La politica sull’immigrazione continua a pesare sul governo Merkel

Nella serata del 2 luglio si sono avute difficili trattative dell’ultimo minuto tra la cancelliera Angela Merkel e il ministro dell’Interno Horst Seehofer, che hanno permesso di evitare il fallimento della coalizione di governo tedesca. Tuttavia, le complesse problematiche legate all’immigrazione, che i due esponenti politici intendevano risolvere, non hanno trovato soluzione.
La Merkel e Seehofer hanno stabilito di istituire dei centri di transito sul confine tra Austria e Germania, in cui saranno detenuti i migranti, mentre quelli che sono stati già accettati da un Paese dell’Unione europea saranno inviati in quel Paese. Questo provvedimento dovrebbe frenare l’ingresso di immigrati in Germania.

La Merkel però, si trova ora di fronte a diverse difficoltà: la sfida con la propria coalizione che pretende di estromettere Seehofer, le richieste dalle parti esterne al governo che intendono limitare l’immigrazione, e il calo del consenso da parte dell’Unione sul mantenimento delle frontiere aperte.
Alle elezioni del 2017, l’Unione cristiano-democratica (Cdu) di Angela Merkel aveva ottenuto il 33 percento dei seggi, non sufficiente per governare, e ha dovuto quindi cercare un accordo col Partito socialdemocratico, suo principale rivale, che aveva ottenuto il 20 percento. Si è unita inoltre alla coalizione l’Unione cristiano-sociale bavarese, vicina alla Cdu, guidata da Seehofer.

Il 3 luglio, il gruppo dei socialdemocratici che lavora sull’immigrazione, ha pubblicato una risoluzione in cui si chiedono le dimissioni di Seehofer. E, nel 2015, i socialdemocratici avevano già bocciato un altro progetto per la creazione dei centri di transito.

Un altro partito sulla scena tedesca, Alternativa per la Germania, ha guadagnato il 13 percento grazie al programma anti-immigrazione. Alla decisione di istituire i centri di transito, ha replicato esigendo il respingimento degli immigrati illegali e l’espulsione di quelli già entrati. Inoltre, si fa notare che l’accordo Merkel-Seehofer protegge solo la frontiera con l’Austria, e i commentatori si domandano quindi cosa succederà sui restanti confini tedeschi.

Anche l’Austria intanto ha annunciato che aumenterà le restrizioni sulla frontiera meridionale, impedendo da subito l’ingresso agli immigrati, cominciando dall’Italia e dalla Slovenia. Questi divieti comunque non faranno che accrescere la pressione sull’accordo di Schengen sull’Europa, che prevede l’apertura delle frontiere tra i Paesi firmatari del patto.

Versione in inglese: Immigration Policy Continues to Strain Merkel Coalition

Traduzione di Francesca Saba

 
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