I manifestanti di Portland usano molotov e mortai contro la polizia; oltre 50 arresti

Di Zachary Stieber

I manifestanti hanno lanciato bombe incendiarie, utilizzato mortai e scagliato pietre contro la polizia durante un evento organizzato da Black Lives Matters a Portland. Nella confusione una persona è stata data alle fiamme, per poi essere soccorsa da una folla che ha freneticamente tentato di estinguerle.

Gli scontri tra le forze dell’ordine e i rivoltosi, che includevano membri della rete anarco-comunista Antifa, sono iniziati nella notte del 5 settembre e si sono protratti fino a domenica. Oltre 50 persone sono state arrestate durante la nottata.

Per via dell’alto numero di agenti impiegati per rispondere alla rivolta, molte chiamate destinate alle centrali di polizia sono rimaste inevase. Secondo il Dipartimento di Polizia di Portland, alle 2 del mattino c’erano circa 150 chiamate in lista d’attesa.

All’inizio della manifestazione la folla si è radunata al Ventura Park, situato a 800 metri di distanza dal distretto est del Dipartimento di Polizia di Portlant, per poi marciare verso la caserma della polizia, che si trova in un’area residenziale.

Un uomo cammina accanto a un fuoco acceso dai rivoltosi in una strada di Portland, Oregon, nella nottata del 5 settembre 2020. (Allison Dinner/AFP tramite Getty Images)
Persone che portano scudi con su scritto ‘Abolire il Ppb’, ovvero la polizia di Portland, durante una marcia che si è trasformata in una rivolta a Portland, Oregon. (Allison Dinner/AFP tramite Getty Images)

Molte persone tra la folla indossavano indumenti protettivi come caschi e scudi di protezione.

«Era chiaro che l’intento della folla non fosse protestare pacificamente. Pertanto gli agenti sono stati posizionati in modo tale da impedire alla marcia di raggiungere il Distretto Est», ha dichiarato la polizia di Portland in un comunicato sulla vicenda.

Ma quando la folla si è ritrovata davanti agli agenti di polizia, alcuni manifestanti hanno iniziato a lanciare bombe molotov.

Una delle bombe non ha raggiunto il bersaglio – ovvero le forze dell’ordine – ed è esplosa dando alle fiamme uno dei manifestanti. Un video dell’accaduto mostra l’uomo che corre nel tentativo di estinguere le fiamme per poi rotolarsi sul pavimento mentre altri manifestanti cercano freneticamente di aiutarlo a spegnerle.

Tuttavia, il fuoco non è stato estinto finché gli agenti di polizia non sono intervenuti utilizzando un estintore, circa 30 secondi dopo l’esplosione della bomba molotov.

L’uomo è stato poi soccorso dai medici dei vigili del fuoco di Portland prima di essere trasportato in un ospedale da un veicolo privato.

Una donna arrestata dagli agenti di polizia durante una sommossa a Portland, Oregon, nella nottata del 5 settembre 2020. (Carlos Barria/Reuters)

Poiché le attività violente e illegali rappresentavano una minaccia per la sicurezza delle persone, la polizia ha considerato la manifestazione come una rivolta e ha esortato i partecipanti a disperdersi se non volevano essere arrestati e colpiti dalle armi per il controllo della folla.

Tuttavia, invece di disperdersi, la folla ha iniziato a sparare colpi di mortaio e a lanciare pietre contro gli agenti. Almeno una persona ha usato una fionda per lanciare oggetti contro la polizia.

La polizia ha usato gas lacrimogeni e altre armi, e alla fine ha effettuato oltre 50 arresti nel corso degli scontri che ne sono derivati; mentre i rivoltosi hanno continuato a muoversi nel quartiere residenziale di Mill Park e ad accendere fuochi per le strade.

In mezzo alla confusione, alcuni residenti sono usciti confusi dalle proprie abitazioni dopo aver sentito delle forti esplosioni. Mentre nella zona sono stati disseminati graffiti come «Kill Cops» (Uccidi i poliziotti) e «Kill the Press» (Uccidi i giornalisti).

Un vandalo scrive ‘Kill Cops’ (Uccidi i poliziotti) con uno spray durante una rivolta a Portland, Oregon, nella nottata del 5 settembre 2020. (Allison Dinner/AFP tramite Getty Images)
Un uomo viene soccorso da un medico durante una sommossa a Portland, Oregon, nella nottata del 5 settembre 2020. (Caitlin Ochs/Reuters)

L’evento era stato ampiamente pubblicizzato online. Uno degli annunci mostrava una lapide con su scritto: «Qui giace la polizia di Portland, 1870-2020, 150 anni di oppressione».

Un altro post pubblicato online affermava che l’evento era organizzato dal Pdx Black Youth Movement, un movimento che tra le altre cose mira al definanziamento della polizia. Ad ogni modo, il movimento non ha risposto alla richiesta di un commento.

I partecipanti alla manifestazione, secondo un terzo annuncio, vorrebbero l’abolizione della polizia e delle carceri.

Data l’emergenza, la polizia dell’Oregon ha aiutato gli agenti di Portland a gestire la rivolta. Mentre il governatore dell’Oregon Kate Brown, del Partito Democratico, ha riferiva che la Guardia Nazionale non è stata inviata per aiutare a sedare i disordini a Portland in quanto non necessaria. Il suo ufficio non ha risposto a una richiesta di commento da parte dell’edizione americana di Epoch Times.

 

Articolo in inglese: Portland Rioters Throw Fire Bombs, Mortars at Police; Over 50 Arrested

 

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