressa Ping Chen, che ha lavorato per l’Istituto nazionale di allergie e malattie infettive (Niaid), ha visitato l’Istituto di virologia di Wuhan (Wiv) nell’ottobre 2017 e ha preparato un rapporto per i suoi superiori dopo la sua visita.
Il senatore statunitense Ron Johnson e il suo team hanno potuto condurre un’analisi a porte chiuse del suo rapporto, censurato solo in parte. Invece al grande pubblico, dopo una richiesta in base alla legge Freedom of Information Act (Foia), è stata consegnata una versione fortemente censurata.
«Parlando con il tecnico mi è chiaro che c’è sicuramente bisogno di supporto formativo» presso il laboratorio di Wuhan, ha scritto la dott.ssa Chen nel rapporto, parte del quale era allegata a una lettera inviata da Johnson al Dipartimento e al segretario alla salute e ai servizi umani (Hhs), Xavier Becerra, il 21 settembre.
La lettera, ottenuta da Epoch Times, include frammenti del rapporto della dott.ssa Chen e indica che l’Hhs e il National Institutes of Health (Nih) degli Stati Uniti erano a conoscenza dei problemi di sicurezza presso la struttura di Wuhan già nell’ottobre 2017.
Rapporti precedenti basati su due cablogrammi del Dipartimento di Stato e documenti di corrispondenza ottenuti da Judicial Watch indicano che l’Nih è stato informato dei problemi di sicurezza nel laboratorio di Wuhan nel 2018, l’anno successivo al rapporto della dott.ssa Chen, la quale aveva scritto: «Penso che l’istituto accoglierebbe con favore qualsiasi aiuto e supporto tecnico da parte del Niaid».
Johnson ha scritto a Becerra che il rapporto della dott.ssa Chen del 2017 è servito in parte come base per un messaggio del Dipartimento di Stato del 19 gennaio 2018 che sollevava preoccupazioni sulla sicurezza del laboratorio del virus di Wuhan.
Le prove suggeriscono che il Sars-CoV-2, il virus che causa il Covid-19, sia fuoriuscito dalla struttura di Wuhan prima di diffondersi in tutto il mondo. Si ritiene che nel laboratorio si stesse conducendo una rischiosa ricerca di guadagno di funzione sui coronavirus dei pipistrelli, parzialmente finanziata dai dollari dei contribuenti statunitensi.
Richieste
Johnson ha chiesto all’Hhs di fornire una versione del rapporto del 2017 che contenga meno censure al fine di esaminarne i contenuti più da vicino e determinare quanto fosse allineato con il messaggio del governo. «Nel documento pubblico Foia, l’Hhs ha oscurato l’intero rapporto della dott.ssa Chen sostenendo che contiene informazioni sulla privacy e deliberative. Sembra evidente che l’unica ragione per cui l’Hhs abbia oscurato queste informazioni è stata quella di nascondere il contenuto del rapporto al popolo americano. Forse l’Hhs non voleva che il pubblico comprendesse appieno il fatto che i funzionari Nih e Niaid erano a conoscenza dei problemi di sicurezza al Wiv già nel 2017».
Johnson ha anche accusato Nih e Hhs di ostacolare la sua indagine: «Hhs e Nih continuano a ostacolare i miei sforzi di supervisione. È inaccettabile che Hhs e Nih fossero in possesso del rapporto e abbiano fornito solo una versione leggermente meno censurata affinché il mio staff potesse esaminarla a porte chiuse».
Johnson ha quindi chiesto all’Hhs di fornire copie non oscurate del rapporto e di tutti i documenti e le comunicazioni relativi al rapporto e al laboratorio di Wuhan.
Ha inoltre chiesto che la dott.ssa Chen sedesse davanti a un comitato del Congresso e testimoniasse. Ha fissato la scadenza del 5 ottobre perché l’Hhs soddisfi la sua richiesta.
«Preponderanza delle prove» per la fuoriuscita dal laboratorio
Nell’agosto 2021, un’indagine dei legislatori repubblicani ha rilevato una «preponderanza di prove» sul fatto che il Covid-19 sia fuoriuscito dal laboratorio di Wuhan. Ma i funzionari cinesi hanno negato l’accusa, insistendo che il virus abbia fatto un salto naturale dagli animali all’uomo.
Il deputato Michael McCaul (R-Texas) in una testimonianza davanti ai repubblicani del sottocomitato ristretto per il coronavirus, ha spiegato che le prove indicano la fuoriuscita dal laboratorio come probabile origine del virus. E ha aggiunto che «è tempo di respingere completamente la teoria del mercato umido come fonte dell’epidemia».
«La preponderanza delle prove del fatto che provenisse dal laboratorio è molto convincente».
Le agenzie di intelligence statunitensi hanno successivamente affermato in un rapporto che l’origine naturale e una fuoriuscita dal laboratorio sono entrambe ipotesi plausibili, ma che la mancanza di prove rende impossibile una conclusione definitiva in ogni caso.
Nella testimonianza McCaul afferma che «sfortunatamente, forse non lo sapremo mai con certezza, perché il Partito Comunista Cinese ha fatto di tutto per nascondere questa epidemia. Hanno arrestato i medici per metterli a tacere. Hanno fatto sparire i giornalisti. Hanno distrutto campioni di laboratorio. Hanno nascosto il fatto che c’erano prove evidenti di trasmissione da uomo a uomo. E si sono rifiutati di consentire una vera indagine sulle origini».
Controversia sui finanziamenti al laboratorio di Wuhan
L’Agenzia statunitense per lo sviluppo internazionale ha assegnato un totale di un milione e 100 mila dollari all’Istituto di Virologia di Wuhan (Wiv) tra ottobre 2009 e maggio 2019, secondo quanto ha scritto l’agenzia in una lettera del maggio 2021 (pdf) al deputato Guy Reschenthaler (R-Pa.).
Reschenthaler ha affermato che il finanziamento è stato utilizzato per uno studio che utilizzava la ricerca sul guadagno di funzione per creare «un virus ibrido, creato dall’uomo, inserendo una proteina spike da un coronavirus selvaggio in una spina dorsale Sars-CoV adattata al topo, che potrebbe infettare le vie respiratorie umane».
L’agenzia ha affermato che i fondi sono stati convogliati tramite EcoHealth Alliance e avevano lo scopo di far avanzare la ricerca sui virus critici che potrebbero rappresentare una minaccia per gli esseri umani. Ha inoltre negato che il denaro sia stato utilizzato per la ricerca sul guadagno di funzione, che cerca di aumentare la letalità virale allo scopo di studiarla.
Nel giugno 2022, la Commissione per gli stanziamenti della Camera ha approvato il divieto di inviare ulteriori finanziamenti all’Istituto di virologia di Wuhan.
Più recentemente, il Nih ha rimosso silenziosamente il Wiv da un elenco di strutture straniere idonee a ricevere fondi dei contribuenti statunitensi per condurre esperimenti sugli animali.
Articolo in inglese:NIH Doctor Flagged Wuhan Virus Lab Safety Problems as Early as 2017