Incoerenze del Pcc nell’arresto di un ex diplomatico canadese

Di Alessandro Starnoni

Durante una conferenza stampa, Lu Kangin, portavoce del ministro degli Esteri cinese, non ha risposto alle domande sull’arresto di Michael Kovrig. Si è limitato a dire che l’ex diplomatico canadese avrebbe violato la legge, dato che la compagnia per la quale lavora in Cina, la International Crisis Group (Icg) non è stata registrata come Ong.

Kovrig, un consulente a capo di un gruppo di esperti della Icg, è stato trattenuto in Cina dopo che il primo dicembre la polizia canadese aveva arrestato Meng Wanzhou, su richiesta delle autorità statunitensi. Meng Wanzhou ricopriva il ruolo di direttrice finanziaria per l’azienda cinese Huawei. Il media statale Beijing News il 12 dicembre ha reso noto che «il 10 dicembre Michael John Kovrig, cittadino canadese, è stato indagato in conformità con la legge dell’Ufficio di sicurezza dello Stato di Pechino con l’accusa di coinvolgimento in attività che danneggiano la sicurezza dello Stato».

Pechino afferma che la Icg ha violato la «legge della Repubblica popolare cinese sull’amministrazione delle attività delle organizzazioni non governative straniere in Cina continentale», entrata in vigore a gennaio 2017, come parte delle nuove misure di sicurezza nazionali introdotte in Cina dal leader Xi Jinping.

Le difficoltà che incontra una Ong per registrarsi in Cina sono note da sempre, mentre quelle già registrate pubblicamente appartengono al Partito Comunista Cinese (Pcc). Ad esempio la Federazione nazionale delle donne in Cina, la Società Cinese per gli studi dei diritti umani, l’Associazione popolare cinese per l’amicizia con i Paesi stranieri, e l’Associazione cinese Anti-Culto.

La Federazione nazionale delle donne in Cina è una delle tre organizzazioni satelliti del Pcc (le altre due sono i sindacati e la Lega della gioventù comunista). La principale responsabilità della la Società Cinese per gli studi dei diritti umani, è di opprimere i gruppi per i diritti umani; nonostante ciò è entrata a far parte del Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite per il Pcc. La Società Cinese per gli studi dei diritti umani è un’agenzia governativa, guidata dal Pcc, impegnata nella diplomazia civile in nome dell’organizzazione non governativa. Per quanto riguarda   Associazione cinese Anti-Culto Cinese il Pcc preferisce non usare questa descrizione  Fondata nel novembre 2000, l’associazione supporta il governo a perseguitare gli aderenti della pratica spirituale del Falun Gong sotto la guida dell’Ufficio 610, la forza di polizia segreta del Pcc creata nel 1999 per portare avanti la persecuzione del Falun Gong.

Alle Ong straniere la legge cinese richiede di registrarsi presso il Ministero della Pubblica Sicurezza, rendendo più difficile operare in Cina. Secondo i dati del 2017, vi erano circa mille Ong internazionali in Cina; se si aggiungono i progetti a breve termine, il loro numero sale a oltre 7 mila. Ma solo 139 erano state registrate.

Così, molte Ong straniere operano senza essere registrate, violando la legge. Il regime comunista cinese di solito non presta molta attenzione al ‘violare la legge’. Il Pcc ignora la legge e punisce chiunque lo ritenga opportuno; può però usare ciò per giustificare la detenzione di Kovrig e di un altro uomo d’affari canadese, Michael Spavor.

Tuttavia, Kovrig e la Icg potrebbero non aver violato la legge. L’Icg ha detto di aver chiuso la sua filiale di Pechino nel dicembre 2016, proprio perché non poteva registrarsi. Kovrig, in passato un diplomatico canadese in Cina dal 2014 al 2016, è entrato a far parte della sede di Hong Kong della Icg dal 2017, dove era registrata legalmente.

Quello della Icg non è un caso isolato. Nel 1996, la Falun Gong Research Association in Cina – fondata da praticanti del Falun Gong – chiese di registarsi assieme ad altre altre organizzazioni governative, ma venne dissolta perché non poteva registrarsi. Tuttavia, quando il Pcc dette inizio alla repressione contro il Falun Gong nel luglio 1999,  affermò che la Falun Gong Research Association of China aveva violato la legge in quanto entità non registrata.

Il Pcc non considerava laIcg una forza ostile: oltre ad essere stata riconosciuta dal Ministero degli Affari Esteri nel 2007 quando è entrata in Cina, è stata in contatto con i vari settori del Pcc a diversi livelli; lo stesso Kovrig ha visitato spesso Pechino, ha incontrato funzionari del Pcc ed è stato invitato a parlare ai congressi. Sul sito ufficiale del Dipartimento Internazionale del Pcc, si potevano trovare foto di Kovrig e del vice direttore Guo Yezhou, scattate nel corso di un incontro nell’agosto di quest’anno. Le imamgini sono state recentemente rimosse dal sito.

Il Dipartimento Internazionale ha la responsabilità di  mantere le relazioni estere con altri partiti politici. I contatti avvengono con i partiti politici stranieri che il Pcc considera ‘amici o simili’; quattro mesi fa, considerava la Icg e Kovrig come ‘amici’ – non erano visti come impegnati in attività ‘illegali’ in Cina, e di «mettere in pericolo la sicurezza dello Stato». Il fatto che la Icg «non fosse registrata» come Ong in Cina non era mai stato un problema fino all’arresto di Meng Wanzhou.

Un’altra ragione che ha portato all’arresto di Kovrig da parte del Pcc è che, da quando quest’ultimo è salito al potere nel 1949, la Cina non ha mai avuto una magistratura indipendente. Anche se dopo la fine della rivoluzione culturale venne istituito il cosiddetto Stato di diritto, quasi tutti i casi più prestigiosi di pubblico dominio sono guidati da fattori politici piuttosto che dallo Stato di diritto. La persecuzione del Falun Gong, che dura da oltre 19 anni, fin dall’inizio è stata motivata ragioni politiche; e, finora, senza aver trovato alcuna base giuridica.

La persecuzione di attivisti e avvocati per i diritti umani è iniziata nel 2015. I metodi usati dal Pcc per perseguitare i dissidenti includono il farli sparire, confessioni pubbliche (diffuse attraverso i media statali), forzarli a usare droghe, torture e rapimenti di familiari; il tutto senza alcun fondamento giuridico.

Un caso simile è quello del cittadino britannico Peter Humphrey, condannato dopo la propria ‘confessione’ – trasmessa anche dalla televisione di Stato – seppure senza aver violato la legge cinese, ma in realtà imprigionato per aver indebolito gli interessi di una potente organizzazione che ha legami con il Pcc. Humphrey era stato nominato dal gigante farmaceutico anglo-americano GlaxoSmithKline per indagare su un caso di corruzione nella propria filiale di Shanghai nel 2013.

La struttura organizzativa del Pcc dimostra che il sistema giudiziario cinese non possa essere indipendente. La gestione della Magistratura, che comprende il Ministero della Pubblica Sicurezza, la Corte Suprema, il Suprema Rettorato, il Ministero della Giustizia, rientra nei poteri della Commissione politica e giuridica centrale (Plac). La Plac è guidata da un Gruppo direttivo sullo Stato di diritto, creato per consolidare la governance del sistema giudiziario del Pcc. Tutte le parti del sistema giudiziario, compresi gli avvocati, sono guidate dal Partito Comunista, quindi un sistema giudiziario independente non è presente in Cina.

Articolo in inglese: Can China Justify the Arrest of ex-Diplomat Michael Kovrig?

Le opinioni espresse in questo articolo sono le opinioni dell’autore e non necessariamente riflettono il punto di vista di Epoch Times

 
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