Madeleine Albright: il vero pericolo non è la Russia ma la Cina

Secondo Madeleine Albright, segretario di Stato Usa con Bill Clinton, la Cina è per gli Stati Uniti un avversario ben più temibile della Russia. Un’affermazione in contrasto con la retorica della maggior parte dei democratici americani, secondo cui sarebbe la Russia la minaccia più pressante per la sicurezza nazionale, poiché avrebbe interferito con le elezioni presidenziali del 2016.

Durante un’intervista rilasciata al giornalista del Washington Post David Ignatius, la Albright ha espresso disapprovazione nei confronti della nuova strategia di difesa nazionale del Pentagono pubblicata a gennaio, la quale prevede che Cina e Russia saranno i principali avversari degli Stati Uniti nei prossimi anni.

Ritiratasi dagli incarichi pubblici nel 2001, l’ex segretario di Stato durante la seconda amministrazione Clinton è ora la presidente dell’Albright Stonebridge Group, una società di consulenza economica e di strategie globali nota per fornire servizi di consulenza al governo statunitense e alle multinazionali che mirano a entrare nel mercato cinese.
Madeleine Albright parla insomma con cognizione di causa: «La nuova strategia di difesa sostiene che Russia e Cina siano i nostri principali avversari. Penso che parlare in questo modo sia come fare un regalo a Putin, perché in realtà [la Russia, ndr] non è paragonabile alla Cina. La Cina è veramente una potenza che si sta sviluppando in grande stile ed è presente in molte regioni. I russi non sono allo stesso livello. Ma sono sicura che Putin sia stato molto contento quando lo ha letto».

La Albright sostiene che equiparando la Russia alla Cina, la nuova strategia di difesa Usa potrebbe dare a Putin il pretesto per avere un atteggiamento più aggressivo nei confronti dell’Occidente.
La strategia del Pentagono riflette la visione della strategia di sicurezza nazionale della Casa Bianca, divulgata da Trump a dicembre del 2016, che annunciava la necessità di prepararsi al confronto con le «potenze revisioniste», Russia e Cina, che stanno sfidando gli Stati Uniti e i suoi alleati.

Descrivendo la Cina come una minaccia più seria della Russia per gli Stati Uniti, la Albright ha preso di fatto le distanze da un punto di vista comune tra i democratici e i principali mezzi di informazione occidentali, che dalle elezioni del 2016 sostengono la linea secondo cui Donald Trump avrebbe «cospirato» con la Russia per vincere le elezioni presidenziali.

L’intervista alla Albright aveva lo scopo di presentare il suo nuovo libro, Fascism: A Warning (Attenzione al fascismo), il cui titolo, secondo molti osservatori, allude a Donald Trump e al movimento politico da lui generatosi. Nel suo libro, la Albright sembra suggerire che il successo politico di Trump e i suoi sostenitori siano ‘prodotti interni’, e non il risultato di un’interferenza esterna da parte della Russia.
L’ex ministro degli Esteri di Bill Clinton aggiunge che gli Usa devono continuare a contrastare l’espansione della Russia in Europa: «Dobbiamo avere chiaro in cosa crediamo e contrastare le azioni che la Russia sta intraprendendo per indebolire quei Paesi».

 

Articolo in inglese: Madeleine Albright: China Is a Bigger Threat Than Russia to the United States

Traduzione di Marco D’Ippolito

 
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