Se l’universo è così grande, perché non ci sono prove sugli alieni? (+Video)

Nel diciannovesimo secolo, il cielo scuro era un strano problema cosmologico di vecchia data. Se l’universo è infinito e contiene infinite stelle, qualsiasi parte del cielo notturno dovrebbe essere luminosa, illuminata dalle splendenti luci di stelle lontane.

Il Paradosso di Olber, come è stato chiamato, è stato risolto dalle teorie sulla radiazione cosmologica: la luce proveniente da stelle troppo lontane è spostata sul ‘rosso’, a lunghezze d’onda più basse, divenendo alla fine invisibile.

Nel ventunesimo secolo, i cosmologi sono afflitti da altri problemi: l’universo osservabile con le sue centinaia di miliardi di galassie ha miliardi di anni , un tempo più che sufficiente per le forme di vita aliene per sviluppare la tecnologia necessaria per intraprendere viaggi su lunghe distanze nello spazio, ma, teorici del complotto a parte, in pochi credono che abbiamo prove concrete di vita extraterrestre.

Il paradosso, chiamato paradosso di Fermi, ha generato numerose teorie che cercano di spiegare perché l’umanità non ha ancora incontrato gli alieni, e queste teorie vanno dall’improbabile (la Terra è l’unico pianeta dell’universo in cui sono presenti le condizioni adatte alla formazione della vita) al paranoico ( gli alieni esistono, ma si nascondono dagli umani, che vengono osservati come animali in uno zoo).

Una delle teorie più popolari, che non prende nemmeno in considerazione l’idea che la Terra sia l’unico pianeta abitato e neanche quella degli alieni-padroni, è quella del Grande Filtro. Ipotizza che man a mano che una civiltà diventa tecnologicamente più avanzata, anche le possibilità di un’autodistruzione aumentano, diventando alla fine una certezza assoluta.

È facile capire perché la teoria del Grande Filtro, proposta inizialmente dall’economista Robin Hanson negli anni Novanta, abbia accumulato tanto credito nella cosmologia. Dall’invenzione della bomba atomica, la possibilità dell’estinzione umana non è mai stata molto lontana dall’immaginario popolare, una possibilità che si è quasi realizzata durante la Crisi dei missili di Cuba.

La Guerra Fredda è finita da tempo, i bambini delle scuole elementari non fanno più le esercitazioni preparatorie in caso di attacco nucleare, ma nuovi pericoli si nascondono all’orizzonte. Il Grande Filtro potrebbe sterminare l’umanità non con un’esplosione, ma con un lamento, con il cambiamento climatico sempre più veloce e piattaforme di ghiaccio vecchie migliaia di anni che scompaiono nell’Antartide.

Fortunatamente, i cosmologi non sono gli unici a preoccuparsi del Grande Filtro. Elon Musk, fondatore e direttore generale della SpaceX, ha fondato la sua compagnia con il preciso scopo di creare la tecnologia necessaria agli umani per colonizzare il resto del Sistema Solare, per poi alla fine abbandonarlo.

Articolo in inglese: If The Universe Is So Big, Why Haven’t We Found Aliens Yet? (Video)

 

 
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