La Nuova Via della Seta è il progetto più rischioso della Storia

William Laurance, professore emerito dell’Università australiana James Cook ed esperto di ambiente di fama mondiale, ha affermato che i progetti che la Cina intende realizzare su tre continenti, rappresentano l’iniziativa più rischiosa che sia mai stata intrapresa: «La Cina ha enormi ambizioni, ma queste comportano enormi responsabilità».

Laurance, insieme a un gruppo di scienziati internazionali, in un articolo pubblicato su Nature Sustainability, ha chiesto alla Cina di pianificare rigorosamente una strategia, prima di procedere col proprio progetto ‘One Belt, One Road’ o Obor, denominato anche ‘Nuova Via della Seta’.

L’enorme progetto prevede, infatti, la costruzione di una «cintura» terrestre di strade e binari tra l’Asia e la Russia, affiancata da una «rotta» marittima, che permetta al Regno di Mezzo di raggiungere l’Africa attraverso il Mar della Cina e l’Oceano Indiano. Si prevede la costruzione di strade, porti, linee ferroviarie e zone industriali in 65 Paesi: secondo gli esperti, entro la metà del XXI secolo l’Obor potrebbe comportare 7 mila progetti di infrastrutture, per un totale di investimenti stimati tra i 4 e gli 8 mila miliardi di dollari.

Secondo il Wwf, l’iniziativa della Cina potrebbe interessare oltre mille e 700 aree critiche per la biodiversità, e centinaia di specie in via di estinzione. Laurance spiega: «La Cina sostiene che la Nuova Via della Seta sarebbe un modello di sviluppo responsabile, ma questo richiede che cambi radicalmente il suo modo di gestire gli affari a livello internazionale. […] Una moltitudine di compagnie e finanziarie cinesi che operano all’estero sono scarsamente controllate dal loro governo, perché la maggior parte sono altamente redditizie. […] Negli ultimi due decenni, ho visto innumerevoli esempi di sfruttamento aggressivo e predatorio da parte di imprese cinesi, soprattutto nei Paesi in via di sviluppo e con scarso controllo sull’ambiente».

Gli autori della pubblicazione affermano che la Cina ha ora un’opportunità unica per cambiare modello di sviluppo, e diventare un leader mondiale nello sviluppo sostenibile.
Laurance sottolinea che «la Cina sta facendo un lavoro migliore riguardo ai sistemi di protezione ambientale al proprio interno, che non a livello internazionale, e che ha pubblicato una montagna di documenti verdi e di promesse sulla Nuova Via della Seta. Ma il lupo perde il pelo ma non il vizio». E conclude: «La Cina ha un’opportunità unica, ma se continua a fare come se niente fosse, credo che il prezzo per l’ambiente e i rischi economici per gli investitori potrebbero essere spaventosi».

 

Articolo da Vision Times: Is China’s Silk Road the Riskiest Environmental Project in History?

Traduzione di Francesca Saba

 

 
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