Italia, boom di sbarchi nei primi tre mesi del 2021

Di Marco D'Ippolito

Mentre il Bel Paese appare completamente assorto dall’emergenza coronavirus, gli sbarchi di migranti sulle coste italiane non si sono fermati, anzi. Secondo i dati ufficiali pubblicati dal ministero degli Interni, i migranti sbarcati nel 2021, fino al 15 marzo, sono 6.042, oltre due volte di più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, nel quale risultano agli atti 2.738 sbarchi. E, addirittura, se paragonato con lo stesso periodo del 2019 il numero appare 18 volte superiore, poiché tra il primo gennaio e il 15 marzo del 2019 sono stati registrati 335 sbarchi totali.

Fonte: Dipartimento della Pubblica sicurezza italiano. (Dati suscettibili a successivi consolidamenti)

Secondo il ministro degli Interni Luciana Lamorgese, il boom di sbarchi «è determinato soprattutto dalla situazione pandemica, che in conseguenza dei suoi effetti sul piano socio-economico continua a indebolire fortemente i sistemi nazionali, già fragili, dei Paesi del Nord Africa, alimentando flussi migratori più intensi». Lo ha dichiarato il 3 marzo difronte alla Camera dei Deputati, in risposta a una domanda sul tema posta dal deputato Gianluca Vinci di Fratelli d’Italia. La ministra ha poi precisato che anche «la grave situazione politica che si registra in Libia, Tunisia e altri Paesi» sta contribuendo all’aumento dei flussi migratori.

Tuttavia, la grande differenza registrata già tra il 2019 e il 2020 suggerisce che il cambiamento nei numeri sia dovuto, almeno in parte, anche alla politica più severa in materia di immigrazione applicata nel 2019 dall’allora ministro degli Interni Matteo Salvini, che ha fatto della lotta agli sbarchi clandestini il cavallo di battaglia della sua azione politica. Di fatto, i dati pubblicati dal ministero degli Interni mostrano inequivocabilmente che le politiche applicate durante il governo giallo-verde, per quanto discutibili, avevano portato a una grande riduzione degli sbarchi, che sono poi ripresi a risalire in seguito all’insediamento del governo giallo-rosso e quindi della Lamorgese al Viminale.

Di seguito uno screenshot dei dati, pubblicati dal Viminale, sugli sbarchi avvenuti tra il primo gennaio e il 15 marzo degli anni 2018, 2019 e 2020, che mostra come, da un punto di vista prettamente statistico, il numero di sbarchi registrati fino al 15 marzo del 2021 (6.042) sia perfettamente in linea con quello degli sbarchi registrati nello stesso periodo del 2018 (5.945), quando a reggere il timone dell’Italia era il premier del Partito Democratico Paolo Gentiloni.

Screenshot dei dati pubblicati sul sito web del ministero degli Interni dello Stato italiano.

Per quanto riguarda le preoccupazioni che l’attuale aumento dei flussi migratori possa contribuire a peggiorare la situazione epidemiologica italiana, la Lamorgese ha risposto, durante il question-time del 3 marzo alla Camera, che al loro arrivo i migranti «vengono sottoposti a un primo screening epidemiologico, tramite l’effettuazione di un tampone rinofaringeo, per poi essere sottoposti alla prescritta quarantena della durata di 14 giorni, a bordo di apposite navi».

Ad ogni modo, ora che la Lega è rientrata al governo, con l’avvento di Mario Draghi, quello dell’immigrazione si preannuncia essere un fertile terreno di scontro all’interno della maggioranza.

Peraltro, il 14 marzo, il neoeletto segretario del Partito Democratico Enrico Letta ha chiarito la sua visione in materia, affermando nel suo discorso ai membri del Partito che è necessario rendere l’Italia più «inclusiva, in grado di attrarre e accogliere chi viene da fuori», e ha auspicato che il governo Draghi riesca «finalmente» a far approvare una legge sullo «Ius Soli», che garantirebbe automaticamente la cittadinanza italiana a ogni bambino nato sul suolo italiano.

Enrico Letta tiene il suo discorso prima della votazione che lo ha eletto nuovo segretario del Partito Democratico, nella celebre sede del Nazareno a Roma, il 14 marzo 2021. (screenshot del video pubblicato dal Partito Democratico)

Una dichiarazione che, come prevedibile, ha scatenato l’immediata reazione di Salvini, che ha scritto su Facebook: «Letta e il Pd vogliono rilanciare lo Ius Soli, la cittadinanza facile per gli immigrati? Eh, buonanotte… Se torna da Parigi e parte così, parte male».

I i dati pubblicati dal Viminale includono anche le nazionalità dichiarate dai migranti al momento dello sbarco, nel periodo compreso tra il primo gennaio e il 12 marzo 2021: Costa d’Avorio (960), Tunisia (819), Guinea (598), Bangladesh (493), Sudan (381), Eritrea (343), Algeria (291), Mali (271), Egitto (232), Camerun (164), altre (1490).

 
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