Il Maccartismo, un movimento controverso

Due realtà del maccartismo, un movimento anticomunista americano che ha raggiunto il suo apice nei primi anni 50, meritano una rivisitazione: la prima è che certi politici, in preda a manie di protagonismo e di potere, hanno diretto false accuse di spionaggio e rovinato molte vite di persone innocenti (una realtà che viene ampiamente – benché vagamente – ricordata, e raccontata attraverso l’arte e la scuola); la seconda, è che nel corso di tutto il Novecento delle spie si sono senza dubbio infiltrate nel governo federale degli Stati Uniti, per rubare segreti e influenzare la politica nazionale. E questa realtà è meno nota. Inoltre, sebbene l’Unione Sovietica faccia ormai parte della Storia, le spie comuniste sono ancora in circolazione.

Entrambe queste realtà feriscono gli Stati Uniti; la prima con la repulsione generale causata dai tentativi di eliminazione delle spie sovietiche e l’altra attraverso il danno persistente e silenzioso inflitto alle istituzioni americane.

MCCARTHY E L’HCUA 

Joseph McCarthy, senatore repubblicano del Wisconsin, nel febbraio del 1950 fece sensazione quando affermò di avere in mano una lista di comunisti che lavoravano nel Dipartimento di Stato americano. Il numero delle persone nella lista variava di volta in volta; tuttavia, fu istituita una commissione del Senato e i lavoratori furono sottoposti a interrogatorio.
Il problema di McCarthy era che i fatti in suo possesso, molti dei quali passati dall’Fbi, erano lacunosi, ma questo non gli impediva di vessare i testimoni ed esagerare con i media: a volte mentì e mosse false accuse, e i suoi metodi sgradevoli, assieme alla sua antipatia, finivano in televisione. Di conseguenza la popolazione non lo sostenne più e fu censurato dal Senato nel 1954. Alla fine, morì nel 1957 di epatite, probabilmente a causa di alcolismo cronico.

La Commissione per le attività antiamericane (Hcua) operò nel periodo di McCarthy e anche in seguito. Le sue attività furono chiamate in generale ‘maccartismo’.
L’Hcua è nato anche per ricercare le spie comuniste e altri traditori degli Stati Uniti, e montò delle false accuse contro persone innocenti, tra cui un certo numero di artisti e personaggi di Hollywood. Pertanto, anche oggi, l’etichetta di ‘maccartismo’ è spesso sufficiente per respingere a priori chiunque tenti di smascherare delle spie o altri nemici nazionali.

TRASMETTERE LA CULTURA

Le scuole e le arti sono due vie principali per la trasmissione della cultura, per rinfrescare la memoria collettiva e talvolta per tramandare delle ‘verità’ incomplete o deviate.

Nicholas von Hoffman sul Washington Post ha scritto: «Si è scoperto che l’età del maccartismo non è stata la semplice caccia alle streghe da parte del malvagio agli innocenti, come è stata insegnata a due generazioni di studenti di scuola superiore e università».
L’allegoria della caccia alle streghe risale al dramma di Arthur Miller ‘Il crogioulo’, scritto nel 1953, al culmine dei tempi di McCarthy, che parlava dei processi alle streghe di Salem.

Sempre meno americani oggi ricordano di aver vissuto personalmente l’era McCarthy: la maggior parte se n’è formata un’impressione dall’arte e dalla scuola che solitamente suona: ‘Oh, il maccartismo, una terribile caccia alle streghe!’.

LE VERE ‘STREGHE’

A partire dagli anni 20, le spie sovietiche si sono infiltrate nel governo degli Stati Uniti. Ma le prove sono state spesso ignorate, forse a volte a causa della consulenza di spie, a loro volta in alte posizioni. Si è ormai appurato che ci sono state centinaia di spie sovietiche al governo americano. Questo è noto grazie alle testimonianze lasciate dal progetto Venona, un programma top-secret governativo che attualmente non è noto nemmeno ai presidenti Usa.
Le trasmissioni dei messaggi sovietici da e verso i suoi agenti americani sono state intercettate e lentamente decodificate: una piccola percentuale di messaggi decodificati indica numerose spie. E gli archivi sovietici, disponibili dagli anni 90, forniscono la prova della presenza di spie all’interno del governo Usa.
Queste spie hanno influenzato la politica verso le nazioni comuniste e hanno a suo tempo portato l’Unione Sovietica alla costruzione incredibilmente rapida della bomba nucleare, anche attraverso informazioni rubate.

I MACCARTISTI NON ESISTONO PIU’

La reazione contro gli eccessi del maccartismo ha fornito la copertura per le attuali spie comuniste negli Stati Uniti. Quando si parla di infiltrazione comunista la gente la ridicolizza; e la memoria del maccartismo ha stroncato i dibattiti sui mali del comunismo di oggi.

Nessun politico è disposto a rischiare di diventare ‘Il nuovo McCarthy’. Ma qualcuno potrebbe dire: «l’Unione Sovietica è Storia. Qual è il problema?». L’Unione Sovietica non c’è più, ma il comunismo esiste ancora. Il Partito Comunista Cinese fa tutt’ora largo uso di spie, con un livello di penetrazione nelle istituzioni americane da far apparire i sovietici dei principianti.

Come Epoch Times ha riportato esaurientemente, non solo le agenzie governative ma anche le imprese, le università e altre istituzioni ospitano spie cinesi che raccolgono dati sui cittadini americani, rubano segreti industriali, zittiscono i dissidenti e mirano a minare i valori occidentali.

McCarthy ha usato metodi ripugnanti e in molte cose ha sbagliato. Ma il maccartismo, nella misura in cui aveva capito che c’erano veramente degli agenti comunisti in mezzo agli americani che rappresentavano una minaccia, aveva ragione. E il problema è rimasto attuale fino a oggi.

Si stima che comunismo abbia ucciso circa cento milioni di persone, ma i suoi crimini non sono stati elencati sistematicamente e la sua ideologia persiste. Epoch Times cerca di esporre la storia e le credenze di questa ideologia, che è stata fonte di tirannia e distruzione fin dalla sua nascita.

Articolo in inglese: ‘McCarthyism Was Wrong— and Right’

Traduzione di Massimiliano Russano

 
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