I veri motivi dietro l’arresto del capo dell’Interpol

L’Interpol ha confermato che il suo presidente Meng Hongwei, scomparso dopo essersi recato in Cina, ha rassegnato le dimissioni dal proprio incarico. Nel frattempo, il regime cinese ha annunciato che il super poliziotto, che era stato in passato un funzionario di alto livello della Sicurezza Pubblica cinese, è ora sotto inchiesta.

Meng Hongwei, 64 anni, è stato vice ministro della Sicurezza Pubblica cinese fino al 7 ottobre, e poi presidente dell’Interpol da novembre del 2016. Da allora viveva con la sua famiglia a Lione, sede del quartier generale dell’Interpol. Sua moglie, Grace Meng, è ancora in Francia assieme ai due figli.
Ma nel pomeriggio di domenica 7 ottobre la Commissione di Supervisione Nazionale della Cina, un dipartimento statale che si occupa di corruzione e ‘infedeltà politica’, ha pubblicato un annuncio online in cui afferma che «Meng Hongwei, viceministro della sicurezza, è sospettato di alcune violazioni della legge, e attualmente è sotto indagine e sotto sorveglianza».

Nella mattinata dell’8 ottobre, l’attuale ministro della Sicurezza Pubblica, Zhao Kezhi, ha convocato a Pechino un vertice di alti funzionari di polizia, durante il quale ha sottolineato la necessita di «eliminare completamente la perniciosa influenza di Zhou Yongkang», un potente funzionario del Pcc purgato nel 2014. Ma qual è il legame con Meng?

Meng Hongwei complice di Zhou Yongkang?

Prima di essere fatto fuori nel 2014, Zhou Yongkang era il terzo più potente funzionario del regime cinese. La sua influenza si estendeva in tutti i tribunali, le procure, le forze di polizia, le truppe paramilitari e persino i servizi segreti.

Zhou era legato all’ex membro del Politburo Bo Xilai (che in passato era visto come un potenziale candidato al posto di leader assoluto del Partito), cosi come ai loro ‘protettori’ comuni, come l’ex capo del Partito Comunista Jiang Zemin (1989-2002) e l’allora suo vice Zeng Qinghong.

Tutti questi nomi formavano una potente fazione all’interno del Partito Comunista, che desiderava ottenere il potere completo. A febbraio del 2012, però, uno degli uomini di Bo Xilai, di nome Wang Lijun e di professione capo della polizia nella città di Chongqing, sentendosi in pericolo di vita per via di un conflitto nato con Bo, si è rifugiato nel consolato degli Stati Uniti della città di Chengdu, dove, secondo varie fonti, ha svelato i dettagli del golpe pianificato da Zhou Yongkang, Bo Xilai e Zeng Qinghong.

A quel punto, gli allora capi del Partito hanno preso provvedimenti: Bo Xilai è stato condannato nel 2013 a una pena di morte sospesa e Zhou Yongkang, nel 2014, all’ergastolo.

Diversi mass-media in lingua cinese hanno sottolineato che Meng Hongwei aveva stretti legami con Zhou Yongkang. Nel 2014, infatti, quando Zhou era ministro della Sicurezza Pubblica, aveva nominato Meng viceministro, rendendolo di fatto un suo aiutante chiave.

La dichiarazione dell’8 ottobre del ministro della sicurezza pubblica Zhao Kezhi, sulla necessita di eliminare l’influenza di Zhou Yongkang, sembra riferirsi proprio ai legami tra Meng e Zhou.
Diversi media cinesi all’estero hanno suggerito inoltre che il regime cinese avesse fretta di rimpatriare Meng Hongwei per impedire che rivelasse segreti scottanti, come aveva fatto Wang Lijun nel 2012.

Resta da vedere se prima di sparire, Meng Hongwei abbia consegnato alla moglie dei documenti sensibili, e se lei, in quel caso, intenda usarli come moneta di scambio per ottenere la sicurezza del marito e della sua famiglia.

 

Articolo inglese: Interpol Chief, Disappeared in China, Said to Be Connected to Purged Security Czar

 
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