Il discorso di Trump al Cpac: critica Biden e dichiara che potrebbe candidarsi nel 2024

Di Ivan Pentchoukov

Nel suo primo discorso dopo aver lasciato la Casa Bianca, l’ex presidente Donald Trump ha dichiarato che il movimento ‘America First’ è tutt’altro che finito, ha criticato l’amministrazione Biden, tracciato la rotta per il futuro del Partito Repubblicano, e ha suggerito che potrebbe candidarsi alle presidenziali del 2024.

Parlando davanti a una folla entusiasta, alla Conferenza annuale di azione politica conservatrice (Cpac), Trump ha dichiarato che il presidente Joe Biden ha avuto il «primo mese più disastroso di qualsiasi presidente nella storia moderna». L’ex presidente ha quindi sottolineato che Biden sta seguendo un percorso socialista radicale che potrebbe portare al comunismo.

«Salveremo e rafforzeremo l’America, e combatteremo l’assalto del radicalismo, del socialismo, e in effetti, tutto porta al comunismo», ha dichiarato Trump. «Sapevamo tutti che l’amministrazione Biden sarebbe stata cattiva, ma nessuno di noi immaginava quanto sarebbero stati cattivi, e quanto a sinistra sarebbero andati».

Trump ha dedicato una parte significativa del suo discorso a criticare le prime azioni di Biden sull’immigrazione. Ha dichiarato che il rovesciamento delle sue azioni sull’immigrazione, per mano di Biden, sta portando negli Stati Uniti una marea di immigrati clandestini, soprattutto minorenni.

Secondo l’ex presidente, «le politiche radicali di Biden sull’immigrazione non sono solo illegali; sono immorali, sono senza cuore, e sono un tradimento dei valori fondamentali della nostra nazione», ha aggiunto.

Trump ha quindi previsto che le politiche sull’immigrazione di Biden, da sole, saranno sufficienti a far perdere ai democratici la Casa Bianca nel 2024. E ha accennato a una sua potenziale candidatura alla presidenza: «Chi lo sa, potrei anche decidere di batterli per la terza volta», ha dichiarato Trump, provocando una forte ovazione del pubblico.

Durante il discorso, Trump ha invitato Biden a riaprire le scuole e ha accusato il presidente di agire per volere dei sindacati degli insegnanti, che stanno resistendo alle riaperture. Ha poi sottolineato i successi della sua amministrazione nell’affrontare la pandemia del virus del Pcc, meglio noto come nuovo coronavirus.

Trump ha anche criticato Biden per essere rientrato nell’Organizzazione Mondiale della Sanità, per aver cancellato l’oleodotto Keystone Xl e per essere rientrato nell’accordo di Parigi sul clima.

L’ex presidente ha poi affrontato il tema della divisione nel Partito Repubblicano, alimentata da un piccolo numero di repubblicani che hanno votato a favore dell’impeachment e della sua condanna, prima che il Senato lo assolvesse. Trump ha citato per nome ogni repubblicano che ha votato contro di lui: «Il Partito Repubblicano è unito. L’unica divisione è tra una manciata di persone a Washington, l’establishment politico, e tutti gli altri in tutto il Paese», ha dichiarato l’ex presidente, che ha quindi chiarito di non essere interessato a fondare un terzo partito politico, affermando che «abbiamo il Partito Repubblicano».

Le dichiarazioni di Trump hanno segnato la sua prima apparizione pubblica da quando ha lasciato la Casa Bianca il 20 gennaio. E la messa al bando da parte di Twitter e Facebook, prima che lasciasse l’incarico, ha reso più completa la sua assenza dalle luci della ribalta. A tal proposito, l’ex presidente ha dichiarato che «è giunto il momento di rompere i monopoli delle Big Tech».

Che Trump continui a essere leader incontrastato del movimento conservatore è stato palese durante i quattro giorni di discorsi e conferenze al Cpac, con la folla che spesso scoppiava in applausi quando il nome di Trump veniva menzionato. Inoltre, nessuno degli oratori ha criticato l’ex presidente.

Un sondaggio fatto alla conferenza ha mostrato che il 95% dei partecipanti vuole che le politiche di Trump siano portate avanti, e il 97% approva la sua performance in carica. Trump ha anche raccolto più del doppio del sostegno di qualsiasi altro candidato del Gop per delle ipotetiche primarie presidenziali per il 2024. Il governatore della Florida Ron DeSantis ha ricevuto il 21% dei voti rispetto al 55% di Trump.

Trump ha esposto il programma del Partito Repubblicano, individuando l’integrità delle elezioni come una delle priorità. Ha ribadito che le elezioni sono state «truccate», cosa condivisa almeno da una parte del pubblico, che ha gridato in coro: «Abbiamo vinto». E ha sottolineato che la Corte Suprema non ha avuto il «coraggio» di raccogliere la contestazione elettorale del Texas.

Per molti versi il discorso ha ricordato quelli dei suoi comizi, con un messaggio simile a quello di una campagna elettorale.

«Noi crediamo nel resistere alla Cina, nel fermare l’esternalizzazione, nel riportare le nostre fabbriche e catene di approvvigionamento, e nell’assicurare che l’America, non la Cina, domini il futuro – ha dichiarato – Le aziende che lasciano l’America per creare posti di lavoro in Cina, e altri Paesi che ci hanno fregato per anni, non dovrebbero essere premiate; dovrebbero essere tassate, multate e punite».

«Il futuro del Partito Repubblicano è quello di un Partito che difende gli interessi e i valori sociali, economici e culturali delle famiglie americane che lavorano, di ogni razza, colore e credo. I repubblicani credono che i bisogni dei comuni cittadini debbano venire prima».

 

Articolo in inglese: Trump Hints at 2024 Run, Blasts Biden, Calls for Unified GOP

 
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