Lo strano fenomeno dei rapimenti alieni

L’universo è pieno di misteri che sfidano le nostre conoscenze. Nella sezione ‘Ai confini della realtà: Viaggio nei misteri della Scienza’ Epoch Times raccoglie storie che riguardano questi strani fenomeni per stimolare l’immaginazione e aprire possibilità ignote. Se siano vere o no, sei tu a deciderlo.

Da anni il fenomeno del rapimento alieno incute paura e suscita curiosità tra scienziati, appassionati e persino funzionari e membri del governo. Il 20 marzo – giorno scelto per l’Annual Alien Abuducion Day – apre le porte ad una nuova stagione di festival e conferenze sugli Ufo, dove persone con le stesse idee si riuniscono per confrontare i dati sul fenomeno.

Ma questo ci porta alla domanda: i rapimenti alieni si stanno verificando davvero in tutto il modo?

La risposta più probabile è sì. O piuttosto, gli abdotti dicono la verità o credono di dirla quando raccontano le loro esperienze. È impossibile verificare ogni presunto rapimento alieno, ma nella maggior parte dei casi le persone coinvolte, anche se non fossero state realmente rapite dagli alieni, hanno riportato un livello di traumi psicologici tale da dovere essere provocati dall’aver vissuto un tipo di esperienza reale, che non puo essere stata il prodotto di un’eccessiva immaginazione.

Per quanto sia difficile provare la falsità delle loro affermazioni, la scienza tradizionale e i circoli accademici preferiscono cercare in questi casi spiegazioni terrestri. Nell’articolo Not Just Another False MemoryFurther Thoughts on the UFO Abduction Phenomenon (Non un semplice caso di falso ricordo: altre riflessioni sul fenomeno dei rapimenti alieni) pubblicato sullo Psychology Inquiry, gli autori hanno elaborato l’ipotesi secondo cui il fenomeno dei rapimenti alieni è il prodotto di menti masochiste e un’espressione dell’individuo in cerca di un modo, consapevole o meno, per fuggire da se stesso.

Tuttavia, altri ricercatori come il professore di psicologia della Harvard Medical School John E. Mack, sostenitori della teoria dei rapimenti alieni, ritengono vere le esperienze di queste persone. Secondo Il professor Mack, la maggior parte dei soggetti sarebbero stati realmente rapiti dagli extraterrestri e sottoposti ad una serie di traumatici e terribili esperimenti, secondo quanto affermato dal John E. Mack Institute.

Il fenomeno non può essere compreso all’interno del campo della scienza tradizionale: questo è ciò che credeva il professor Mack. Il suo lavoro ha attirato l’attenzione di centinaia di sedicenti abdotti, che lo hanno visto come una persona a cui potersi rivolgere, senza il timore di venire messi in ridicolo.

Il professor Mack, morto nel 2004, ha vinto il premio Pulitzer nel 1977 per il suo libro A Prince of Our Disorder, su T.E. Lawrence, conosciuto anche come Lawrence d’Arabia.

STORIA DEI RAPIMENTI ALIENI

Il primo e ampiamente conosciuto caso di rapimento alieno è stato quello dei coniugi Betty e Barney Hill, i quali affermano di aver vissuto un’esperienza di rapimento su una strada di campagna del New Hampshire, nel 1961. Sebbene la coppia non avesse nessun ricordo immediato del presunto incontro, Betty ha raccontato di avere incubi vividi e terribili, in cui si trovava su un veicolo alieno con suo marito e di venire sottoposta a degli esami.

Il dottor Benjamin Simon, psichiatra di Boston, ha condotto delle sessioni di ipnosi con la coppia, che hanno portato alla luce un racconto dell’incontro con gli alieni con moltissimi ulteriori dettagli, tra cui il rapimento, gli esami e persino una breve conversazione che Betty aveva avuto con uno degli alieni.

Il dottor Simon, secondo quanto dichiarato a Ufo Evidence, è arrivato alla conclusione che la coppia non stava mentendo, ma riteneva l’esperienza il risultato dell’azione compensatrice di Betty per cercare di riempire il vuoto della loro amnesia con la scena di un rapimento, mentre Barney aveva subconsciamente assorbito i dettagli dell’incontro raccontato da Betty per poi ripeterlo nel corso di sessioni di ipnosi separate.

Un’altra storia è quella di Travis Walton, il cui racconto dell’incontro ravvicinato, che va dalla curiosità alla disperazione, è stato trasportato sul grande schermo con il film Bagliori nel buio (1993), basato sul libro di Walton Fire in the Sky: The Walton Experience.

Walton racconta che il 5 novembre 1975 stava lavorando insieme ad altri sei uomini nella Apache Sitgreaves National Forest in Arizona. Mentre i suoi colleghi sistemavano le ultime cose a fine giornata, dagli alberi arrivò una luce e apparve un disco volante. Appena Travis, incuriosito, si avvicinò al veicolo, venne colpito da un raggio di energia proveniente dal disco. Avendo assistito all’incontro e temendo che qualcosa di simile potesse accadere anche a loro, gli altri uomini scapparono freneticamente.

Dopo essere scomparso per cinque giorni, Walton ha raccontato di essere stato circondato da creature umanoidi con occhi marroni eccezionalmente grandi, le cui pupille coprivano l’intero occhio. Ripensandoci, Walton crede che l’incontro non fosse premeditato. Il veicolo forse tentava di scappare dalla foresta, ma quando Travis è rimasto ferito dall’energia sprigionata dalla propulsione del veicolo, gli alieni si sono forse sentiti in obbligo di prendersi cura di lui. Tuttavia questa esperienza è stata per lui sia fisicamente dolorosa che emotivamente traumatica.

Per confermare la sua storia Travis si è sottoposto ad un test con macchina della verità poco dopo il suo ritorno, ed ha continuato a fare test per decine di anni, mano a mano che la tecnologia progrediva. Ha superato tutti i test a cui si è sottoposto, secondo quanto affermato nella sua intervista per Open Minds.

MA DOVE SONO LE PROVE FISICHE?

Se i rapimenti alieni sono reali ci devo essere prove fisiche di qualche tipo. Infatti, molti sedicenti abdotti affermano di avere cicatrici, segni e altre prove fisiche tra cui impianti nel loro corpo.

Molti ‘abdotti’, e persino persone senza alcun ricordo legato a casi di rapimenti, riscontrano improvvise protuberanze in certe parti del corpo. Alcune di queste persone sono in possesso di radiografie nelle quali si vedono gli oggetti impiantati sotto la pelle, e altri hanno fatto rimuovere questi corpi estranei.

Tra gli esempi, Licia Davidson, 37 anni, che nel 1997 si è fatta estrarre dal piede un oggetto di un materiale simile al cristallo, secondo quanto afferma la Mufon (Mutual Ufo Network, una delle più largamente riconosciute organizzazioni per la ricerca degli ufo).

Altri casi includono Pat Parrinellio, 47 anni, e Mary Jones (pseudonimo), 52 anni: si sono fatti rimuovere oggetti metallici rispettivamente dal dorso della mano sinistra e dall’alluce sinistro. Derrel Simes, il responsabile di ricerca del Mutual Ufo Network (Mufon) si è occupato dei casi e i campioni sono stati mandati al National Institute of Discovery of Science (Nids), del New Mexico Tech, per delle analisi, tra le quali spettroscopia laser, analisi metallurgiche ed esami al microscopio elettronico ed altri test.

Non sono mai stati documentati segni evidenti di tecnologia. Tuttavia i tessuti che circondavano gli impianti (mentre erano posizionati) non mostravano segni di infiammazione, una cosa comune quando oggetti estranei vengono inseriti nel corpo di una persona. Inoltre, gli impianti sembravano essere connessi ai nervi o circondati da tessuto nervoso in tutti i casi.

MA PERCHÉ?

Supponendo che gli alieni stiano davvero rapendo gli umani e li stiano sottoponendo ad esami che lasciano segni fisici ed emotivi, la domanda ‘perché?’ sorge spontanea. Sfortunatamente, è anche la risposta più difficile da ottenere perché non abbiamo nessun alieno a cui chiederlo.

La risposta può essere semplicemente: curiosità. Dopotutto, alcuni degli esami che i moderni scienziati conducono sugli animali nella natura selvaggia per poterli conoscere meglio potrebbero essere paragonati ai rapimenti alieni degli umani. Gli scienziati moderni usano targhette, marchi o i dispositivi per identificare più facilmente gli animali nel loro habitat naturale e per localizzarli durante le migrazioni.

Altre teorie includono motivi molto più maliziosi, tra cui modificazioni genetiche, incontri sessuali per la produzione di ibridi o cloni e così via. Come molte altre teorie proposte dagli abdotti e dai ricercatori, queste teorie ci portano a linee più esoteriche di pensiero e le possibile risposte sollevano ancora più domande.

Articolo in inglese: The Odd Phenomenon of Alien Abduction

 
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