La provincia dello Jilin in Cina ha annunciato che garantirà che l’aratura primaverile prosegua nonostante i lockdown da Covid-19 in tutta la provincia. Tuttavia, i video online mostrano la polizia di tutta la Cina che interrompe gli agricoltori al lavoro nei loro campi.
Secondo gli analisti, che temono che un ritardo nell’aratura primaverile possa portare a una carenza di cibo, la crisi va oltre i campi incolti ed infatti il vero problema che dovranno affrontare gli agricoltori cinesi è piuttosto l’ottenere semi e fertilizzanti.
Il lockdown minaccia l’approvvigionamento alimentare
Jilin, situata nella ‘cintura del mais’ cinese, è un’importante regione di lavorazione e produzione dei cereali del Paese.
Le autorità hanno bloccato l’intera provincia il 14 marzo, colpendo 24 milioni di persone e mettendo quindi in pericolo l’approvvigionamento alimentare nazionale.
Il 6 aprile, le autorità di Jilin hanno affermato che per salvaguardare l’aratura primaverile, erano stati già approntati più dell’80% dei depositi di semi che coprono 19.768 acri di terra e oltre il 90% dei semi di mais e soia era stato consegnato.
Tuttavia, i video cinesi online hanno mostrato che vari agricoltori di varie parti del Paese sono stati fermati dalla polizia locale mentre aravano i campi, per aver violato gli ordini del lockdown, e sono stati sottoposti a detenzione o quarantena per 14 giorni.
L’edizione cinese di Epoch Times è riuscita a raggiungere solo un’azienda sementiera locale per verificare la veridicità della versione ufficiale sui semi già pronti. Un suo impiegato ha affermato che l’azienda è stata chiusa dall’inizio del lockdown i primi di marzo. «Nel mezzo della pandemia tutti stanno a casa per il test Pcr», ha affermato, aggiungendo di non sapere quando l’attività sarebbe ripresa.
La crisi dei semi può portare alla carenza di cibo
Liu, un giornalista cinese che ha chiesto l’anonimato, ritiene che la mancanza di semi sia più grave delle restrizioni del lockdown: «I semi e il fertilizzante sono le due cose principali per l’aratura primaverile. Ma i semi di grano cinesi utilizzabili hanno un prezzo elevato». Molti agricoltori cinesi sono diventati vittime delle pratiche poco trasparenti di approvvigionamento dei semi mentre alcuni hanno persino avuto raccolti quasi nulli a causa di semi di qualità inferiore e poiché i semi sono controllati da enti stranieri e sono molto costosi. «Gli agricoltori non conservano più i buoni semi dei raccolti precedenti come ai vecchi tempi. Le società straniere controllano la tecnologia dei semi che arrivano in Cina. Alcune aziende produttrici di semi nazionali, completamente estranee alla moderna tecnologia delle sementi, hanno persino venduto semi di qualità inferiore etichettandoli come semi autoprodotti. Di conseguenza, i contadini hanno avuto un raccolto scarso».
Liu ha incolpato i produttori di semi cinesi per i prodotti scadenti.
Nel corso degli anni, gli agricoltori cinesi hanno subito perdite economiche a causa di semi di qualità inferiore. Secondo un articolo dei media cinesi del 2019, un caso di semi di qualità inferiore ha comportato una perdita di 667 mila dollari, per un totale di 800 acri, a 205 agricoltori nella provincia dello Jiangxi.
Nel 2020, i semi falsi non hanno portato a nessun raccolto in un campo di 279 acri lavorato da 40 agricoltori della Mongolia Interna.
Chen Weijian, caporedattore della rivista cinese sui diritti umani Beijing Spring, ha indicato che i blocchi influiranno seriamente sul prezzo e sulla produzione di fertilizzanti e pesticidi: «Senza pesticidi e fertilizzanti, non c’è produttività nel suolo cinese. Credo che la crisi alimentare in Cina diventerà più importante tra due o tre anni», ha aggiunto, riferendosi all’enorme perdita di terra coltivabile dovuta ad anni di esproprio di terre rurali, da parte del governo.
Di recente, Pechino ha costretto le aree rurali a ripristinare i campi coltivati in varie parti della Cina. Alcuni funzionari locali hanno risposto all’ultima politica seppellendo campi da basket e strade sotto strati di terreno su cemento per creare seminativi.
Chen indica che la carenza di cibo ha raggiunto un punto imbarazzante per Pechino.
Articolo in inglese: Food Shortages Loom in China as Farmers Face Lockdown Woes
