I talebani elogiano il ruolo di Pechino in Afghanistan

Di Nicole Hao

Durante un’intervista con i media statali cinesi, un portavoce dei talebani ha elogiato Pechino per il suo ruolo nella politica afghana.

Secondo Suhail Shaheen, portavoce dei talebani in Qatar, il regime cinese ha svolto un «ruolo costruttivo» nel promuovere la pace e la riconciliazione in Afghanistan, e i talebani sperano che Pechino possa contribuire alla ricostruzione del Paese.

Suhail ha anche rivelato che Pechino aveva nominato un nuovo funzionario come persona di contatto con i talebani: «Abbiamo contatti con lui. Di recente, la nostra delegazione ha avuto un incontro con lui».

I talebani hanno preso il controllo del Paese dopo una rapida serie di avanzate, settimane prima della data che le forze statunitensi avevano stabilito per ritirarsi dal Paese. Dall’acquisizione, il regime ha abbracciato il gruppo e ha colto il caotico ritiro degli Stati Uniti per fare propaganda sostenendo che il regime cinese non è stato coinvolto in nessuno dei conflitti dell’Afghanistan nel secolo scorso, a differenza degli Stati Uniti e dei suoi alleati della Nato che hanno cercato di stabilire e difendere la democrazia per 20 anni, e dell’Unione Sovietica, che ha occupato il Paese dalla fine del 1979 all’inizio 1989.

Tuttavia, dal rapporto del Population Research Institute del settembre 200, si evince che il Pcc ha sostenuto i talebani sia nelle armi che nella tecnologia. Ad esempio, il rapporto afferma che Huawei, la più grande compagnia di telecomunicazioni della Cina, avrebbe contribuito alla costruzione di reti di telecomunicazioni per i talebani, i quali supportavano Osama bin Laden e i suoi attacchi terroristici contro gli Stati Uniti. Huawei ha però negato questa accusa.

Dopo che il 15 agosto i talebani hanno ripreso il controllo dell’Afghanistan, Waheedullah Hashimi, un alto leader dei talebani che è a conoscenza delle decisioni del gruppo, ha detto a Reuters che il regime dei talebani sarà una teocrazia e avrà una struttura di potere simile a quella dal 1996 al 2001 quando governava il Paese.

Il ministro degli Esteri cinese Wang Yi ha incontrato i leader dei talebani il 28 luglio. Durante l’incontro, i talebani hanno assicurato a Pechino che non ospiteranno militanti che potrebbero lanciare attacchi nella regione dell’estremo ovest cinese dello Xinjiang.

Infatti anche il regime cinese, da quando i talebani hanno preso il controllo dell’Afghanistan, ha dichiarato la sua volontà di stabilire «legami amichevoli» con il gruppo, ma senza ancora riconoscerlo formalmente. «La Cina rispetta l’intenzione e la scelta del popolo afghano […] La Cina manterrà i contatti e le comunicazioni con i talebani afghani», ha affermato Hua Chunying, portavoce del ministero degli Esteri cinese, il 16 agosto.

Allo stesso tempo, il regime del Pcc e i suoi media statali hanno accolto con favore l’ascesa dei talebani ed hanno esultato per la «sconfitta» americana in Afghanistan. «[Gli Stati Uniti, ndr] in effetti sono molto simili a una ‘tigre di carta’», ha commentato il 15 agosto il Global Times, un giornale falco controllato dal Pcc.

 

Articolo in inglese: Taliban Praises the Role of Beijing in Afghanistan

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