L’Italia condivide col Pcc malattie e soluzioni

L’epidemia di polmonite infuria in tutta Italia e il governo italiano ha ordinato la «quarantena» fino al 3 aprile.

Alcuni commentatori hanno fatto notare che l’Italia è stata la prima nazione del gruppo G7 a unirsi al progetto cinese Belt and Road Initiative ed è diventata ufficialmente la prima nazione a copiare le «misure» [di contenimento del virus, ndr] adottate dal Partito Comunista Cinese; perciò vari internauti cinesi hanno ironicamente preso in giro l’Italia dicendo che si è unita alla «Via della Peste» [in riferimento alla Nuova Via della Seta, ndr] e alla «gang del Pcc», condividendone gioie e dolori.

Dallo scoppio dell’epidemia, l’Italia è diventata il Paese con il maggior numero di decessi al di fuori della Cina e in quanto al numero totale di infezioni si colloca al terzo posto nel mondo.

Conte ha emesso un decreto la mattina presto del 10 marzo, estendendo l’ordine di chiusura della città nelle zone gravemente colpite del nord a tutto il territorio nazionaleIl divieto limita strettamente il movimento delle persone a tutti i luoghi pubblici e nei luoghi aperti al pubblico è vietato tenere assemblee.

Allo stesso tempo, ha anche annunciato la cancellazione di tutti gli eventi sportivi in ​​tutta Italia, compreso il campionato di calcio di Serie A: un fatto di portata storica, visto che fu cancellato una volta sola, nel 1915, a causa della prima guerra mondiale [il decreto italiano stabilisce che gli eventi organizzati da organizzazioni internazionali possono ancora essere giocati, ma devono essere giocati a porte chiuse, ndt].

Tuttavia è da sottolineare che la «chiusura flessibile» dell’Italia è un po’ diversa dal blocco obbligatorio del PccL’Italia si basa sull’autodisciplina dei cittadini: se i residenti hanno bisogno di uscire, possono scaricare un’autocertificazione da vari siti web e con il documento compilato possono, se vogliono, muoversi per comprovate necessità come lavoro, visite ai parenti malati, cure mediche o acquisti di beni di prima necessità; se si viene fermati dalla polizia, presentando il documento si può stare tranquilli.

Ristoranti, taverne e bar invece non sono stati chiusi, ma gli orari di apertura sono limitati dalle 6:00 alle 18:00. Durante l’apertura è necessario seguire il requisito di mantenere la «distanza da persona a persona di più di un metro».

L’Italia è un paese civile e ordinato, ed è anche un membro del gruppo del G7. Il mondo intero è stato quindi sorpreso dallo scoppio di un’epidemia così grave nel BelPaese.

Alcuni internauti hanno commentato: «Visto che lo desiderate tanto, ora potete finalmente diventare un membro della banda criminale». Molti cinesi fuori dalla Cina chiamano infatti il regime del Pcc un gruppo di banditi, in quanto non ci sono mai state elezioni, non esiste un sistema elettorale ed è impossibile fare critiche al governo, proprio come se una banda criminale avesse preso il potere con le armi. I netizen hanno anche ridicolizzato l’Italia dicendo che si è unita alla banda e ora «si è unita all’epidemia».

Sin dallo scoppio dell’epidemia di polmonite di Wuhan, si nota infatti una coincidenza: l’epidemia è particolarmente seria nei Paesi o nelle regioni che presentano governi che collaborano strettamente con la Cina: appunto Corea del Sud, Iran e Italia.

Dopo che l’Italia si è unita alla Belt and Road Initiative, gradualmente si è allontanata dai Paesi occidentali: il governo degli Stati Uniti e l’Unione Europea temono che l’Italia si sia trasformata in un cavallo di Troia, permettendo all’espansione economica del Pcc, e forse dell’espansione militare e politica, di entrare nel profondo dell’Europa.

Attualmente, l’Italia ha formato dei gemellaggi con 74 città cinesi: per esempio Milano è gemellata con Shanghai, Venezia con Suzhou, Roma con Pechino.

Il 7 marzo al presidente della regione Lazio e leader democratico della coalizione al potere Nicola Zingaretti, è stato diagnosticato il nuovo coronavirusZingaretti era a capo della Lega giovanile socialista internazionale. L’8 marzo, ad Alberto Sirio, attualmente membro del Parlamento europeo e presidente della regione piemontese, è stata diagnosticata la polmonite di Wuhan ed è il secondo presidente della regione. Il Piemonte e il Sichuan formano «regioni e provincie amiche gemellate».  Visioni in comune ideali in comuni e azioni in comune spesso generano destini comuni. Sarà un caso che l’epidemia ha imperversato cosi ferocemente in Italia?

 

Articolo in cinese   意大利效仿中共「封國」被諷加入「疫」帶一路

 
Articoli correlati