Inghilterra indaga sui decessi da Covid-19. Statistiche falsate?

Di Meiling Lee

I decessi da Covid-19 sono tutti veri decessi da Covid? L’Assemblea Covid-19 nel Regno Unito se l’è chiesto e ha infatti annunciato che un team di esperti indagherà sulla questione.

Con oltre 126 mila morti nel Regno Unito e più di un anno dopo l’inizio della pandemia, c’è ancora confusione e dibattito sul fatto se le vittime siano morte per la malattia o con la malattia. E coloro che sono preoccupati del fatto che le morti da Covid-19 possano essere state indebitamente gonfiate, sostengono che ci debba essere una differenziazione tra i due casi, nel determinarne l’effettivo tasso di mortalità.

L’Assemblea Covid-19 afferma che vi sono «crescenti speculazioni sulla possibilità che il numero ufficiale di decessi per Covid possa essere errato». Questo per via di come vengono definiti questi decessi e per la rimozione delle normali procedure esistenti per la registrazione dei decessi.

Il governo del Regno Unito ha infatti apportato modifiche alle modalità di certificazione dei decessi e in merito a chi può completare e firmare un certificato di morte durante la pandemia; tutto con il Coronavirus Act 2020 nel marzo dello scorso anno.

In sostanza, prima della pandemia, in Inghilterra e Galles una morte dovuta a una malattia soggetta a denuncia come il Covid-19, richiedeva che venisse tenuta un’indagine, prima della registrazione ufficiale (una malattia soggetta a denuncia è, di fatto, qualunque malattia infettiva che deve essere segnalata a un’autorità sanitaria o al governo). Tuttavia, con la nuova legge, non è più richiesta un’indagine da parte di un medico legale, quando si sospetta che una morte sia stata causata da Covid-19.

Inoltre, la legge consente a un medico che non ha mai visto il defunto di certificare la causa del decesso sul certificato di morte: «Se non è pratico per il medico, o se non è in grado di farlo, un altro medico può dichiarare la causa della morte al meglio delle proprie conoscenze e convinzioni, e questo certificato può essere consegnato al cancelliere per consentire la registrazione del decesso. Il paragrafo 4 consente inoltre a un medico di firmare il Mccd [certificato medico di causa di morte, ndr] di una persona deceduta che non è stata assistita personalmente durante la sua ultima malattia da un medico; il medico può dichiarare la causa della morte al meglio delle sue conoscenze e credenze».

L’Assemblea Covid-19 afferma che i decessi venivano registrati solo dopo che un medico curante avesse presentato un certificato di morte completo al medico legale locale, «che lo avrebbe esaminato e avrebbe discusso della morte con un rappresentante della famiglia» per risolvere ogni dubbio. E nel momento in cui non vi siano dubbi, «l’esaminatore e il rappresentante firmano il certificato di morte e la morte viene ufficialmente registrata».

L’Assemblea Covid-19 è stata fondata nel settembre 2020. Il «Covid Deaths Audit sarà supervisionato dal patologo dott. Clare Craig e coinvolgerà un team di ricercatori esperti, professionisti sanitari, statistici, analisti di dati ed esperti legali».

Uno del pubblico è stato sottoposto a tampone in un sito di test drive-through a Wolverhampton, in Inghilterra, il 12 marzo 2020. (foto di Christopher Furlong / Getty Images)

Definizione di un decesso per Covid-19

La Public Health England, un’agenzia governativa responsabile della promozione di una vita sana e della protezione del pubblico da malattie e altri rischi per la salute ambientale, ha definito un decesso per Covid-19 in questo modo:

«1) Un decesso in una persona la cui positività al Covid-19 è stata determinata in laboratorio in laboratorio e che sia:

-morta entro (uguale o inferiore a) 60 giorni dalla data del primo rilevamento

o

-morta più di 60 giorni dopo la prima data del campione, solo se il Covid-19 è menzionato sul certificato di morte

2) Un decesso in una persona risultata positiva a un test per Covid-19, confermato in laboratorio e morta entro (uguale o inferiore a) 28 giorni dalla data del primo campione positivo».

Tuttavia, l’Ufficio di statistica nazionale, che ha il compito di raccogliere e pubblicare statistiche sui decessi per Covid-19 in Inghilterra, sta «includendo tutti i decessi in cui il Covid-19 è registrato sul certificato di morte, indipendentemente dal fatto che un risultato di laboratorio sia disponibile o meno».

La scorsa estate la Public Health England è stata criticata per aver apportato modifiche al modo in cui contava le vittime, poiché col metodo iniziale le stava sovrastimando. L’agenzia sanitaria ha quindi cambiato la propria definizione di un decesso Covid-19, da tutti i decessi dopo un test positivo ai soli decessi entro 28 giorni da un test positivo.

Prima che la modifica fosse apportata, chiunque fosse risultato positivo al Covid-19, ma si fosse poi ripreso e in seguito fosse morto per una malattia diversa, sarebbe stato comunque considerato un decesso per Covid-19.

Preoccupazioni anche in America

La sede centrale del Center for Disease Control (Cdc) si trova ad Atlanta, in Georgia, il 23 aprile 2020. (Tami Chappell / Getty Images)

All’inizio della pandemia, un medico del Minnesota che è anche un senatore dello Stato, si è detto preoccupato che le linee guida dei Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie (Cdc) sulla compilazione dei certificati di morte per Covid-19 possano portare a un rigonfiamento del numero di morti.

Ma alcuni esperti sanitari affermano che i decessi per Covid-19 sono invece probabilmente sottostimati, poiché all’inizio della pandemia non c’erano abbastanza test per confermare i decessi avvenuti fuori dall’ospedale.

Secondo la guida, è possibile conteggiare una «presunta» morte per Covid-19 come parte del bilancio delle vittime, senza la conferma di un test in laboratorio: «Nei casi in cui non è possibile effettuare una diagnosi definitiva sul Covid-19, ma è sospetta o probabile (ad esempio, le circostanze sono convincenti con un ragionevole grado di certezza), è accettabile riportare – morte per Covid-19 – su un certificato di morte. come ‘probabile’ o ‘presunta’».

Lo stesso medico ha affermato che a seguito di un’analisi di 2.800 certificati di morte, da parte sua e di un suo collega al Senato dello Stato, è stato possibile dedurre che le morti per Covid-19 nello Stato del Midwest potrebbero essere state gonfiate del 40%. Nel dicembre 2020 i due hanno chiesto un audit di tutti i certificati di morte per Covid-19.

Fox News ha riferito che I funzionari del Dipartimento della Salute del Minnesota stanno seguendo le linee guida del Cdc su «come segnalare il decesso per Covid-19» e affermano che l’accusa (molto comune) secondo cui le vittime di incidenti stradali sarebbero state conteggiate come morte per Covid-19 è falsa.

 

Articoli in inglese: UK Organization to Audit COVID-19 Deaths for Any Misattribution



 
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