Critiche e opposizione agli Istituti Confucio

Quarantuno legislatori dello Stato americano del Minnesota hanno scritto a due università richiedendo loro di chiudere le sedi locali dell’Istituto Confucio.

L’Istituto Confucio è stato più volte criticato in varie città – 320 sedi  nel mondo, 12 in Italia – per utilizzare l’insegnamento della lingua e la cultura cinese come facciata. Le finalità sarebbero la propaganda dell’ideologia del partito, con le attività interamente sovvenzionate dal regime dittatoriale cinese.

La lettera del senatore Jim Abeler e firmata da altri 40 legislatori è stata indirizzata al presidente Vaidya dell’Università di St. Cloud (SCSU) : «Scriviamo in merito agli sforzi degli Istituti Confucio, gestiti dal governo cinese, finalizzati a intimidire e snaturare gli ambienti accademici in relazione alla Repubblica popolare cinese».

Secondo un rapporto dell’Associazione Americana dei Professori Universitari citato nella lettera, gli istituti «funzionano come un braccio della tirannia cinese e … ignorano la libertà accademica», infatti «la maggior parte dei contratti su cui vengono fondati tali istituti prevedono clausole inaccettabili finalizzate alle pratiche politiche del governo cinese».

L’intento politico degli Istituti Confucio è stato confermato nel 2009 da Li Changchun, l’allora responsabile della macchina propagandistica del regime cinese, che ha descritto tali istituzioni come «parte integrante della propaganda cinese d’oltreoceano».

Le principali critiche verso gli Istituti Confucio riguardano il ruolo svolto nel fornire informazioni distorte o a effettuare censura preentiva verso argomenti che il regime cinese considera inappropriati, come Taiwan, il massacro di piazza Tiananmen nel 1986, i rapporti con il Tibet e la persecuzione del Falun Gong, iniziata nel 1999.

In risposta ad Abeler, il presidente Vaidya ha affermato che l’Istituto «rivede continuamente i programmi, garantendo e operando nell’interesse degli studenti e delle comunità». Assieme ai suoi colleghi Abeler ha inoltre scritto all’Università del Minnesota, assicurandosi il pieno appoggio in difesa del suo Istituto.

Articolo originale: Minnesota Legislators Oppose Confucius Institutes

 
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