L’Unione Europea chiama Biden: sì alla propaganda di Stato, no alla verità dei cittadini

L’autore dell’articolo, Gigi Morello, è nato a a Torino e ha vissuto diversi anni negli Usa. Musicista, didatta e regista televisivo musicale, ha scritto per diverse testate specializzate nel settore musicale. Ha fondato e diretto progetti umanitari no profit e riceve dalla Croce Rossa Italiana encomi per tre diverse iniziative. Ha pubblicato nel 2020 due libri dal titolo ‘Alleanza Anti Casta’ e ‘Illuminismo Illuminato per Tempi Oscuri’, editi da Amazon. Il 4 luglio 2020 ha Fondato ‘Sogno Americano’ il primo Movimento Americanista Italiano.

 

«Dobbiamo contenere in modo democratico lo strapotere dei social, dobbiamo dare delle risposte, questa è la strada per combattere le teorie complottiste». Lo ha detto la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, intervenendo al Parlamento Europeo riunito in seduta plenaria sull’insediamento del nuovo presidente degli Stati Uniti Joe Biden.

Nel recente discorso la presidentessa della Commissione Europea ha esortato l’amministrazione Biden a unire le forze contro «i lati più oscuri del mondo digitale», che ha detto essere in parte dietro all’assalto a Capitol Hill del 6 gennaio.

Secondo un articolo di Epoch Times americano, il 27 gennaio l’Unione Europea ha chiesto al presidente degli Stati Uniti Joe Biden di aiutare a redigere un regolamento comune per tenere a freno il potere delle grandi aziende tecnologiche come Facebook e Twitter e combattere la diffusione di notizie false che stanno divorando le democrazie occidentali.

Che il soggetto delle ‘fake news’ sia diventato negli ultimi anni ‘un grande problema democratico’ lo si sente dire incessantemente tutti i giorni, tramite un bombardamento a tappeto effettuato dai grandi politici supportati dai media mainstream.

Lo si vede anche con i fatti, con una censura organizzata su chi fornisce notizie che non sono allineate con la versione ufficiale fornita dal mainstream di governo, mainstream che è considerato il parametro imposto di verità sul quale secondo loro tutti dovrebbero basarsi.

Detto in maniera più colloquiale, il mondo viaggia a forza di balle. Da millenni.

Se si dovesse marchiare una persona che ha fornito una ‘fake news’ con un pennarello indelebile, quasi nessuno potrebbe uscire mai di casa senza un segno sul viso.

E non sono creatrici di fake news le comari che ingigantivano lo scandalo della vicina parlando sedute sotto casa, ma lo sono anche e soprattutto i politici, gli avvocati, le agenzie stampa, le industrie, gli amanti, gli opinionisti, i lavoratori, gli studenti, i manager, gli scienziati e tutti coloro che in qualche periodo della propria attività hanno alterato la verità per trasmettere qualcosa che a loro faceva più comodo della cruda verità.

Perché, per esempio, il foglietto delle indicazioni allegato a qualsiasi medicinale viene comunemente chiamato ‘bugiardino’?

E se si estende la ‘bugia’ alla ritrasmissione di un’informazione scorretta che si è creduta vera, allora chi è senza peccato scagli la prima pietra…

Ma esiste una fondamentale differenza di ‘livello’ in un’informazione menzognera, e la differenza sostanziale la fa il potere che la ritrasmette. Quando le fake news vengono imposte da chi ha il potere, infatti, le stesse smettono di essere catalogate come fake news e diventano Propaganda. Ma rimangono tecnicamente sempre fake news. Ed in questo caso chi le usa ha il potere di difenderle con la forza. Esattamente come sta succedendo ora.

Il secondo principio della Propaganda scritto da Joseph Goebbels, ministro della propaganda Nazista, è <<La propaganda deve essere pianificata ed eseguita da una sola autorità>>.

E ci siamo molto vicini con un network di censori di Stato ai quali tutti i principali social fanno riferimento, l’International Fact Checking Network, di cui abbiamo parlato in un precedente articolo.

Forse l’Unione Europea ed il nuovo presidente Usa Biden riusciranno nel loro gioco di rendere questo Ministero della Propaganda sempre più unito e coalizzato.

Potranno fare fronte unito a livello Occidentale creando regole di censura sempre meglio organizzate. Per creare un Nuovo Ministero della Propaganda con poteri assoluti sulla libertà di parola e di opinione.

Le vere fake news dannose sono quelle che ci propinano i governi, non quelle dei cittadini, sono quelle che vengono mantenute a forza di leggi che cancellano la libertà di dissentire se si interpreta o si nega la verità di Stato per manifestare la propria opinione, se il concetto di verità imposta dall’alto non corrisponde al pensiero del semplice cittadino.

E questo pensiero libero si chiama ‘libertà di parola e di opinione’. Perché nell’opinione esiste anche la meravigliosa possibilità di dissentire da quello che vene propinato come vero, anche se il pensiero imposto è il contrario di quanto dichiarato dal governo e dai media di stato.

Ma storicamente quali sono le ‘Fake News’ che veramente hanno creato dei danni alla società?

Perché c’è differenza tra ‘fake news’ e ‘FAKE NEWS’. Perché quelle in maiuscolo sono dette da chi detiene il potere. Quelle sono quelle che creano danni alla popolazione insinuandosi nella mente delle masse sotto forma di propaganda.

E’ innegabile che le balle che hanno veramente fatto male al mondo nella storia, non sono state contate da singoli cittadini. Le Fake News più grandi della storia sono state generate e ritrasmesse da persone che non potevano essere censurate proprio in virtù del potere assoluto che rappresentavano.

Se puoi venire censurato non sei un dittatore. Il dittatore censura e non permette altre opinioni oltre alla sua.

Da Nerone che diffonde la news chi Cristiani avevano incendiato Roma, generando massacri, alle crociate contro gli italiani albigesi come ‘adoratori del Diavolo’, ai roghi delle streghe che mangiavano i bambini, agli ebrei che sarebbero stati tutti usurai, ai casi di Covid in Cina praticamente inesistenti in base ai dati forniti dal Partito Comunista Cinese… ogni singola fake news che ha creato effetti devastanti per l’umanità è stata portata avanti da un gruppo che aveva il potere assoluto sui propri cittadini.

Un gruppo che agiva esattamente nel modo in cui stanno agendo ora le grandi compagnie di potere internazionale e i fantocci che li rappresentano ai vertici del potere politico.

Libertà di parola e di opinione sono sacre. Toglierle mette in pericolo la libertà della società civile occidentale.

Ma quello è molto probabilmente il loro piano.

 

Le opinioni espresse in questo articolo rappresentano il punto di vista dell’autore e non riflettono necessariamente quello di Epoch Times.

 
Articoli correlati