Il calvario delle vittime dell’MK-Ultra

Di Marco Tistarelli

Alcune vittime del famigerato programma della Cia ‘MK-Ultra’, hanno deciso di presentare, assieme ai loro familiari, una causa collettiva contro diverse organizzazioni, responsabili degli esperimenti di lavaggio del cervello in Canada.

La causa è stata intentata dall’associazione ‘Survivors Allied Against Government Abuse’ (Saaga). Secondo quanto scritto sulla propria pagina Facebook dal gruppo, verranno citate in giudizio «diverse organizzazioni colpevoli o complici degli esperimenti di lavaggio del cervello, che ebbero luogo all’Allan Memorial Hospital di Montreal e al The Douglas Hospital negli anni ’40, ’50 e ’60».

Gli esperimenti condotti in quegli ospedali sono per la maggior parte ben documentati. Lo psichiatra scozzese Ewen Cameron, con i finanziamenti della Cia per il programma MK-Ultra, ha sottoposto i pazienti del centro di salute comportamentale a trattamenti di elettroshock, somministrato ‘farmaci’ sperimentali come l’Lsd, e adottato altri metodi controversi, nel tentativo di ‘alterare’ o cancellare le menti dei pazienti, per poi ‘rimodellarle’ o riprogrammarle.

Alcune vittime di Cameron hanno subito gravi danni mentali, e non sono mai state in grado di riprendersi. Tra i vari sintomi, anche la perdita di memoria, al punto che i malcapitati non erano più in grado di parlare, di riconoscere i loro parenti, o più semplicemente di usare il bagno autonomamente.

Una delle vittime è Jean Steel, ammessa all’Allan Memorial Institute nel 1957, dopo che le era stata diagnosticata depressione maniacale e disturbo delirante. Cameron avrebbe somministrato alla 33enne farmaci sperimentali, sottoponendola per settimane a un sonno indotto chimicamente; inoltre, l’avrebbe sottoposta a trattamenti di elettroshock e a messaggi registrati ripetuti in continuazione.
Secondo il notiziario canadese Cbc, la figlia della Steel ha presentato una denuncia nel 2015. Nel 2017, a seguito di un accordo extragiudiziale, è stata risarcita dal governo canadese con 100 mila dollari. Nel 1992, quasi 70 pazienti erano già stati risarciti per gli abusi, con 100 mila dollari, sempre dal governo canadese.

L’emittente canadese ha inoltre informato che lo scorso 20 maggio, circa 40 persone si sono incontrate a Montreal, per discutere la causa collettiva che sarà presentata, e starebbero progettando di chiedere un risarcimento accompagnato da scuse pubbliche. Oltre alla Cia, a finanziare i programmi MK-Ultra in Canada c’era anche il Dipartimento canadese per la Salute e il Benessere.

Il programma MK-Ultra è stato per anni oggetto di pesanti contestazioni. Nel 1973, la Cia ha distrutto numerosi documenti del programma, caratterizzato da bizzarri e illeciti esperimenti sulla coscienza umana. Un documento dell’Agenzia americana del 1983, declassificato nel 2007, dichiarava: «Visti i resoconti secondo cui l’Unione Sovietica avrebbe sviluppato la capacità di influenzare il comportamento umano attraverso l’utilizzo di farmaci, l’Agenzia ha avviato un programma di ricerca in quest’area, denominato MK-Ultra, dal 1953 al 1964».
Si afferma inoltre, che abitualmente la ricerca era condotta utilizzando l’allucinogeno Lsd, e una parte rilevante di questi documenti non è stata neanche classificata: i programmi più lesivi per il cervello sono stati tenuti segreti.

Nello stesso documento si legge infine: «Altre ricerche e test nell’ambito del programma MK-Ultra, sono stati condotti in modo discutibile, su individui non consapevoli di essere oggetto di esperimenti, né di subire la somministrazione di droghe».
Secondo il sito web MuckRock per le richieste Foia, il progetto MK-Ultra operava precedentemente sotto il nome di ‘MK-Delta’, ed è proseguito sotto i nomi di ‘Bluebird’ e ‘Artichoke’.

 

 
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