Il continente perduto di Kumari Kandam

L’universo è pieno di misteri che sfidano le nostre conoscenze. Nella sezione ‘Ai confini della realtà: Viaggio nei misteri della Scienza’ Epoch Times raccoglie storie che riguardano questi strani fenomeni per stimolare l’immaginazione e aprire possibilità ignote. Se siano vere o no, sei tu a deciderlo.

La maggior parte delle persone conosce la storia di Atlantide, leggendaria città sommersa descritta da Platone. Nell’estremo oriente del subcontinente indiano vi è una storia simile: quella del continente perduto di Lemuria, a volte legato alla leggenda di Kumari Kandam.

Il termine Lemuria ha avuto origine nell’ultima parte del diciannovesimo secolo. Il geologo inglese Philip Sclater è rimasto sconcertato dalla presenza di fossili di lemure nel Madagascar e in India, ma non in Africa o nel Medio Oriente. Così nel suo articolo del 1864 intitolato The Mammals of Madagascar [I mammiferi del Madagascar, ndt], Sclater ha avanzato la teoria che il Madagascar e l’India un tempo facessero parte di un più vasto continente a cui ha dato il nome di Lemuria.

La teoria di Sclater è stata accettata dalla comunità scientifica del tempo come l’unica spiegazione riguardo a come in tempi antichi i lemuri avessero potuto migrare dal Madagascar all’India o viceversa. Ma con i moderni concetti di deriva dei continenti e tettonica delle placche, la teoria di Sclater di un continente sommerso non era più sostenibile. Nonostante ciò, resiste l’idea di un continente perduto e alcune persone ancora credono che Lemuria sia stato un vero e proprio continente esistito in passato.

Tra queste persone vi sono i nazionalisti Tamil. Il termine Kumari Kandam è apparso per la prima volta nel Kanda Puranam del quindicesimo secolo, la versione Tamil dello Skanda Puranam (testi religiosi induisti). Eppure storie riguardanti un’antica terra sommersa dall’Oceano Indiano sono state ritrovate in molte opere letterarie Tamil. Secondo queste storie esisteva una porzione di terra, un tempo governata dai re Pandiyan, che è stata in seguito inghiottita dal mare. Quando i racconti su Lemuria sono arrivati nell’India coloniale, il Paese attraversava un periodo in cui il folclore stava iniziando a influenzare la storia. Di conseguenza Lemuria è stata presto equiparata a Kumari Kandam.

Quella di Kumari Kandam non è considerata una semplice storia ma sembra essere carica di sentimenti nazionalisti. Si crede che i re Pandiyan di Kumari Kandam governassero l’intero continente indiano, e che la civiltà Tamil sia la più antica civiltà del mondo. Quando Kumari Kandam è stata sommersa il suo popolo si è sparso in tutto il mondo e ha fondato varie civiltà; da qui la convinzione che il continente perduto sia stato la culla della civiltà umana.

Quanta verità c’è nella storia di Kumari Kandam? Secondo i ricercatori dell’Istituto Nazionale di Oceanografia dell’India, circa 14.500 anni fa il livello del mare era più basso di cento metri e circa diecimila anni fa di sessanta metri. Dunque, è assolutamente possibile che un tempo ci fosse un ponte continentale che collegava lo Sri Lanka con l’India.

Con l’aumento del riscaldamento globale nel periodo tra i 12 mila ed i diecimila anni fa, l’innalzamento del livello del mare ha portato a periodiche inondazioni. Queste avrebbero sommerso gli insediamenti preistorici situati lungo le aree costiere basse dell’India e dello Sri Lanka. Racconti di questi catastrofici eventi potrebbero essere stati tramandati oralmente da una generazione all’altra e infine trascritti come la storia di Kumari Kandam.

Una prova utilizzata a sostegno dell’esistenza di Kumari Kandam è il Ponte di Adamo(chiamato anche Ponte di Rama), una catena di massa calcarea composta da sabbia, limo e ciottoli situata nello Stretto di Palk e che si estende per circa 29 chilometri dall’India allo Sri Lanka. Un tempo si credeva che questa striscia di terra fosse una formazione naturale, ma altri ritenevano che delle immagini scattate da un satellite della Nasa mostrassero un lungo ponte distrutto situato sotto la superficie dell’oceano.

 

L’esistenza di un ponte in questo luogo è anche supportata da un’altra antica leggenda. Il Ramayana racconta la storia di Sita, moglie di Rama, tenuta prigioniera sull’isola di Sri Lanka. Rama avrebbe commissionato la costruzione di un ponte per trasportare il suo esercito di Vanara (uomini scimmia) fino allo Sri Lanka

Come spesso accade per la maggior parte dei miti, sembra probabile che nelle antiche leggende Tamil di Kumari Kandam vi sia almeno una parte di verità, ma in quale misura è ancora da determinare.

Articolo in inglese: The Lost Continent of Kumari Kandam

 
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