Il consigliere di Putin avverte: «Carestia globale» entro la fine di quest’anno

Di Jack Phillips

Uno dei principali aiutanti del presidente russo Vladimir Putin ha avvertito che una «carestia globale» potrebbe iniziare entro la fine del 2022, a causa della carenza di grano dovuta dal conflitto in Ucraina.

«È importante che nelle condizioni, ad esempio, di una carestia globale che si verificherà verso l’autunno, entro la fine di quest’anno in tutto il mondo, la Russia non si trovi a dover soffrire, ma sia completamente rifornita di cibo», ha affermato Maxim Oreshkin, consigliere di Putin, a un forum a Mosca la scorsa settimana, secondo il media statale Rt.

Oreshkin ha detto che la carestia sarà, in parte, causata dalla politica monetaria degli Stati Uniti. «Fino al 2020 circa, i prezzi del grano sul mercato mondiale erano stabili, ma a seguito dell’aumento della stampa del dollaro, iniziato intorno a luglio 2020, i prezzi hanno iniziato a salire bruscamente», ha affermato, riferendosi alle misure di Washington per far fronte all’effetto delle politiche di lockdown. «In effetti, ciò che l’America sta cercando di fare ora con l’Ucraina è eliminare le riserve di grano che l’Ucraina ha attualmente in suo possesso, il che è solo l’ennesima azione che condanna l’Ucraina a seri problemi umanitari, e condanna anche la comunità globale ad avere grossi problemi con la fame».

L’agenzia di stampa Afp riporta che nel frattempo, secondo Oreshkin, la Russia si è attivamente preparata a una possibile carenza di grano: «La Russia si sta attivamente preparando per una carestia globale; tutto è iniziato alla fine dello scorso anno».

Tuttavia, la scorsa settimana il segretario di Stato americano Antony Blinken al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha accusato Mosca di bloccare i porti ucraini con navi da guerra, accusando la Russia di usare il cibo come arma di guerra: «Sembra che Il governo russo pensa che usare il cibo come arma aiuterà a realizzare ciò che la sua invasione non è riuscita a fare: […] spezzare lo spirito del popolo ucraino. Come risultato delle azioni del governo russo, circa 20 milioni di tonnellate di grano restano inutilizzate nei silos ucraini».

La scorsa settimana, i prezzi del grano hanno raggiunto un massimo storico dopo che l’India, il secondo produttore di grano al mondo, ha dichiarato che avrebbe bloccato l’esportazione di grano. Dopo l’annuncio dell’India, il 16 maggio il prezzo dei futures sul grano è aumentato del 5,9%, toccando il massimo storico di 12,68 dollari per bushel.

Sia la Russia che l’Ucraina, nel frattempo, rappresentano circa un terzo delle forniture totali di grano. L’Ucraina è anche un importante esportatore di orzo, mais, olio di girasole e olio di canola.

Blinken ha anche respinto le affermazioni russe secondo cui le sanzioni economiche statunitensi contro la Russia fossero responsabili dell’aumento dei prezzi: «Le sanzioni imposte dagli Stati Uniti e da molti altri Paesi includono deliberatamente delle esenzioni per cibo, fertilizzanti e semi dalla Russia. La decisione di armare il cibo è solo di Mosca».

 

Articolo in inglese: Top Putin Adviser Warns of ‘Global Famine’ by the End of This Year

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