L’Ue ordina alla Polonia di pagare una sanzione giornaliera di un milione di euro

Di Lorenz Duchamps

La massima corte dell’Unione Europea ha stabilito che il governo polacco deve pagare una sanzione di 1 milione di euro al giorno finché manterrà la sua sezione disciplinare della Corte suprema, che l’Ue aveva chiesto di sciogliere.

La Corte di Giustizia dell’Unione Europea (Cgue) ha dichiarato in un comunicato stampa: «Non avendo sospeso l’applicazione delle disposizioni della normativa nazionale relative, in particolare, alle materie di competenza della Sezione Disciplinare della Corte Suprema, la Polonia è condannata al pagamento alla Commissione Europea di una penale giornaliera di un milione di euro».

La misura punitiva fa seguito alla richiesta di luglio del tribunale lussemburghese alla Polonia, di sospendere immediatamente tutte le attività della camera, come misura provvisoria, il che ha portato a una guerra verbale in cui la Polonia ha intimato all’Ue di rimanere fuori dai suoi affari giudiziari.

La multa di mercoledì è separata da un’altra sanzione giornaliera di 500.000 euro che la Cgue ha inflitto alla Polonia il mese scorso per aver ignorato l’ingiunzione di fermare le operazioni nella miniera di lignite di Turow al confine ceco, che il governo ceco ha citato come dannosa per le sue comunità.

La Polonia ha ignorato la sentenza e secondo quanto riferito, la miniera è ancora operativa. È possibile che i membri dei Paesi dell’Ue si rifiutino di pagare le sanzioni imposte dalla Commissione europea (Ce), sebbene l’Ue possa trattenere i soldi dai fondi previsti per la Polonia (o qualsiasi altro dei 27 membri dell’Unione).

Sebbene la scorsa settimana il primo ministro polacco Mateusz Morawiecki abbia dichiarato al Parlamento europeo che stanno lavorando per abolire la camera disciplinare e sostituirla con un altro sistema entro la fine dell’anno, non aveva ancora presentato un piano dettagliato.

Sebastian Kaleta, vice ministro della giustizia polacco, ha definito le sanzioni imposte dalla Cgue «usurpazione e ricatto» in quanto «ignorano completamente la Costituzione polacca».

Tuttavia la Cgue afferma che la multa giornaliera era «necessaria per evitare un danno grave e irreparabile all’ordinamento giuridico dell’Unione Europea e ai valori su cui si fonda tale Unione, in particolare quello dello Stato di diritto».

All’inizio di ottobre, la Corte Costituzionale polacca ha stabilito che alcune delle leggi dell’Ue sono in conflitto con la Costituzione del Paese e che le leggi nazionali avranno la supremazia su quelle dell’Ue nelle aree in cui si scontrano, una mossa che è stata criticata dall’Ue, provocando un lungo dibattito tra la Polonia e l’Ue.

Secondo il principio del primato, le leggi dell’Ue sono superiori alle leggi nazionali dei 27 Stati membri.

«Il tentativo della Corte di Giustizia Europea di farsi coinvolgere nei meccanismi legali polacchi viola […] le regole che danno priorità alla Costituzione e le regole che rispettano la sovranità nel processo di integrazione europea», ha stabilito il tribunale.

Il partito al governo polacco, Legge e Giustizia, è in conflitto con Bruxelles dal 2015 su una serie di questioni, tra cui la magistratura, l’immigrazione illegale e i diritti Lgbt.

 

Articolo in inglese: EU Court Orders Poland to Pay $1.2 Million Daily Penalty Over Rule of Law Dispute

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