Il virus Ebola non si diffonderà attraverso l’aria

Durante il picco dell’epidemia di Ebola lo scorso inverno si è presentata una nuova e spaventosa possibilità: può una specifica mutazione permettere alla malattia di diffondersi attraverso l’aria?

Nuovi dati dalle attuali e passate epidemie di Ebola dissipano tale preoccupazione.

Nel mese di agosto, dei ricercatori avevano scoperto che i cambiamenti genetici nel virus si stavano verificando due volte più velocemente di quanto accadeva in precedenza. Nel mese di settembre, un ricercatore degli Stati Uniti lanciò l’allarme suggerendo che il virus avrebbe potuto mutare e divenire trasmissibile attraverso l’aria.

INFEZIONE PER VIA AEREA

Dal recente studio, i ricercatori guidati da Marco Salemi del Dipartimento di Patologia e Istituto Patogeni Emergenti presso l’Università della Florida, osservarono dei campioni di pazienti e grandi primati raccolti durante le epidemie di Ebola dal 1976 fino al 2014.

Hanno scoperto che la maggior parte dei cambiamenti genetici sono andati perduti fra le ondate di epidemia. Non vi erano prove sufficienti per supportare l’evoluzione di un virus più potente o più trasmissibile.

Si tratta di una buona notizia non solo per l’Africa centrale e occidentale, ma anche per i ricercatori che sviluppano test, vaccini e cure per l’Ebola.

Sebbene persista tuttora preoccupazione riguardo il contagio per via aerea dell’Ebola, la probabilità che il virus diventi un’infezione aerea è estremamente bassa, afferma Taj Azarian, l’autore principale dello studio, pubblicato su Nature Science Reports.

«Sappiamo che nessun virus ha mai cambiato radicalmente la sua modalità di trasmissione a causa di mutazioni genetiche», ha dichiarato. «Sembra che il virus Ebola sia più stabile di quanto suggerivano studi precedenti».

Questo articolo è stato precedentemente pubblicato su Futurity.orgRipubblicato ai sensi di Creative Commons License 4.0.

 
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