La leggenda della Pagoda della Gru Gialla

Nella poesia antica cinese la Pagoda della Gru Gialla è spesso associata ai miracoli, da cui la leggenda che ha dato il nome alla pagoda stessa.

Anche se esistono molte storie diverse nel folclore cinese, tutte hanno un punto in comune che le caratterizza: l’idea che le persone buone ricevono benefici dagli Dei e che i miracoli esistono. La storia della Pagoda della Gru Gialla appartiene proprio a questo filone di racconti mistici.

Secondo i libri ‘ Memorie della retribuzione’ e ‘Biografia degli Immortali’ esisteva nell’antichità un Immortale di nome Zi’an che un giorno si trasformò in un uomo dall’aspetto molto povero ed andò  alla locanda di Xin per bere del vino. Il proprietario non giudicò Zi’an solo per il suo aspetto dimesso e gli offrì del vino senza farsi pagare. Questo si ripeté ogni giorno per diversi anni.
Una volta, quando l’Immortale stava per lasciare la locanda, disegnò con la buccia di un’arancia una gru sul muro e disse «Quando batterai le mani la gru si staccherà dal muro e ballerà».

Le  sue parole si rivelarono vere: la gru iniziò a danzare accompagnata da una musica celeste. Nell’arco di dieci anni questo fenomeno attrasse molti clienti alla locanda di Xin che divenne molto ricco.
Un giorno Zi’an tornò alla locanda di  Xin che era rimasto sempre molto grato per il dono della gru. Quel giorno l’immortale tirò fuori un flauto e iniziò a suonarlo; in quel momento una nuvola scese dal cielo e la gru volò dal muro verso di lui. Zi’an salì a cavallo della gru e volò via.

Dopo questo evento straordinario, Xin costruì la Pagoda della Gru Gialla proprio nel punto in cui l’immortale era asceso al cielo.

Nella cultura cinese ci sono molti personaggi che diventano immortali.
Al giorno d’oggi, le persone tendono a sentirsi gratificate dalla scienza moderna, che tuttavia è incapace di comprendere la totalità dei misteri della vita. Il metodo scientifico, infatti, è ben lontano dall’essere perfetto: la norme convenzionali della scienza, hanno talmente limitato la visione degli esseri umani, che solamente quello che si può vedere viene accettato; molti perciò non osano neanche esplorare qualunque cosa non sia immediatamente visibile a occhio nudo.

Secondo il libro ‘Parole Eleganti del Libro che abbraccia ogni cosa’, «Lo scopo della letteratura è di trasmettere il ‘Tao’ [comunemente chiamato la ‘Via’, ndr]». Differenti livelli di Tao possono elevare l’anima a differenti livelli. Se i genitori lo capissero, spingerebbero ancora i figli a limitarsi a studiare il cinese al solo scopo di trovare un buon lavoro in futuro?

Lo scopo dello studio della letteratura, dovrebbe piuttosto essere quello di coltivare la mente ed elevare l’anima.

Articolo in inglese: Legend of the Yellow Crane Tower 

 
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