Indipendenza Taiwan, Pechino non esiterebbe a dichiarare guerra

A un'eventuale mossa verso l'indipendenza da parte dell'isola autonoma, la Cina risponderebbe con la guerra

Di Reuters

PECHINO  ̶  La Cina sarebbe pronta alla guerra contro Taiwan, nel caso quest’ultima dovesse fare anche un solo passo verso l’indipendenza; lo ha dichiarato il Ministero della Difesa cinese, che con l’occasione ha anche denunciato la vendita di armi degli Stati Uniti all’isola autonoma.

A luglio infatti il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti ha approvato la vendita di alcune armi richieste da Taiwan, tra cui carri armati e missili Stinger, per un valore totale stimato di 2 miliardi e 200 milioni di dollari.

La risposta della Cina è stata che avrebbe imposto sanzioni sulle imprese statunitensi, a prescindere dall’accordo in cui si trovano coinvolte.

Il ministro della Difesa Wu Qian ha rivelato una parte dei contenuti del primo Libro Bianco della Difesa della Cina, per sottolineare il piano strategico dell’esercito, ovvero, per quanto riguarda Taiwan, la Cina farà del suo meglio per riunificarsi con l’isola: «Tuttavia, dobbiamo dire chiaramente che cercare l’indipendenza di Taiwan significa imboccare una strada senza uscita  ̶  ha affermato Wu  ̶  Se esistessero persone che osino separare Taiwan dal Paese, l’esercito cinese sarebbe pronto alla guerra per salvaguardare fermamente la sovranità nazionale, l’unità e l’integrità territoriale».

Gli Stati Uniti sono il principale fornitore di armi per Taiwan, considerata dalla Cina come una provincia ribelle. Pechino non ha mai rinunciato all’utilizzo della forza per portare l’isola sotto il suo controllo.

Gli Stati Uniti, inoltre, non hanno legami formali con la democratica Taiwan, ma sono tenuti per legge a fornirle gli strumenti per permetterle di difendersi (per via del Taiwan Relations Act).

Secondo il Ministero della Difesa di Pechino, le spese per la Difesa cinese si mantengono su una moderata e costante crescita: «C’è ancora un grande divario tra le spese per la Difesa della Cina, e le esigenze di salvaguardare la sovranità nazionale, la sicurezza e gli interessi di sviluppo».

Il Consiglio degli Affari Continentali di Taiwan ha in seguito affermato che il comportamento provocatorio di Pechino «ha violato gravemente il principio di pace nelle leggi e nelle relazioni internazionali, sfidando la sicurezza e l’ordine regionale».

«Esortiamo le autorità di Pechino a rinunciare ad atti irrazionali e dannosi come l’uso della forza, a migliorare le relazioni tra i due Paesi e a gestire razionalmente questioni come Hong Kong, in modo che possa essere un membro responsabile della regione».

 

Articolo in inglese: China Warns of War in Case of Move Toward Taiwan Independence

 
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