La Germania apre le porte ai lavoratori stranieri

BERLINO — La cancelliera tedesca Angela Merkel ha in piano una nuova legge sull’immigrazione che faciliterà l’ingresso di stranieri per motivi di lavoro. Lo scopo è di venire incontro alle richieste delle aziende, che i soli cittadini tedeschi non riescono a soddisfare, ma c’è il rischio che molti votanti non apprezzino questa politica di apertura.

La Germania ha una popolazione che tende a invecchiare e di conseguenza la forza lavoro si riduce. Le aziende ritengono quindi che ci sia bisogno di maggiore flessibilità, per occupare le posizioni aperte, che sono più di un milione.

«Continueremo a dipendere dai professionisti esteri – ha affermato di recente la Merkel nel Bundestag, difendendo le sue idee di fronte alle critiche dell’opposizione – Le aziende non dovrebbero abbandonare il Paese perché non riescono a trovare personale». Infatti, secondo la Cancelliera, la preoccupazione principale di molti imprenditori non è costituita dalle tasse, ma dalla carenza di lavoratori esperti.

La legge, che sarà presto discussa dal governo Merkel, avrà lo scopo di attrarre lavoratori dal di fuori dell’Unione Europea. La porta di favore non sarà però aperta per tutti: saranno necessarie qualifiche professionali e capacità di parlare il tedesco.

Il governo tedesco ritiene che la legge sarà un successo e mostrerà un importante cambio di passo, rispetto al comportamento degli altri Paesi, che stanno approvando leggi migratorie sempre più rigorose.

Tuttavia, molti elettori della Merkel non hanno apprezzato quando la Cancelliera, nel 2015, aveva aperto le porte a più di un milione di rifugiati. Un sondaggio di questo mese mostra infatti come il 51 per cento dei tedeschi ritenga che il governo non abbia preso sul serio le preoccupazioni della popolazione sull’immigrazione. Nella Germania dell’Est, la percentuale è persino del 66 per cento.

Nel prossimo anno, negli Stati orientali di Sassonia, Brandeburgo e Turingia ci saranno nuove elezioni e il partito di estrema destra Alternativa per la Germania (AfD) guadagnerà probabilmente molti voti, sottraendoli ai conservatori della Merkel e agli alleati di centro-sinistra.

Flussi migratori

Nel 2015 in Germania sono entrati un numero record di richiedenti asilo, principalmente da Paesi a maggioranza musulmana come Afghanistan, Siria e Iraq. Il fenomeno aveva già causato turbolenze e dato rilievo all’AfD.

Nello scorso mese, nella città orientale di Chemnitz sono anche scoppiate violente proteste di estrema destra dopo che un uomo tedesco è stato accoltellato a morte – pare – da alcuni migranti.
Commentando l’accaduto, il ministro dell’Interno Horst Seehofer, a capo dell’Unione Sociale Cristiana (che è il partito locale bavarese associato a quello nazionale della Merkel) ha descritto la migrazione come la «madre di tutti i problemi politici della Germania».

La Merkel potrebbe riuscire a evitare le critiche se convincesse i votanti del fatto che i migranti copriranno specifiche posizioni in cui manca il lavoro, senza aumentare la competizione nel mercato del lavoro complessivo: «Se riuscirà ad argomentare credibilmente la tesi che questo riguardi l’interesse della Germania – ha spiegato Gero Naugebauer, politologo di Berlino – allora non alimenterà la rabbia tra chi già si sente alienato nel proprio stesso Paese».
«Ma se non andrà così, allora la legge si ritorcerà contro la Merkel, anche tenendo conto che ci sono tre elezioni locali nel prossimo anno, nella Germania orientale».

 

Articolo in inglese: German Chancellor Merkel Takes Gamble With New Immigration Law

 

 

 
Articoli correlati