La versione russa: le armi chimiche erano dei terroristi

Il raid dell’aviazione siriana contro la città di Khan Sheikhun nel nord-ovest siriano avrebbe colpito un’accampamento di terroristi che conteneva delle tossine: questa è la versione del governo russo sull’incidente che ha scioccato l’opinione pubblica.

Mercoledì, il ministero della Difesa russo ha infatti dichiarato che, in base ai dati del controllo del traffico aereo, sarebbe evidente che l’aviazione siriana ha bombardato una grande base dei terroristi nelle vicinanze della città.

Nel campo sarebbe stato rinvenuto un laboratorio per la costruzione di bombe, con delle tossine conservate, che proverrebbero dalla Russia e sarebbero state portate da combattenti provenienti dall’Iraq.

Martedì scorso, i cittadini della provincia nord-occidentale di Idlib hanno accusato il governo siriano di aver attuato deliberatamente un bombardamento con gas velenosi: il messaggio è stato diffuso dall’Osservatorio siriano per i diritti umani, che ha sede a Londra.
L’esercito siriano ha negato categoricamente, affermando di non aver mai usato armi chimiche in passato e di escludere di poterle mai usare in futuro.

Articolo in tedesco: Russland: Syrische Luftwaffe hat Lager von Terroristen mit Giftstoffen getroffen

Traduzione di Vincenzo Cassano

 

 
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